Cambodia the kingdom of wonder…kids
di  Ivo & Saby Motta:  [email protected]
 

Ovunque stai, nei posti piu impensati, negli angoli più appartati, nelle stradine buie, nei siti di Siem reap , lungo il lago di Tonle sap, nei suoi villaggi galleggianti fino ad arrivare all’opulenta, corrotta e  ricca capitale Phnom Pehn, In ogni dove della Cambodia incontri e osservi una miriade di bambini, di tutte le età, vestiti o non, orfani o abbandonati, abusati , affamati , sporchi, senza scarpe o semplicemente “soli”.

ovunque ti giri bambini  liberi ….. che immancabilmente sorridono.
non so se ritrovarsi attorno tutti questi bimbi sia davvero  segno di libertà, oppure è uno dei tanti segni di grave allarme : povertà,  squallore, mancanza di istruzione, degrado sociale che contraddistinguono questa terra stupenda e martoriata.

E allora mi vien naturale pensare che la Cambogia ESISTE ancora, perchè RESISTE ad ogni cosa.

Le sue meravigliose rovine ed i templi resistono al tempo e all’avanzare della foresta, 
I mattoni resistono ai fichi strangolatori e ai bruni licheni, Ii monaci rasati e le belle apsare resistono alla violenza delle pioggie monsoniche e del sole cocente, il  popolo resiste  all’assurdo dei bombardamenti americani e alla sanguinosa guerra col Vietnam, la sua gente resiste alla follia dei Khmer Rossi e al regime delirante di Pol Pot.

Per questo anche i Bambini ESISTONO  E RESISTONO  liberi, affamati  ma sorridenti  tra bassorilievi e colonne secolari, facendosi addirittura il bagno nei fossati sporchi e senza tempo dell’Angkor Wat.

Se ne vanno  in giro con la loro voce  chiara, piena, che esplode verso il cielo e ti riempie ogni volta che si avvicinano .
Ti guardano da lontano e avanzano piano piano.. e poi senza volerlo inizia il rito…

 “one dollar …one dollar ………one dollar” Ripetono all’infinito quasi fosse una cantilena imparata a memoria allungando la manina piena di braccialetti, cartoline oppure ombrellini di bambù.

…ed è una litania leggera la loro, dolce, tenera, quasi un mantra..

te la ripetono lentamente e ti penetra dentro  scardinando quella patina che spesso ci 
lascia indifferente all’altro, al diverso da te, al Prossimo.

ti bucano la sensibilità.

e il turista non è per niente attento a tutto questo.

Il più delle volte neppure li guarda  oppure risponde accennando un sorriso silenzioso….se va meglio qualcuno mette la mano in tasca e allunga qualche riel.
Nel peggiore dei casi lo straniero li zittisce bruscamente.

Ma in fondo loro, i bambini, sin dall’inizio vogliono solo vendere qualcosa, non disturbare.
Solo cosi riescono a mangiare, perchè con 1 dollaro ( e sottolineo un dollaro) al giorno da queste parti si sopravvive e si comprano ben 10 kg. di riso per sfamare un’ intera  famiglia.

Quando I bambini arrivano da noi, col loro “one dollar …one dollar “ io adotto un trucco.
il mio trucco sta nel controbattere insistentemente con un no thanks alternato ad un grazie
no thanks, grazie..no thanks, grazie e rido…

e alla fine rallentando il passo chiedo “in italiano ” ciao come ti chiami…
la risposta è un’ovvia faccina smorfiosa che non capisce…

la trattativa per un attimo si interrompe, i bimbi vogliono vendere ma io non compro…
è cosi che la trattativa  diventa un gioco tra me e loro

chiedo un semplice “ SUOR SDEY ??”  che in lingua khmer significa come ti chiami ?
oppure SOK SABAAYY che è come stai ??

la risposta che ricevo è sempre la più bella… un largo sorriso.
Ed è una gioia unica, mista a sorpresa perchè significa che ci stiamo capendo:)

Queste sono  quelle poche parole  che ricordo e che mi son rimaste nel profondo, insieme a tutta la Cambodia.

certe emozioni ti rimangono addosso, dentro.

Proprio perchè capisci da un semplice sorriso quando cadono le maschere da turista e venditore e finalmente ci si svela per ciò che si è.

si svelano loro…i bambini con la loro voglia di ridere, di giocare, di stuzzicare, di conoscere, di imparare, di ripetere.

ed è li che non vendono più…….  li mi comprano !

I  nostri sorrisi non hanno prezzo!

NON  c’è niente al mondo di più WONDERFUL… DI UN BAMBINO CHE FA IL BAMBINO!!

GRAZIE ORKUN CAMBODIA , KINGDOM OF WONDER…KIDS

August 2009 – Ivo Saby Khmer. 
 

I “flash” del reportage (cliccare sulle foto per ingrandirle) :