Queste meravigliose
isole con le loro baie, spiagge e scogliere mozzafiato sono facilmente
visitabili noleggiando per poche centinaia di bath una tipica barchetta
di legno con il suo guidatore.
Consiglio almeno quattro ore, meglio
sei !
Le imbarcazioni di legno con “driver”
sono disponibili solo nell’isola di PHI PHI DON (l’unica a possedere strutture
turistiche, le altre isole come Phi Phi Lae, Bamboo e Mosquito sono disabitate)
presso il porto centrale di LONG BEACH (Ton Sai Bay) oppure presso il Villaggio
degli Zingari del Mare (Sea Gypsy) a TONG CAPE sia dal lato Ovest (porticciolo
attrezzato anche per la bassa marea) che dal lato Est (solo con l’alta
marea).
Comunque ogni struttura turistica
potrà organizzarvi le escursioni giornaliere chiamando per telefono
o via radio uno dei tanti taxi-boat oppure uno degli operosi ragazzi del
villaggio .
Intorno alle isole si può
praticare snorkeling anche se non è a livelli di altri luoghi come
Maldive o Mar Rosso; viceversa per chi fa diving, mi hanno assicurato,
che le Phi Phi sono veramente una “manna” con la possibilità di
fare incontri marini unici.
I fondali degradano abbastanza velocemente
(talvolta sono a picco) ma anche a largo raramente superano i 30-40 metri.
Purtroppo non ho potuto visitare
a lungo tutte le baie (sott’acqua) perchè sono incappato nel
periodo (in genere una decina di giorni) durante il quale il mare è
invaso dalle larve di madrepore che sono, oltre che numerosissime ed invisibili
ad occhio nudo, molto urticanti… per fortuna anche in superficie l’animo
è pienamente appagato dalla bellezza delle spiagge !
Qui sotto ho elencato una serie
di luoghi di straordinaria bellezza (fare riferimento alla mappa per localizzarli): |
ISOLA
DI PHI PHI DON:
L’isola di Phi
Phi Don è l’unica che può ospitare strutture turistiche (e
quindi villaggi
ed alberghi), dunque sarà il vostro punto di partenza per
le escursioni. La parte più bella e selvaggia è quella ad
Ovest molto rocciosa con strapiombi sul mare e faraglioni (sembra quasi
Capri !) e priva di Hotel mentre quella ad Est è prevalentemente
sabbiosa con pochi scogli ed ospita sia i villaggi locali come quello degli
zingari del mare a Tong Cape che alcuni bungalow per i turisti.
Il porto principale si trova ad Ovest della spiaggia
di Long Beach
a TON-SAY BAY,
spiaggia molto frequentata (ed incasinata) sia per i per i prezzi bassi
degli alloggi ia per le mille bancarelle sparse in lunghi vicoli
dove si vende di tutto a prezzi non proprio “Thai” …incredibilmente c’è
anche un ristorante Italiano, “Ciao Bella
!” di proprietà di un toscano dell’Isola d’Elba (Aggiornamento
Marzo 2011: il proprietario è stato assassinato.).
Nel porto ci sono anche i Taxi-boats che vi contatteranno non appena sarete
scesi dal traghetto e le agenzie turistiche. Verso est di Long Beach prima
di arrivare a Poh Cape
ci sono degli scogli (Hin-Pae)
generalmente affollati di persone che praticano lo snorkeling (attenzione!
perchè il traghetto che proviene da Krabi/Phuket passa a pochi metri
di distanza …dalle teste !): lascerei decisamente stare questa zona che
non ispira certo relax e pace!
TONG CAPE:
Questo capo
roccioso ospita ad Est un albergo mentre più a Sud il villaggio
degli zingari di mare che hanno in gestione dal lato Ovest dell’isola (a
Nord di La-Na Bay)
un porticciolo attrezzato mentre dal corrispettivo lato Est alcune barche
che però a causa del fondale basso e sabbioso sono disponibili solo
con l’alta marea. Più a sud, attiguo al villaggio, ci sono due strutture
turistiche tra cui il Phi Phi Palm Beach (adesso si chiama Holiday Inn
Resort) al quale mi sono appoggiato. E’ possibile fare snorkeling solo
andando molto lontano a nuoto (sconsiglio).
E’ disponibile
un dive-center o si possono organizzare escursioni sul resto dell’isola
per snorkeling o semplicemente per visitare le altre spiagge; di fronte:
Mosquito Island. |
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LA-NA BAY
Baia sabbiosa,
niente di speciale dal punto di vista snorkellesco ma ottima per fare un
bagno tra palme, sabbia bianchissima ed acqua cristallina.
Dietro c’è
un villaggio locale dedito alla pesca. |
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NUY-BAY
Ottima dal
lato paesaggistico, sui margini laterali si pratica un pò di snorkeling,
belli i faraglioni: Okma attenti a qualche barca di passaggio nei fondali
più bassi ! |
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LODA LUM
BAY
Spiaggia di
sabbia bianca ma piuttosto turistica in quanto è il retro di Long
Beach, quindi piena di abitazioni, bancarelle e gente: sconsiglio ! |
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YON-KA-SEM
BAY (o YONG KA SEM)
Molto bella
anche se è meta dei motoscafi e panfili privati (anche se non troppi
da disturbare). Ha la spiaggia sabbiosa ma di lato si pratica lo snorkeling.
Di particolare ha che sulle rocce che la riparano vivono allo stato brado
molte scimmie che di tanto in tanto scendono verso i visitatori per reclamare
un pò di acqua minerale o un pò di ananas (portatene qualche
fetta nello zaino !) |
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WANG-LONG
BAY
Forse la più
bella baia di Phi Phi Don, un budello o meglio un fiordo che entra dolcemente
all’interno dell’isola. Un rifugio riparato dal mare e dai venti quasi
sempre privo di gente con una minuscola spiaggia dove una capanna di bambù
ed una piccola grotta testimoniano l’attività locale di raccolta
dei nidi di rondine, leccornia delle cucine orientali ( non Thai ). Centro
metri dalla spiaggia c’è una mini-barriera corallina e si possono
incontrare alcuni pesci tropicali e murene. Purtroppo la scarsa circolazione
delle correnti marine facilita l’accumulo di rifiuti sui fondali ( buste,
scatolette, etc.).
Nonostante
tutto : IMPERDIBILE !!! |
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BAIE AD
EST DI PHI PHI DON
Come ho già
detto sono quelle più sabbiose e meno sceniche anche se hanno ugualmente
il loro fascino con l’accecante sabbia bianca orlata di palme da cocco.
Nuotando verso
il largo è possibile fare snorkeling, il pesce è un pò
rado ma ho fatto incontri di grande taglia. |
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ISOLA
DI PHI PHI LAE:
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Si trova a
circa dieci minuti di barca locale di legno (o meno con un motoscafo moderno)
dal sud di Phi Phi Don ed è la meta più bella e classica
di chi soggiorna in questa parte della Thailandia. Nonostante ciò
alcune spiagge sono deserte mentre non sempre lo sono le parti centrali
di alcune baie dove grandi imbarcazioni scaricano i turisti direttamente
in acqua per praticare lo snorkeling o il diving. L’isola, come detto in
precedenza, è completamente disabitata e priva di strutture turistiche
(bancarelle e chioschi fissi o mobili compresi). Gli unici segni dell’uomo
sono una serie di canne di bambù, vecchie corde, un piccolo pontile
galleggiante e dei moschettoni da rocciatore sulle pareti, soprattutto
in corrispondenza delle grotte, che servono ai locali per arrampicarsi
e raccogliere i nidi di rondine, leccornia costosa della cucina cinese. |
MA-YA BAY
Un’ ampia
baia frequentata soprattutto nel suo interno a causa della sua grande spiaggia
sabbiosa resa famosa (anche se i locali evitano di dirlo spontaneamente)
per aver ospitato il set del film “The Beach” con Leonardo Di Caprio. Le
polemiche sulla distruzione di questa spiaggia (taglio vegetazione e abbandono
di materiale) sono senz’altro lecite ma esagerate !…è rimasta
una baia bella come le altre ! Se ci si ferma un pò prima in posizione
laterale ( verso Nord, quasi di fronte alla spiaggia principale) c’è
una caletta isolata dove è possibile attraccare e praticare lo snorkeling.
Il centro
della baia è meta delle imbarcazioni dei dive-center. |
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LOH-SAMAH
BAY
Baia molto
scenica con un grande faraglione. E’ la più affollata (intendiamoci
…quando parlo di folla mi riferisco sempre ad un numero ragionevolmente
di persone !). Possibilità di snorkeling. |
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PILEH BAY
Per me è
il massimo che l’occhio umano può godere in termini di paesaggi
marini. Si entra nel solito fiordo sino a raggiungere una grande baia circolare
con le pareti a picco senza approdi o spiagge. L’impressione è quella
di essere all’interno di un antico cratere vulcanico (…e forse è
così) riempito da un mare dal colore celestissimo.
L’effetto
è talmente forte che le imbarcazioni la percorrono in silenzio,
lentamente, con il motore al minimo, ordinatamente in fila (quando sono
più di una), circumnavigando il cratere e costeggiando le ripide
pareti per poi uscire di nuovo in mare aperto. E’ possibile però
fermarsi quasi all’uscita di questa baia in posizione Nord in una spiaggetta
generalmente isolata da dove partire per praticare un pò di snorkeling.
Il fondale non è il massimo ma ci sono molti anemoni con i pesci
pagliacci.
Presenti anche
pesci farfalla, angelo, chirurgo, e palla. |
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VIKING
CAPE
Non ha approdi,
fatta eccezione per un pontile galleggiante dove attraccano i soli locali
(non i turisti) per entrare nella “grotta dei Vichinghi” che è l’antro
più grande dell’arcipelago dove si raccolgono in maggiore abbondanza
i nidi di rondine della cucina cinese.
Nella foto
si vedono penzonalare i bambù e le corde sulle quali i locali si
arrampicano sino ai nidi. |
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