Lanzarote 2008

di Lucia & Mauro – [email protected]
Gennaio 2008, non propriamente una meta tropicale ma decisamente al caldo per chi arriva dall’ umido e nebbioso nord.
A prima vista….
Lanzarote si distingue dalle altre isole Canarie principalmente per il paesaggio vulcanico e per l’urbanizzazione integrata nella natura senza le colate di cemento, tipiche degli albergoni spagnoli.
Questo è stato possibile grazie all’artista César Manrique, nato proprio a Lanzarote nel 1919.
Manrique ha ideato diverse costruzioni turistiche ed è stato sempre in prima linea per la conservazione dell’architettura tipica e della protezione ambientale. Gli edifici di colore bianco vengono edificati al massimo di due piani e sono circondati da un piccolo giardino. Ovviamente il giardino non è fatto di un bel prato verde bensì di ghiaia nera vulcanica dalla quale spuntano, come decori, i vari tipi di cactus. L’isola è abbastanza edificata ma questo tipo di urbanizzazione in orizzontale, si integra con l’aridità del paesaggio e trasmette un senso di spazio.
Dunque bisogna ringraziare questo poliedrico artista e le sue battaglie contro i costruttori dell’industria del turismo che continua a premere fortemente sugli spazi disponibili.
I vulcani….
Lanzarote è lunga circa 60 km e larga 30. Totalmente vulcanica: circa 300 i crateri, praticamente ogni collina è un cono vulcanico. 
La più disastrosa eruzione è avvenuta nel 1730 ed è durata ben 6 anni, provocando la fuga della popolazione e la distruzione dei villaggi.
Oggi, l’area è visitabile in quanto Parco delle Montagne del Fuego di Timanfaya. Vi si accede utilizzando un comodo servizio guidato di pulman che, attraverso un percorso di 14 km, porta i turisti all’interno dei crateri, fra le fratture vulcaniche e i diversi tipi di lava, il tutto molto suggestivo. Il costo è di 8 euro, parcheggio auto incluso. 
Essendo la principale escursione di Lanzarote per interesse turistico, è consigliabile arrivare a Timanfaya alla mattina per evitare code di turisti. Inoltre al termine del giro si può pranzare al ristorante El Diablo, punto panoramico dove vengono effettuate alcune dimostrazioni geotermiche, visto che il sottosuolo di quest’area è ancora molto “caldo”.
Sulla strada verso Tinajo si trova il Centro de Visitantes e Interpretacion, museo sulla vulcanologia delle Canarie. Ingresso libero e spiegazioni semplici anche per bambini. Molto ben fatto. Tutto intorno, lava e silenzio.
Le spiagge…da mare
Come sistemazione, noi abbiamo deciso Playa Blanca a sud dell’isola.
Playa Blanca è una località piuttosto estesa e turistica, comunque carina e con una bella passeggiata a mare di 10 km. I migliori alberghi si trovano fronte mare, ma le spiagge sono rare. Tre e non molto estese. La migliore sicuramente Playa Dorada, di sabbia dorata di riporto, attrezzata e molto apprezzata dalle famiglie. Poi Playa Flamingo, più piccola e l’ultima Playa Blanca di pochi metri nel pieno del centro turistico con ristorantini e negozietti. A 5 km da Playa Blanca si trovano le spiagge più belle: quelle del Papagayo.
Raggiungibili anche a piedi partendo dal sentiero che inizia dietro ultimo insediamento turistico, l’Hotel Papagayo Arena.
Sono completamente selvagge, vi si accede da uno sterrato che porta sino alla punta sud-est di Lanzarote chiamata, los Ajaches. Qui il vento è forte, ma le spiagge sono riparate e ci si diverte giocando con le onde.
Forse per evitare la costruzione selvaggia di strutture turistiche, quest’area è protetta pertanto per accedervi con l’auto, si pagano 3 euro. Le spiagge del Papagayo non sono attrezzate.
Altra spiaggia di notevole bellezza paesaggistica e quella di Famara a nord ovest dell’isola. E’ una spiaggia ampia, circa 8 km con fondale basso e vento continuo. Piena di surfisti che volteggiano sulle onde. All’interno, piccole dune interrotte da ciuffi d’erba, a lato un paesino di casette bianche. Paeggisticamente splendida e selvaggia, senso dello spazio infinito; una delle migliori che abbia mai visto.
Fuerteventura by ferry……
Dal porto di Playa Blanca si può comodamente prendere il traghetto per fare un’escursione a Fuerteventura che si trova di fronte. Ci sono due compagnie di ferry, Armas (economica ma lenta 45’) e la Fred Olsen (ferry veloce). Si arriva a Corralejo, località turistica dove subito ci si accorge di quanto sia diversa da Lanzarote per la modalità di costruzione: tutto molto più pressato. Comunque Corralejo-centro non è un granché ma da qui partono i bus per le dunas di Corralejo. E’ la località balneare più famosa ed estesa di Fuerteventura. Il bus n.6 scarica i bagnanti davanti alla spiaggia dei due hotel costruiti nel ben mezzo delle dunas, fronte mare, un orrore a 6 piani (come hanno potuto farlo?) nella posizione più invidiabile che mai: davanti ad un mare turchese e invitante, con sullo sfondo l’isola nera vulcanica di Lobos e Lanzarote.
.. Anche se il mare è freddino, scatta il bagno! Impossibile resistere davanti al mare pulito. Bisogna valutare per bene gli orari dei bus (circa ogni mezz’ora), soprattutto per il rientro con il ferry.
Automuniti…
Assolutamente indispensabile il noleggio auto almeno per un paio di gg. Negli alberghi si trovano le agenzie di nolo. (Autos Cabrera = gruppo A, euro 35/gg) , il carburante costa poco (0,87=l) e si trova facilmente. Inoltre la rete stradale è ottima.
Sistemazione…..
Playa Blanca – noi eravamo al Corbeta. Un 3 stelle discreto ma lontano dal fronte mare.
Essendoci poche spiagge dirette, sono veramente pochi gli hotel situati in riva al mare se non sulla roccia. Moltissimi i residence, in affitto o in vendita.
La Marina Rubicon con porticciolo e negozi vari è una zona carina e in una buona posizione anche per prendere la barca che ogni gg porta alla spiaggia Papagayo.
Clima…..in gennaio
La settimana è trascorsa con un tempo variabile, essendo un’isola, le nubi corrono via veloci, ma capitano anche le perturbazioni. Abbiamo avuto belle giornate di sole e ne abbiamo approfittato per il bagno in mare. La temperatura oscillava tra 19-25° di giorno mentre la notte scendeva anche a 12°. Il mare era freddino ma non impossibile, sui 19°, credo.
Conclusioni…
Lanzarote è suggestiva e rilassante. Auspichiamo vivamente che l’industria del turismo rispetti l’urbanizzazione proposta da Manrique e che la mantenga anche a scapito del turismo stesso.