Notizie
Pratiche:
Premetto
che le notizie sono relative all'anno 2011 anche se non penso che le cose
cambino velocemente.
Come arrivare:
Il mezzo più
comodo è l'aereo, con circa 4-5 ore di volo si arriva Reykjavik.
Charter a
parte, l'Islanda ha i voli diretti di linea con tutte le maggiori capitali
Europee (tranne Roma) e con Bologna tramite l' Icelandexpress
e Milano Malpensa con l' Icelandair
(la compagnia di bandiera); entrambe le compagnie sono "cheap flight" (low
cost).
L'alternativa
è via mare con un traghetto che parte da Copenaghen.
Clima:
Il clima non
è freddo come si possa pensare. L'estate è sicuramente molto
più piovosa e fresca che da noi con temperature che variano generalmente
dai 5 ai 15 gradi, ma se il vento non è forte si sta bene con una
giacca a vento ed una felpa. Nelle poche giornate di sole ci si può
addirittura vestire primaverili ed abbronzarsi. In ogni caso il clima è
fortemente variabile e l'ideale è vestirsi "a cipolla" con qualcosa
per ripararsi dalla pioggia ed un berretto di lana a portata di mano. Rari
sono i temporali ed il frequente cielo nero plumbeo non necessariamente
è preludio di pioggia !
Durante la
stagione fredda nevica abbondantemente (non è esclusa qualche spruzzatina
anche a fine Giugno), ma il freddo non è mai eccessivo tant'è
che la media invernale è zero gradi quindi molto più calda
del resto del Nord Europa (e anche di alcune città Italiane) e questo
grazie al fatto che l'Islanda è investita in pieno dalla corrente
del Golfo, cioè quel flusso di acqua marina temperata che dal Golfo
del Messico (quindi dai Tropici) sale verso Nord per poi tornare indietro
raffreddato.
Denaro:
Al momento
di questa mia rece la moneta corrente è la Corona Islandese (ISK)
anche se da anni sono in corso trattative per entrare a far parte dell'area
Euro. Il denaro contante è utilizzato solo dagli stranieri in quanto
l'uso della Carta di Credito è totale anche in caso di micro-acquisti
come un panino o un pacchetto di caramelle ! E' bene però fare un
piccolo prelievo di bancomat all'arrivo, bastano ed avanzano 100 euro,
per avere qualche banconota locale di scorta in caso la carta di credito
faccia bizze come successo a me, una volta sola, durante l'acquisto di
un hot dog.
Prima di organizzare
il viaggio credevo che l'Islanda fosse una meta costosa; invece, forse
grazie al rapporto di cambio con l'Euro, ho trovato, rispetto la mia città:
Roma, tutto a prezzi uguali o inferiori. Per affermare ciò ho fatto
riferimento oltre che al prezzo degli alloggi, ad alcuni generi "confrontabili"
in quanto identici tra loro ovunque come panini con hamburger, hot dog,
patatine fritte, insaccati in busta, caffè, bibite di marca, parcometri,
benzina e così via. Anche le escursioni meno economiche, cioè
quelle nelle quali si utilizzano super mezzi di trasporto come mega-mostri
di fuoristrada o pullman quattro ruote motrici, applicano forti riduzioni
per i bambini fino all' età adolescenziale; lo stesso vale in molti
locali per i menù fissi o a buffet o per le piscine termali che
sono addirittura gratuite sino all'età di 13-14 anni.
Alloggi:
In Islanda
c'è una vastissima scelta di alloggi, per tutti i gusti e per tutte
le tasche. In generale il lusso non è frequente, tant'è che
la cosa più costosa ed elegante è l'Hotel Ranga, un quattro
stelle non lontano da Reykjavik, in piena campagna in stile "ranch" ed
in molte zone non si va oltre la guest-house. Tutte le strutture, anche
le più modeste, sono però maniacalmente pulite e sterilizzate
e l'igiene fa da padrone ovunque: dal chiosco degli hot dog alla mini-piscina
di acqua calda, spesso poco più di una tinozza, svuotata, sciacquata
e disinfettata giornalmente.
Andando per
gradi si può alloggiare: dal semplice sacco a pelo a cielo aperto
(leggi: sotto la pioggia), al campeggio a sua volta diviso in libero (possibile
in varie zone) o organizzato, dove la tariffa varia a seconda se si è
in tenda, in auto (si può dormire ad esempio in una station wagon
come da me proposto ma bocciato da mia moglie) o in camper oppure si può
scegliere di soggiornare in guest-house (spesso piccoli affitta-camere),
fattorie, scuole chiuse durante le vacanze estive, piccoli hotel a gestione
famigliare e persino in Bible School.
Bocciato il
campeggio, la scelta è caduta su una combinazione di tutte le strutture
"con il tetto" affidandomi alla Icelandic
Farm Holidays che è l'associazione che le rappresenta. Questo
"misto" di strutture propone due soluzioni: camere (quasi sempre doppie
con letti singoli o matrimoniali, ma esistono, anche se meno frequenti,
stanze da tre o quattro letti) senza bagno oppure con bagno. Queste ultime
sono in numero ridottissimo e possono costare fino a quasi il doppio. Le
stanze invece senza servizi sono abbastanza economiche ed "essenziali"
e sono di dimensioni ridotte al minimo ed arredate semplicemente con un
comodino, una lampada ed un paio di sedie; la maggior parte (ma non tutte)
hanno anche un armadio ed un piccolissimo lavandino, tutte però,
come ho già detto, pulitissime ! I bagni (senza bidet) e le docce
sono in comune al piano, generalmente con un rapporto camera/bagno non
proprio favorevolissimo, in caso di piccole strutture da quattro, cinque
stanze (10 persone in teoria) può capitare anche che ve ne sia uno
solo !
Per motivi
igienici all'ingresso di ogni guest-house bisogna lasciare le scarpe fuori.
Noi, per contenere
i costi, abbiamo scelto quest'ultima soluzione, dove è inclusa anche
la colazione talmente abbondante da poter saltare tranquillamente il pranzo;
unico neo: per la prima volta io e mia moglie abbiamo dovuto dormire separati
in quanto le camere erano da due posti e viaggiando con le nostre
due bimbe di 5 e 10 anni siamo stati costretti a prendere due stanze; potevamo
farle dormire insieme da sole ma non ci fidavamo a lasciarle "autonome"
benchè in Islanda non ci siano pericoli legati alla criminalità.
E' però stata una piacevole esperienza per loro che si litigavano
il "dormire con me" in quanto dotato di un netbook con il quale la sera
potevano addormentarsi davanti ad un cartone animato oppure navigando su
internet; a proposito: ovunque c'è la possibilità di collegarsi
in wi-fi gratuitamente (utile per email, previsioni del tempo e Skype),
alcune strutture hanno persino una postazione fissa a disposizione dei
clienti; ovunque la "Rete" è diffusissima: non per niente in questi
mesi (2011) l'Islanda sta servendosi di Internet per riscrivere la costituzione
insieme ai propri cittadini.
Importante: prima di partire consiglio
di domandare via email l'orario massimo di check-in cioè l'orario
di arrivo massimo per essere accettati senza preavvisare un eventuale ritardo.
Nel mio caso tutti mi hanno risposto intorno alle 22.00; quest'ultima informazione
è importante per pianificare al meglio le giornate e le visite alle
varie attrazioni lungo il percorso senza la preoccupazione dell'incognita
dell'orario di accettazione alle strutture dove si è previsto alloggiare.
Elettricità:
Il voltaggio,
facendo parte dell'Europa, è come il nostro 230V e anche le prese
sono uguali ad "alcune" che abbiamo in Italia... ma attenzione:
in tutti i
luoghi dove ho soggiornato o dove mi sono recato le prese avevano SEMPRE
due soli poli (come da foto) quindi le spine con tre poli (cioè
con la terra centrale) come quella del mio netbook non ci vanno ! Per fortuna,
pur non sapendolo in anticipo, mi ero portato un riduttore da tre poli
a due poli come quello della foto. Lo stesso riduttore-multipresa può
essere utile ad attaccare più apparecchi contemporaneamente (rasoio,
notebook, caricabatterie del cellulare+macchinetta fotografica+telecamera)
in quanto nelle guest-house le prese sono rare, talvolta una sola per stanza.
Cibo:
Senza tanti
giri di parole posso affermare che il piatto nazionale è l'hot dog,
gli Islandesi dicono, esagerando, che buoni come da loro non si trovano
in nessuna parte del mondo. A questo cibo "da strada" si affiancano i vari
piatti tradizionali soprattutto agnello (fantastico) e pesce, in particolar
modo Pesce Gatto (di mare, un essere gigantesco poco saporito), Halibut
(una sogliola di un paio di metri), merluzzo e salmone.
Altri cibi
molto frequenti sono i pesci disidratati che ho comprato più volte
al supermercato in busta che si mangiano come fossero patatine "ammollate"
dal forte olezzo di pesce, carne di balena (che, mea culpa, ho mangiato
una sola volta inconsapevolmente, scambiandola per roast beef arrosto:
"identico" come aspetto e sapore) e squalo marcio (hákarl): il cibo
più puzzolente dell'universo dal sapore "di mare" con un retrogusto
di nocciola e dalla consistenza del lardo, acquistabile anch'esso in busta
nei supermercati.
Un piatto
gustosissimo è anche la "pulcinella di mare" (il "lundi", un uccello
marino vagamente somigliante ad un pinguino volante) che ho mangiato a
fettine grigliate e disossate in un pub di Reykjavik accompagnato dallo
"Skyr", una specie di yogurt-ricotta.
Esistono poi
piatti meno comuni che purtroppo non ho avuto modo di assaggiare: dal "sanguinaccio"
ai vari modi di cucinare le "frattaglie" ovine, dalla testa di pecora segata
a metà e bollita sino alla torta di testicoli di montone.
Una curiosità:
sbirciando nei banconi dei più forniti supermercati, nelle mense
e nei self-service turistici, nelle stazioni di servizio, nei menù
appesi all'esterno dei ristoranti, nelle liste dei piatti dei pub o delle
guest-house che offrivano il servizio di ristorazione ho visto un pò
di tutto: dai cibi meno comuni a quelli più "internazionali", dalla
pasta italiana classica a quella già cotta e condita nelle scatolette
di metallo, dal caffè a qualsiasi tipo di carne o di frutta compreso
quella tropicale, dal pane di ogni genere ai dolci inclusi quelli di altre
nazioni ma stranamente non ho mai visto il riso, alimento che in genere
è universale.
 |
 |
 |
 |
Agnello e
Skyr |
Balena |
Pesce Gatto
di mare |
Pulcinella
di mare |
Guidare:
Per guidare
è sufficiente la Patente Italiana e una buona dose di attenzione
e pazienza.
E' obbligatorio
tenere accesi i fari anabbaglianti sempre, anche in città.
Le strade
secondarie alla statale N.1 (la strada principale) sono quasi tutte non
asfaltate salvo alcune eccezioni soprattutto intorno alla capitale e alle
maggiori attrazioni; le più difficili sono quelle che vanno
verso l'interno dell'isola desertico e disabitato soprattutto quelle denominate
con la lettera "F" ed autorizzate ai soli veicoli con quattro ruote
motrici, molte interrotte da fiumi guadabili solo con mezzi adeguati e
chiuse al traffico durante i mesi freddi.
Il
limite massimo extraurbano di velocità è di 90 Km/h che si
riduce a 80 Km/h nei tratti non asfaltati anche se spesso può diminuire
sino a 30Km/h. In città il limite è generalmente di 50-60
Km/h ad esclusione delle arterie principali di Reykjavik che hanno un limite
che può arrivare a 90 Km/h; a tutt'oggi (2011) gli autovelox sono
presenti all'interno delle strade principali della capitale, soprattutto
agli incroci semaforici e poco fuori Reykjavik in special modo verso Nord
(per esempio nella galleria sottomarina: Hvalfjörður).
Detto questo bisogna tenere conto
che i tempi di percorrenza hanno medie molto lunghe. Nel mio viaggio di
3400 Km, calcolando una percorrenza di 50 Km in un'ora, sono riuscito a
rispettare abbastanza bene quasi tutte le tappe prefissate.
Le strade
più difficoltose sono quelle dei fiordi del Nord-Ovest, ma sono
anche le più suggestive con paesaggi mozzafiato e pochissimo turismo.
Ritengo che si possa tranquillamente risparmiare l'enorme costo del noleggio
di un 4x4 in quanto con un'utilitaria, nel mio caso una Toyota Auris 1300
cc appena sufficiente come spazio per noi quattro, tre valigie piccole,
due zaini e svariate buste di cibarie, e un pò di accortezza si
possono raggiungere tranquillamente tutte le attrazioni più importanti
(e anche moltissime di minore rilievo) senza limitazioni tant'è
che pur, includendo circa 1000 Km di strade non asfaltate, non mi sono
mai imbattuto in una segnalata come interdetta alle due ruote motrici (quindi
con esclusione della copertura assicurativa del veicolo).
Nella parte
Sud invece i percorsi sono migliori ma può capitare, come successo
mentre ero in Islanda, che una parte di un ghiacciaio si sciolga per il
risveglio parziale e temporaneo di un vulcano creando un'inondazione tale
da spazzare via un pezzo di strada, ponticello compreso.
A questo proposito
i link a fine pagina: Iceland Review (un quotidiano) e soprattutto Vegagerdin
(una sorta di Anas islandese) possono essere di aiuto tenendo conto che
l'accesso ad internet è possibile anche nelle guest-house più
sperdute.
Non nascondo,
soprattutto lungo i fiordi del Nord-Ovest, di essermi talvolta intimorito
percorrendo alcune strade di terra e ghiaia, scivolose perchè sotto
la pioggia o la nebbia, con pendenze impressionanti del 12%, a strapiombo
sui fiordi, piene di curve a gomito, strette a doppio senso di marcia,
con massi caduti dalla montagna, buche e... rigorosamente prive di guard-rail
!
La Statale
N.1
La Statale numero uno, chiamata
anche Ring Road in quanto di forma vagamente circolare, è
la strada principale dell'Islanda che collega la capitale con alcuni paesi
e villaggi dell'isola in un tracciato di 1340 Km. E' una strada finita
di costruire negli anni 70 unendo vecchi sentieri e stradine di campagna
apportando poi migliorie e modifiche tra cui la quasi totale pavimentazione
con asfalto, un'angusta galleria sottomarina e alcuni ponti. Ancora oggi
(anno 2011) è però tutt'altro che una superstrada come la
intendiamo noi in quanto è formata quasi interamente da una corsia
per senso di marcia, senza divisori tra i due sensi, con alcuni tratti
sterrati in ghiaia e frequenti ponticelli di legno a senso unico alternato;
se consideriamo poi che il tracciato è talvolta tortuoso, alle mercè
di neve e ghiaccio (d'inverno), soggetta ad inondazioni e attraversata
da animali al pascolo, si capisce bene perchè i limiti di velocità
siano bassi e le multe per eccesso salatissime !
Stazioni di servizio:
Sono abbastanza ben distribuite
lungo le strade e sono tutte self service. Per fare rifornimento la maggior
parte funzionano così: si inserisce prima la carta di credito digitando
il pin (portatevi dietro il pin!) e l'importo massimo in corone che si
vuole spendere: la colonnina così controllerà se tale importo
è presente nel vostro conto in banca; una volta dato il benestare
viene espulsa la carta di credito e si può prendere la pompa ed
iniziare a fare carburante. Alla fine del rifornimento se si è speso
di meno di quello digitato all'inizio verrà scalato come importo
ovviamente solo quello relativo al carburante realmente acquistato e mettendo
di nuovo dentro l'apposita feritoia la carta di credito verrà stampato
lo scontrino. Solo una minoranza delle pompe funziona mettendo prima il
carburante e pagando poi all'interno dei locali della stazione di servizio
che in genere sono adibiti a spaccio di cibarie surgelate e non ma anche
appena cucinate (e si sente il profumo !), souvenir, vestiario, attrezzi,
ecc.
Tutte le stazioni hanno un'area
dotata di lance con potenti getti d'acqua dove "gratuitamente" si può
lavare la propria auto.
Parcometri:
Reykjavik possiede molte strade
con sosta a pagamento (la tariffa oraria è leggermente inferiore
a quella Italiana) con possibilità di pagare con le monete oppure
con la carta di credito. A differenza che da noi la tariffa è attiva
solo durante le ore "effettive" di apertura negozi (che non è molto
ampia) e comunque il parcheggio non si paga il sabato e la domenica (leggere
bene le istruzioni alle volte dovessero cambiare le regole); vicino ad
ogni strada con parcheggio a pagamento ci sono altrettante strade a parcheggio
gratuito, anche in centro, quindi basta spostarsi di qualche decina o centinaia
di metri per non pagare ed in genere non c'è problema per trovare
un posto libero.
Varie:
In Islanda esiste una rete di servizi
pubblici che gira tutta l'isola; a causa delle distanze non sono economici
e soprattutto portano nei villaggi principali dai quali poi, per raggiungere
le varie attrazioni, bisognerebbe prenotare le varie escursioni presso
gli uffici turistici, escursioni a pagamento che portano via molto tempo
in quanto subordinate ad orari prestabiliti e disponibilità di posti.
Detto questo il miglior modo come tempi e denaro per visitare l'isola è
affittare una piccola automobile.
Un'alternativa abbastanza frequente
per chi ha tempo: la bicicletta (con zaini appesi o addirittura con un
piccolo rimorchio a seguito), l'autostop o il proprio camper arrivando
via terra sino a Copenaghen (Danimarca) e poi imbarcandosi col traghetto
con sosta intermedia, magari prolungata di qualche giorno per visitarle,
alle Isole Faroe (DK).
Internamente ci si può spostare
anche in aereo tramite voli domestici che atterrano in piccoli aeroporti
spesso in terra battuta.
Per chi oltre al tempo ha molto
denaro a disposizione c'è la possibilità di estendere il
viaggio in Groenlandia.
La gente è gentile, calda
e disponibile; tutti, vecchi e bambini, conoscono bene l'inglese e quindi
non ci sono problemi con la lingua; semmai ci sono problemi nei supermercati
perchè i generi alimentari hanno le etichette quasi esclusivamente
in Islandese, lingua per lo meno a me, incomprensibile vagamente somigliante
al tedesco pronunciata con un accento che ricorda un pò il russo.
I supermercati hanno orari diversi
da quelli Italiani e "compressi", ad esempio alcuni aprono a mezzogiorno
il giovedì e la domenica e chiudono alle 18 o prima, altri hanno
orari simili ma variavano i giorni della settimana; è bene quindi
informarsi sugli orari di apertura e chiusura prima di pianificare la spesa
lungo il percorso. Tra l'altro i luoghi dove fare la spesa fuori Reykjavik
sono merce rara ! Ci sono interi villaggi dove l'unico luogo dove comprare
del cibo è rappresentato dalle stazioni di servizio carburante dove
si può acquistare anche un panino o una minestra calda con orari
molto ampi.
La catena più diffusa (soprattutto
a Ovest e Nord Ovest) è un discount: Bonus,
dall'inconfondibile logo col porcellino rosa.
L'acqua è potabile ovunque
nelle abitazioni e nei locali e addirittura l'ente del turismo afferma
che si può bere tranquillamente da qualsiasi ruscello; questo rappresenta
un bel risparmio in quanto non si deve acquistare l'acqua imbottigliata
ma basta riempire di volta in volta dal rubinetto una borraccia o delle
bottiglie di plastica vuote che grazie al clima rimarranno sempre fresche;
il sapore è gradevolissimo perchè negli acquedotti l'acqua
è talmente incontaminata da non aver bisogno di essere addizionata
al cloro ed il passaggio tra le rocce vulcaniche la carica di minerali
saporiti.
Curiosità
statistiche: In Islanda la criminalità è quasi
assente; in base a statistiche datate 2010 è il paese europeo che
ha meno omicidi per abitante/anno: solo 0,3 ogni 100.000 abitanti contro
0,6 della Norvegia e Austria, 0,7 della Svizzera, 0,8 di Spagna e Germania,
0,9 dell'Italia, 1 di Malta e Svezia, 1,1 della Francia e Paesi bassi,
1,2 del Portogallo, Irlanda e Gran Bretagna, 1,5 della Grecia, 1,7 del
Belgio...per non parlare dei paesi della ex Unione Sovietica tra cui spiccano
i 10,2 della Russia.
L'Islanda è' invece seconda
nel mondo, superata solo dalla Russia, per grandezza...dei seni femminili
!
Altre curiosità sul sito
del consolato (in Italiano): http://www.consolatoislanda.it/HTML/page.php?link=curiosita |