Sharm a dicembre

dal 5 al 12/12/2009
di Lucia & Mauro – [email protected]

Breve aggiornamento su una destinazione al caldo delle più utilizzate: Sharm el Sheikh
Volo Eurofly da Verona, località a Sharm: Om el Sid, Hotel Shores Aloha.

Volo in orario ma molto scomodo in quanto le file hanno uno spazio mimino per le gambe. Successivamente abbiamo saputo che esiste la possibilità di acquistare con un extra dei posti con dimensioni più umane e non da sardine in scatola. La cosa ci ha infastidito in quanto mio marito è alto 1,85 cm e il viaggio è stato alquanto scomodo.
Presumo che abbiano scelto di stringere le file per consentire alcuni posti disponibili con extra costo.
Arrivo a Sharm e ci accoglie un piacevole tepore.
Nel posteggio in aeroporto ci attendeva un pulman per portarci in hotel. Abbiamo notato molti egiziani gironzolare tra i vari pulman in attesa di turisti per aiutarli a riporre le valigie nelle stive, chiedendo ovviamente 1 euro.
Stanchi del viaggio e non attrezzati per una mancia così immediata, molti turisti lasciano parecchi euro che poi vengono suddivisi tra tutti i personaggi che concorrono nell’affare, l’autista abilitato, la sicurezza, la guida, ecc.
E’ bene ricordare che il turista non è visto come umano ma come pollo da spennare, dunque, o ci si fornisce di monetine o si fa finta di nulla perché comunque non sono aggressivi.
Arriviamo in hotel con una buona accoglienza da parte degli animatori Settemari. Finalmente siamo dinanzi al mare e la prima cosa che sentiamo è il fruscio delle palme al vento con il caldo sole che ci abbraccia. Temperatura 23°.
Un sogno, dopo un mese di piogge in Italia.
La prima cosa che vogliamo vedere è il MARE che, nonostante 20 anni di turismo intensivo rimane ricco di pesci: un acquario, e caldo 25°.
Nei gg seguenti facciamo snorkelling dal pontile del hotel, prendiamo il sole e pensiamo a come muoverci nei dintorni.
Unica pecca del hotel è che non ha una passeggiata a mare tra i vari hotel della costa. E dunque niente passeggiate se non sulle strade a monte. Così ci incamminiamo verso la Sharm Vecchia a 3km a piedi, tra taxi che cercano clienti e pochi turisti in giro. Arriviamo al mercato di Sharm Vecchia, un paese avvallato ai piedi di una spaccatura del deserto. Il giro molta polizia che dovrebbe dimostrare sicurezza ma che, ai nostri occhi sembrano piuttosto indolenti.
Al mercato si vende di tutto e in tutte le condizioni immaginabili, qui i turisti ci sono, molti arrivano con i taxi e molti con escursioni organizzate dagli alberghi (costo euro 15/testa), ma secondo noi non ne vale la pena, così, al calar del sole (ore 17) ritorniamo in hotel percorrendo i 3km a piedi e passando molti resort, alcuni centri commerciali e aree desertiche di prossima costruzione.
Invece abbiamo fatto l’escursione a Ras Mohammed (25euro/testa), buona la guida, ma il posto è talmente pieno di turisti snorkellinanti che si gioisce poco alla vista del reef. Troppi i turisti che passeggiano pinnati sulla barriera senza che qualcuno spieghi loro i danni che possono provocare.
Abbiamo notato, sia in hotel che fuori, poca informazione scritta multilingue sulle bellezze ambientali.
In Italia, nelle ns spiagge, i divieti si sprecano anche troppo. Ma qui a Sharm c’è fin troppa libertà. Percepiamo che il turista/pollo ha facoltà assoluta e non c’è molta sensibilità ambientale.
D’altra parte la sensibilità ecologica è un lusso da paese ricco, e qui, gli egiziani che vi lavorano non guadagnano molto. Ci sono tantissimi egiziani, uomini, che lavorano. Non ho visto donne, ma questo si spiega poiché il lavoro stagionale a Sharm non è adatto a famiglie. Gli affitti sono alti e non ci sono strutture per accogliere bimbi.

Nei gg seguenti si fa strada l’ipotesi di una gita al Cairo in giornata in aereo. Cifra cara, rispetto le altre escursioni proposte: euro 245/testa. Paghiamo i tanti accompagnatori che si avvicendano nella giornata.
Partenza ore 6 am. Arrivo ore 7 am. Aereo AMC, confortevole ma i posti a sedere non sono numerati e capita di non stare vicini.
All’uscita dell’aereo ci coglie una vampata di smog misto nebbia da svenimento.
Questa è l’aria de Il Cairo.

Gita di sole 4 persone, pertanto facciamo tutte le domande che vogliamo alla ns guida.
Strade trafficate a 4 corsie, automobili anni’70 vicino a TIR e bus stracolmi di gente (letteralmente), rifili a portiere e clacson in azione tutto il tempo: c’è di tutto su queste strade, pure la gente che si ferma a piedi sugli incroci.  E, nonostante tutto non vediamo incidenti, impensabile in Italia.  Ci viene da ridere, la cosa ci diverte perché noi ce ne possiamo andare a fine giornata!
Visita alla bella Moschea di Mohammed Alì, personaggio importante considerato il fondatore dell’Egitto moderno (XIX sec),  con vista della Cittadella, Museo Egizio e Piramidi e, ahimè, ben due negozi dove perder tempo prezioso. Non essendo malati di shopping, riteniamo antipatico visitare negozi (papiro+essenze) sentendoci un’po ostaggi/turisti/polli.
Al Museo Egizio l’ala dedicata a Tutankhamon è piena di reperti favolosi, bellissimi. Museo mal tenuto, colmo di visitatori e statue poco protette dai milioni di turisti che passano le mani. Ma il Cairo è decadente, polveroso, non l’immaginavo tanto da “città sudamericana”. Per il problema degli alloggi, interi quartieri a grattacieli mai finiti che sembrano stare in piedi miracolosamente, ai loro piedi le macerie della costruzione mai portate via. Molti i palazzi architettonicamente eleganti e retrò e zone modernissime ma nell’insieme la città è caotica, sovraffollata.
E’ forse quest’ultimo è il loro problema principale.
La ns guida ci ha raccontato usi e costumi della popolazione.
Il matrimonio è un punto fisso per le famiglie. Ai figli maschi tocca l’onere di acquistare e arredare la casa, fare un importante regalo d’oro, e pagare le spese della cerimonia e, a volte, la dote alla famiglia della sposa.
La sposa invece si occuperà solo di acquistare la cucina.
Il matrimonio è uno status sociale importantissimo e dunque deve essere “visibile” e possibilmente sfarzoso.
Una tradizione che impegna economicamente le famiglie, che in genere sono numerose, e se ci sono tanti figli maschi il salasso è di conseguenza.
Abbiamo notato molte donne in strada vestite con la tunica e coperte anche in testa. Al di là della religione, non sarà mica per proteggersi dalla polvere e dallo smog che sporca i vestiti??
Gli egiziani comunque si aiutano molto tra di loro, magari sottoforma di scambi di favori o dietro offerte di mance, ma in questo modo riescono a risolvere i problemi quotidiani, problemi che lo Stato non risolve.
Il Cairo è stata un’esperienza, da vedere, per comprendere.
Alle 20 ripartiamo con volo per Sharm.
Nell’aeroporto modernissimo, attendiamo in una sala,  dove alla stessa ora partono ben 2 aerei carichi di turisti per Sharm (circa 300 persone).
Vediamo tutto il bestiario turistico: molti i russi che non parlano inglese, giovani inglesi che campeggiano a terra, signore grassottelle insaccate in pants leopardati, un gatto! arrivato da non si sa dove ed entrato attraverso la porta del metal detector, che continuava a suonare mentre i turisti incuranti passavano avanti. Ovviamente qui passa di tutto: anche la bottiglietta d’acqua da 1 litro, senza problemi!
Stanchi della giornata ma soddisfatti comunque, lasciamo Il Cairo e in 50’ siamo a Sharm e apprezziamo ancor di più il nostro pulitissimo hotel!!!
Concludendo:
Sharm ha ancora un mare ricco di pesci e una temperatura ottimale, ed è un regalo per noi poter scappare dall’inverno per ritrovare il sole con sole 4 ore d’aereo e dei prezzi accessibili.
Siamo noi i fortunati, non bisogna dimenticarlo….