LOS ROQUES

dal 19 Febbraio 2007   al    03 Marzo 2007
Dopo tanta ansia, i giorni prima della partenza non sono stati dei più tranquilli, finalmente siamo a Firenze, in attesa del volpoche ci porterà a Parigi e di li a Caracas. Prima sorpresa:c’è nebbia su Parigi perciò il nostro volo partirà in ritardo,la conclusione è che arriviamo a Parigi e vediamo sfilare sotto i nostri occhi il volo per Caracas……non è possibile!!!! Che sfortuna,ma la nebbia proprio oggi??? Non ci perdiamo d’animo e ci rechiamo al banco Airfrance:.se non vogliamo trascorrere l anotte a Parigi e prendere quello del giorno dopo l’unica soluzione è andare a Città del Messico e di li alle una di notte prendere il volo per Caracas.  E così facciamo.
Il pensiero è di non riuscire a prendere il volo per Los Roques della mattina e anche che la Carol (altra nostra compagnia di viaggio)è da sola su quel volo e dovrà passare la notte a Caracas da sola.
Alla fine stanchi e scoraggiati ,atterriamo a Caracas,ma per fortuna riusciamo a riabbracciare Carol che ci aspettava insieme ad Hector ,e a prendere il volo per Gran Roque………troppo forte il volo con l’aereoplanino!!!!!!!!!!!!!
Ad aspettarci sulla surreale pista di Gran Roque c’è Alex, la giornata è splendida,abbiamo lasciato tutte le nuvole a Caracas e la prima visione dell’arcipelago è paradisiaca. Piccole perle sparse in un azzurro celestiale. Alla posada ci aspetta sia Andrea che Enrico, finalmente conosciamo tutti i personaggi che abbiamo solo contattato via mail.
Dopo una colazione abbondantissima ci cambiamo e a bordo della barca “il gordo”,che ci accompagnerà per tutta la nostra avventura,andiamo a prendere i contatti con il mare e con i nostri compagni posadieri,che stanno sparapanzati nell’acqua nell’isola di Augustin.
La giornata si mette al brutto e comincerà perfino a piovere….ma siamo talmente felici di aver raggiunto la meta che non ci importa più di niente.
Non faccio una cronaca dei giorni che sono seguiti, posso dire che ogni giorno ci sembrava meglio dell’altro perché gli atolli erano uno più bello dell’altro:impossibile fare una classifica…..però il mare di Espencky, la sabbia di Cayo Sardinia e la laguna di Crasqui???? Veramente un paradiso……..la sensazione era quella di essere dei naufraghi ,abbiamo passato intere giornate da soli con la sola compagnia dei guaripete (lucertoloni neri) che si avvicinavano solo quando sentivano odore di mangiare.e verso le cinque ecco in lontananza arrivare il nostro comandante Antonio ,con il “gordo”a riportarci alla vita civile.
Se è stato bello il mare è stata bellissima anche la vita alla posada……è come essere a casa ,in famiglia.
Grazie di cuore a tutti,a Ciccio ,a Mercedes,alle ragazze,a Enrico……mi avete fatto trascorrere un meraviglioso compleanno,irripetibile.
Arrivederci al prossimo anno……seguro!!!!!


di Algy      [email protected]