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Di solito viaggio organizzandomi da
sola, ma è praticamente impossibile andare alle Maldive senza acquistare
un pacchetto completo (volo + soggiorno in un resort) da un tour operator.
In alcuni momenti dellanno si possono però trovare dei last minute
molto, ma molto convenienti, ed è appunto quello che abbiamo fatto
noi…. Indecisa fino allultimo se andare a Cayo Largo (Cuba) o a Giravaru
(Maldive), ho deciso io la meta in base al tempo (quello meteorologico
intendo), in quanto il sito che di solito consulto prevedeva una settimana
di sereno per le Maldive mentre durante la stessa settimana preannunciava
pioggia e schiarite a Cayo Largo.
Il periodo ottimale per visitare
le Maldive, almeno sulla carta, va da Ottobre ad Aprile, dato che statisticamente
dovrebbe essere quello in cui piove meno. In quel periodo infatti sulle
isole soffia il monsone da nord che dovrebbe portare aria secca. Negli
altri mesi invece le isole sono battute dal monsone che proviene da sud
e porterebbe quindi aria umida. Uso il condizionale in quanto nulla è
più imprevedibile del clima: una mia amica che vi ha trascorso il
viaggio di nozze a Dicembre (quindi in piena stagione secca) ha avuto la
sventura di beccarsi 5 giorni di pioggia e nuvole su 7, mentre altre persone
ad Agosto ad esempio hanno avuto bel tempo. Io sono stata alle Maldive
altre due volte: la prima, nellisola di Ihuru, a fine Aprile, ed ho avuto
un giorno di pioggia e alcuni temporali pomeridiani con unalternanza pressoché
costante di sole e nuvole. La seconda volta invece, a fine Marzo, ero nellisola
di Veligandu, ed il tempo è sempre stato bello, con unalternanza
però di sole e nuvole nel pomeriggio.
E così martedì primo
Aprile alle nove e mezza di sera eccoci a Bologna, pronti ad imbarcarci
su un volo Eurofly con destinazione Male, capitale delle Maldive, avendo
acquistato in internet, cinque giorni prima, attraverso il sito della Caesartour,
(www.caesartour.it) un pacchetto che prevedeva la pensione completa sullisola
di Giravaru (www.giravaru.com) a soli 865 Euro + altri 200 tra tasse, iscrizione,
adeguamento carburante e assicurazione. Laereo decolla in perfetto orario
ed è pieno solo per un terzo per cui ci si può comodamente
sdraiare anche su quattro posti adiacenti e riposare tranquillamente. Contrariamente
a quello che mi aspettavo, avendo letto alcuni racconti di viaggio pubblicati
in internet, laereo non è affatto malandato, anzi: ogni posto ha
un piccolo schermo integrato nel sedile davanti dove si possono vedere
diversi film a scelta o giocare a scacchi, dama o quantaltro. Inoltre
il personale di bordo è gentilissimo e la cena non è affatto
male. Chi si lamenta evidentemente non viaggia mai. Alcune prestigiose
compagnie di bandiera come KLM o Lufthansa servono davvero del cibo che
talvolta è immangiabile, inoltre molte compagnie aeree (Air New
Zealand, U.S. Airways e tante altre) allestiscono laereo con pochi televisori
comuni per cui non si può certo scegliere il film né tantomeno
giocare a scacchi o fare un solitario per cui il tempo passa molto meno
velocemente.
Larrivo a Male è previsto
dopo 8 ore e 25 minuti dal decollo ed infatti atterriamo in perfetto orario.
Gli ultimi minuti di volo sono proprio suggestivi e non bisogna assolutamente
perdere la vista dallalto degli isolotti che compongono gli atolli. Pur
non essendo la prima volta che atterravo alle Maldive, sono rimasta ugualmente
incantata ad ammirare quella meraviglia della natura. In realtà
laeroporto non è sullisola di Male, ma su un isolotto a fianco,
dove cè un unica pista di atterraggio/decollo e da dove partono
anche gli idrovolanti che portano alle isole più lontane.
Allarrivo il caldo è veramente
soffocante e appena si scende dalla scaletta dellaereo è come essere
investiti da una ventata di phon per cui, soprattutto se si arriva dal
freddo e non si è abituati a certe temperature, è necessario
dotarsi di canottiera o maglietta in cotone in modo da potersi spogliare
senza problemi, altrimenti è davvero dura. Bisogna dire che è
tutto ben organizzato per cui in pochi minuti superiamo il controllo passaporti
e, non appena usciamo, le nostre valigie sono già sul nastro trasportatore.
Non ci resta che prenderle e cercare alluscita il ragazzo del tour operator
Swantour. Lo troviamo subito, lui controlla i nostri nomi sul suo elenco
e ci chiede gentilmente di attendere larrivo delle altre persone che,
come noi, sono dirette allisola di Giravaru. Nel giro di una ventina di
minuti siamo al completo ed il ragazzo ci accompagna alla barca. Già
in aeroporto ci si rende conto che il mare lì è qualcosa
di indescrivibile: lacqua è cristallina e pullula di pesci.
In una ventina di minuti raggiungiamo
Giravaru e scopro con grande piacere che lisola è molto meglio
di quanto mi aspettassi.
Andiamo subito al ristorante per pranzare: è un posto molto ampio
sotto un tetto altissimo a pagoda con un foro al centro dal quale filtra
la luce e sotto cui ci sono delle piante. Lateralmente il ristorante è
aperto ed inoltre ci sono dei ventilatori per cui la temperatura è
estremamente gradevole. Il menu è a scelta: come primo cè
sempre la possibilità di prendere della pasta o una minestra e come
secondo della carne o del pesce con due contorni. Completa il tutto il
dolce o la frutta. E tutto davvero buono!
Finito il pranzo ci viene assegnata
la stanza. Noi abbiamo la 163 con il bagno maldiviano, come avevo chiesto
espressamente al momento della prenotazione, La maggioranza delle stanze
ha il bagno per così dire normale che a me, in questo contesto,
proprio non piace. La stanza è carina con un arredamento semplice
in bambù, ma spero che nessuno si aspetti dei mobili Luigi XVI il
un bungalow alle Maldive! Il bagno è proprio fantastico: è
nuovissimo ed il fatto che sia parzialmente aperto e entri la luce dallalto
lo rende luminosissimo! Inoltre, sotto la parte scoperta allinterno
del bagno, cè un giardinetto in cui ci sono delle piante con dei
bellissimi fiori bianchi. Siamo molto contenti della stanza che è
dotata anche di un piccolo frigo in cui tenere fresca lacqua, televisore
e aria condizionata che, almeno in questo periodo dellanno, è assolutamente
indispensabile. Unica nota negativa: davanti al nostro bungalow non cè
la spiaggia ma una passerella in legno con i lettini per prendere il sole,
ma basta fare 5 metri per trovare la sabbia bianchissima e il solito mare
incredibilmente stupendo delle Maldive!
Ci mettiamo il costume e in un battibaleno
siamo fuori a fare il giro dellisola! Il cielo è completamente
sereno e non ci sono aggettivi appropriati per descrivere quello che si
prova. In 5 minuti si completa il semigiro dellisola: semigiro in quanto
una parte di questa è off-limits per i turisti in quanto è
abitata dallo staff. Il famoso inceneritore di cui molti hanno parlato
negativamente in internet, si vede in lontananza solo da una piccola porzione
di isola per cui praticamente è come se nemmeno ci fosse. Il sole
poi tramonta dalla parte opposta per cui non rovina certo eventuali foto
(e io ne ho fatte parecchie…). Insomma, considerando che è ormai
la terza volta che vengo alle Maldive e le altre due volte ho speso molto,
ma molto di più, mi rendo conto che è stata una bellissima
idea aver sfruttato questa occasione e che le altre isole in cui ero stata
non avevano poi nulla in più di questa che ne giustificasse un prezzo
tanto più elevato.
Completato il nostro mini giro ci stendiamo
al sole sui lettini ed aspettiamo il primo tramonto. Ci prepariamo ed andiamo
al briefing dove i ragazzi italiani dello staff ci illustrano le varie
attività che si possono svolgere sullisola (acqua-gym, snorkeling,
ecc.) e le diverse escursioni che si possono prenotare.
La cena è a buffet con diverse
scelte di antipasti, una decina di piatti caldi, tre tipi di dolci, frutta.
Tutto veramente ottimo, i desserts in particolare (bavaresi o altri dolci
al cucchiaio a cui io proprio non so resistere). Nonostante la varietà
di cibi bisogna dire che però cè sempre qualcuno che si
lamenta. In particolare lì cerano dei tipi che avevano da ridire
su tutto: se cera il pasticcio dicevano come si fa a fare la pasta alle
Maldive, farà schifo di sicuro, se cera il tempura si lamentavano
sempre le solite cose fritte pesanti, se cera il carpaccio di pesce
idem: come si fa a fidarsi a mangiare pesce crudo. Un incubo insomma.
Ormai ho imparato a conoscere questo tipo di elementi, normalmente sono
persone che non vanno mai fuori di casa e quando lo fanno pensano che il
modo migliore per darsi un tono sia quello di criticare tutto. Personalmente
li trovo penosi, ed è una fatica ogni volta trattenermi dallinvitarli
a continuare a stare a casa loro!
3 Aprile
Riusciamo a fare colazione per il
rotto della cuffia: abbiamo decisamente dormito troppo ed è un peccato
dato che è unaltra giornata strepitosa in cui non cè una
nuvola! Anche la colazione è ottima, con una grande varietà
di dolcetti, frutta, oltre al solito pane con burro e marmellata. Si può
prendere anche lomelette fatta al momento e altre cose un po troppo pesanti
però per i miei gusti! Ci spostiamo fino alla spiaggia più
in fondo allisola per cercare un po daria dato che fa veramente tanto
caldo. Alle 11 mio marito va a fare snorkeling mentre io rimango ancora
stesa al sole. Quando lui ritorna e cerco di alzarmi mi gira la testa e
ho un senso di nausea: in pratica mi è venuto un colpo di sole per
cui mi devo mettere allombra per riprendermi!
Dopo pranzo in tempo si guasta un
po: passa una nuvola e cadono poche gocce di pioggia ma dopo un quarto
dora ecco di nuovo il sole!!! Ci spostiamo lungo la spiaggia per cominciare
a fare le prime foto e così abbiamo la fortuna di conoscere due
persone veramente deliziose, Mauro e Francesco, il cui bungalow ha davanti
una splendida palma con delle foglie basse che uso per le mie foto. La
loro preziosa amicizia ha decisamente contribuito alla rendere ancora più
piacevole questa bellissima vacanza.
La sera conosciamo anche due simpatici
vicini di tavolo: Lisa e Giorgio e devo dire che anche la loro compagnia
è stata decisamente molto gradita.
4 – 5 Aprile
In pratica questa era la nostra
giornata-tipo: dopo colazione si stava un po al sole (per sopravvivere
spesso mettevamo il lettino direttamente in acqua) dopodiché, quando
il caldo cominciava ad essere quasi insopportabile, ci trasferivamo in
acqua con Lisa, Giorgio, Mauro e Francesco a parlare, ridere, scherzare,
fare snorkeling fino allora di pranzo. La barriera corallina circonda
interamente lisola e a pochi decine di metri dalla riva si possono vedere
splendidi pesci ed enormi coralli.
Anche a riva comunque si trovano bellissimi
pesci: alcuni molto belli di colore blu erano spesso intorno a noi ed anche
pesci flauto, balestra Picasso e molti altri ancora. Lacqua del mare poi
alle Maldive è sempre talmente calda che è una meraviglia
restare in ammollo per ore intere.
Il tempo in questo modo passava in un
baleno e in maniera decisamente molto piacevole. Al gruppo ogni tanto si
univano anche Luigina e Natale, due signori un po più grandi
di noi ma ugualmente simpatici e di compagnia. Poi si pranzava e solo verso
le tre del pomeriggio si tornava in spiaggia e si entrava ed usciva dallacqua
fino al tramonto! Dopo cena ci trasferivamo poi tutti e sei su delle poltrone
a chiacchierare beatamente fino alle undici di sera/mezzanotte oppure se
faceva troppo caldo andavamo sul pontile. Ogni tanto si univano a noi anche
due coppie milanesi e un ragazzo di Firenze con la sua esuberante fidanzata
messicana, tutti veramente divertenti e di compagnia.
Il clima secondo me era proprio
ideale dato che cera sempre il sole e faceva caldo anche la sera, anche
se, senza aria condizionata in camera, non credo che saremmo riusciti a
chiudere occhio.
6 Aprile
E il giorno dellescursione allisola
dei pescatori dove vivono i locali. Nonostante i ragazzi dello staff ci
abbiano spiegato in tutte le salse che per rispetto alla popolazione di
religione musulmana ci si deve vestire in modo adeguato (spalle e gambe
coperte fino al ginocchio) cè sempre la solita oca che invece si
presenta come se dovesse sfilare sulla passerella del Crazy Horse e che
lo staff rimanda indietro a coprirsi…
Finalmente alle 9.45 si parte dal
molo con un dhoni (la barca tipica maldiviana). La gita prevede appunto
una prima tappa allisola di Himmafushi abitata dai Maldiviani per fare
un po di shopping nei negozietti gestiti dai locali (e che sono molto
più economici dei negozi che si trovano nei resort e anche di quelli
in aeroporto) e poi una successiva fermata allisola di Kuda Bandos, che
ci spacciano come isola deserta, per il pranzo ed il relax pomeridiano.
In realtà, allandata ci fermiamo a Kuda Bandos per scaricare le
persone dello staff che ci prepareranno il pranzo, per cui ci rendiamo
subito conto che lisola deserta non è affatto disabitata, tuttaltro,
in quanto una grande nave da crociera che si trova alla fonda a poca distanza,
vi ha appena scaricato centinaia di persone… Un po delusi proseguiamo
per Himmafushi (in tutto, il viaggio dura circa unora e un quarto) e finalmente
sbarchiamo. Chiaramente tutti sanno del nostro arrivo per cui unorda di
negozianti ci sta aspettando e molti si avvicinano per darci il loro biglietto
da visita ed invitarci ad entrare nel loro negozio. A me in generale non
piace subire lassalto dei venditori e, benché di mio sia molto
propensa allo shopping (mio marito dice ben altro…) il fatto di sentirmi
sotto pressione produce su di me un effetto contrario per cui mi passa
completamente la voglia di comperare.
Riusciamo comunque a scrollarci di dosso
questa marea di venditori staccandoci dal gruppo e restando un po indietro
e così, finalmente, possiamo goderci lisola in santa pace, dato
che ad entrambi piace molto fotografare, soprattutto i bambini. Il giro
a questo punto diventa veramente molto piacevole: i Maldiviani sono estremamente
cortesi e, benché di religione musulmana (le donne sono piuttosto
pudiche e riservate) si lasciano fotografare con molta disponibilità.
Succedono anche delle cose davvero simpatiche. Io scorgo un bel giardino
allinterno di un portone e sbircio dentro: due bambini mi vedono e escono
di corsa (uno si stava ancora vestendo) per porgermi un fiore. La cosa
si ripete ancora per cui mi ritrovo con tante belle foto e con un piccolo
mazzo di fiori tra le mani.
La tenerezza di questi piccoli è
la cosa più bella da ricordare di tutta lescursione. Siamo in super
ritardo rispetto al nostro gruppo per cui ci rimane poco tempo per fare
shopping. Alla fine del paese io però individuo un negozio, Kuda
Shop, che mi attira molto perché ci sono dei bellissimi parei stesi
fuori e, soprattutto, non cè nessuno a spingere dentro i clienti.
Entriamo e iniziamo gli acquisti. Il proprietario del negozio è
proprio gentile, per nulla invadente, e ci fa subito dei buonissimi prezzi
senza neanche dover perdere tempo in estenuanti trattative. Ce ne usciamo
con 4 parei in seta (meno di 4 Euro luno), 7 pesci di legno, 5 cartoline
con relativo francobollo, una calamita da frigorifero, una meravigliosa
collana etnica di colore turchese, una maglietta…
E ora di lasciare lisola: rimontiamo
in barca e ci dirigiamo verso Kuda Bandos, sperando che gli invasori
siano nel frattempo rientrati sulla loro bella nave da crociera. Macché,
purtroppo sono ancora là!!!! Pranziamo (ci hanno cucinato anche
dellottimo pesce alla griglia) e poi io e mio marito andiamo a fare il
giro dellisola che sarebbe veramente bellissima, circondata da una spiaggia
bianca continua (non ci sono muretti antierosione) e da una laguna mozzafiato…
peccato per la moltitudine di persone, che la fa assomigliare a Rimini…
Scattiamo comunque un bel po di foto
e ci ricongiungiamo con i magnifici quattro passando il resto del tempo
in acqua. Alle 16.30 si riparte e non appena arriviamo a Giravaru ci rimettiamo
in ammollo ad attendere il tramonto. Torniamo in camera che è ormai
buio e si fa fatica a vedere la strada.
Solita cena fantastica, come dolce ci
sono anche dei profiteroles gonfi di crema a cui nessuno di noi riesce
a resistere per cui ne mangiamo ripetutamente. Sarà la stanchezza
per la giornata piena sarà leccesso di cibo, ma alle 22 andiamo
tutti a dormire distrutti!
7 Aprile
Al solito non cè una nuvola
e la giornata si svolge da copione: colazione, sole, ammollo, pranzo, sole,
ammollo. Conosciamo anche una simpatica signora russa, Natalia. Probabilmente
siamo tra i pochi a parlare inglese, per cui lei viene spesso da noi per
chiedere informazioni e alcune volte devo farle da interprete con altre
persone italiane. Lei linglese lo parla molto meglio di noi, dato che
il suo lavoro a Mosca è proprio quello di insegnare quella lingua.
Ci racconta che il marito non è potuto venire per cui lei ogni tanto
si annoia senza nessuno con cui parlare, anche se per la verità
ci sono delle altre persone russe sullisola.
Alla sera cè una novità:
cena sotto le stelle. Noi siamo fortunati perché ci sistemano allo
stesso tavolo di Lisa e Giorgio e in una posizione strategica proprio sul
mare. Bellissima serata che concludiamo poi nel bar interno quando, a cena
ormai ultimata, cominciano a cadere delle gocce di pioggia. Anche Francesco
e Mauro si uniscono a noi e, tra una chiacchiera e laltra, facciamo mezzanotte.
8 Aprile
Mamma mia, è arrivato il
terribile e temutissimo ultimo giorno. Nessuno di noi ha voglia di ripartire,
ma purtroppo la nostra vacanza è ormai agli sgoccioli. Al pomeriggio
una grossa nuvola scarica tutta la sua pioggia per una decina di minuti
e tutti noi ne approfittiamo per metterci in acqua tanto per cambiare…
Il sole torna subito, ma si capisce che il tempo si sta guastando e la
splendida settimana di sole probabilmente non avrà un seguito. Dopo
cena abbiamo tutti i musi lunghi, ci sembra di essere appena arrivati ed
è già il momento di fare le valigie, sigh!!!!
9 Aprile
E il momento della partenza: a
mezzogiorno dovremo essere al molo pronti per imbarcarci. Irriducibili,
sfruttiamo fino allultimo minuto di sole. Dopo colazione ce ne andiamo
in spiaggia e, manco a dirlo, facciamo lultimo bagno. Cè un certo
fermento tra i pesci perché appena entro in acqua un nutrito gruppo
di quelli blu viene verso di me e mi gira intorno. Vedo persino una piovra
che tenta inutilmente di mimetizzarsi su un sasso. Ma è arrivato
davvero il momento di chiudere, torniamo in camera, facciamo la doccia,
finiamo di preparare le valigie, facciamo le ultime foto sul molo e ci
imbarchiamo sconsolatissimi.
Il nostro aereo decolla quasi in
anticipo mentre la pioggia comincia a cadere.
Arrivederci fantastiche Maldive!!!
Un affettuoso ringraziamento a Mauro,
Francesco, Lisa e Giorgio dato che con loro ci siamo davvero divertiti
molto ed abbiamo potuto godere ancora di più questa indimenticabile
vacanza!
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