| Cambodia
the kingdom of wonder…kids
di Ivo & Saby Motta: [email protected] Ovunque stai, nei posti piu impensati, negli angoli più appartati, nelle stradine buie, nei siti di Siem reap , lungo il lago di Tonle sap, nei suoi villaggi galleggianti fino ad arrivare all’opulenta, corrotta e ricca capitale Phnom Pehn, In ogni dove della Cambodia incontri e osservi una miriade di bambini, di tutte le età, vestiti o non, orfani o abbandonati, abusati , affamati , sporchi, senza scarpe o semplicemente “soli”. ovunque ti giri bambini
liberi ….. che immancabilmente sorridono.
E allora mi vien naturale pensare che la Cambogia ESISTE ancora, perchè RESISTE ad ogni cosa. Le sue meravigliose rovine
ed i templi resistono al tempo e all’avanzare della foresta,
Per questo anche i Bambini ESISTONO E RESISTONO liberi, affamati ma sorridenti tra bassorilievi e colonne secolari, facendosi addirittura il bagno nei fossati sporchi e senza tempo dell’Angkor Wat. Se ne vanno in giro con
la loro voce chiara, piena, che esplode verso il cielo e ti riempie
ogni volta che si avvicinano .
“one dollar …one dollar ………one dollar” Ripetono all’infinito quasi fosse una cantilena imparata a memoria allungando la manina piena di braccialetti, cartoline oppure ombrellini di bambù. …ed è una litania leggera la loro, dolce, tenera, quasi un mantra.. te la ripetono lentamente e
ti penetra dentro scardinando quella patina che spesso ci
ti bucano la sensibilità. e il turista non è per niente attento a tutto questo. Il più delle volte neppure
li guarda oppure risponde accennando un sorriso silenzioso….se
va meglio qualcuno mette la mano in tasca e allunga qualche riel.
Ma in fondo loro, i bambini,
sin dall’inizio vogliono solo vendere qualcosa, non disturbare.
Quando I bambini arrivano da
noi, col loro one dollar …one dollar io adotto un trucco.
e alla fine rallentando il
passo chiedo “in italiano ” ciao come ti chiami…
la trattativa per un attimo
si interrompe, i bimbi vogliono vendere ma io non compro…
chiedo un semplice SUOR SDEY
?? che in lingua khmer significa come ti chiami ?
la risposta che ricevo è
sempre la più bella… un largo sorriso.
Queste sono quelle poche parole che ricordo e che mi son rimaste nel profondo, insieme a tutta la Cambodia. certe emozioni ti rimangono addosso, dentro. Proprio perchè capisci da un semplice sorriso quando cadono le maschere da turista e venditore e finalmente ci si svela per ciò che si è. si svelano loro…i bambini con la loro voglia di ridere, di giocare, di stuzzicare, di conoscere, di imparare, di ripetere. ed è li che non vendono più……. li mi comprano ! I nostri sorrisi non hanno prezzo! NON c’è niente al mondo di più WONDERFUL… DI UN BAMBINO CHE FA IL BAMBINO!! GRAZIE ORKUN CAMBODIA , KINGDOM OF WONDER…KIDS August 2009 Ivo Saby Khmer.
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| I
“flash” del reportage (cliccare sulle foto per ingrandirle) :
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