Appunti di Viaggio in Australia
E’ una realizzazione: SteveR On line da Gennaio 1999
Leggende aborigene del Kakadu da me liberalmente tradotte dai testi del Warradjan Cultural Centre
Il “Dreamtime”.
Tutto il mondo è esistito da sempre.
Tuttavia il popolo Gagudju prese vita e forma solo quando gli spiriti dormenti creatori si svegliarono dal “Dreamtime”.
Il
Dreamtime
è
una
credenza
aborigena
complicata
che
spiega
il
mistero
della
creazione
degli
animali,
dei
primi
esseri
umani,
del
paesaggi,
delle
stagioni, del cielo e del resto.
Una
volta
che
gli
spiriti
degli
antenati
terminarono
i
loro
sforzi
creativi
rimasero
sulla
terra
trasformandosi
in
roccie,
stagni,
pitture
ed
in
altri
luoghi
“speciali” ovvero sacri. In questi luoghi, il popolo Gagudju continua a disegnare la forza e le gesta degli spiriti. Questi sono i luoghi “del sogno”.
“Ginga”, il coccodrillo marino.
Nell’inizio della creazione, Ginga era un uomo.
Un
giorno
stava
dormendo,
scaldato
da
un
fuoco
fatto
vicino
ad
un
“billabong”
(parola
aborigena
che
significa
corso
o
specchio
d’acqua
generalmente
secco
durante
l’inverno).
All’improvviso
Ginga
prese
fuoco
sulla
schiena
e
allora
si
gettò
in
acqua.
Il
fuoco
e
l’acqua
formarono
delle
vesciche
sul
suo
dorso
e
si
trasformò
in
un
coccodrillo
gigante.
Ancora
oggi
questi
lembi
di
pelle
logora
si
possono
vedere
spuntare
dal
pelo
dell’acqua
quando
i
coccodrilli
nuotano nei corsi d’acqua.
Ginga contribuì al paesaggio del Kakadu intagliando le roccie al suo passaggio e creando il letto del fiume: East Alligator.
Dopo la creazione del fiume si trasformò in una cresta rocciosa che ancora adesso si può ammirare in un luogo sacro chiamato Djirringbal.
Ginga riuscì ad intagliare il fiume grazie al suo largo muso che è il segno di distinzione dei coccodrilli marini rispetto quelli di acqua dolce.
“Warramurrungundji”, la Madre della Fertilità.
La
vita
sulla
terra
incominciò
quando
una
donna-creatrice
denominata
Warramurrungundji
uscì
dal
mare
approdando
lungo
la
costa
della
“Terra
di
Arnhem” (la terra aborigena per eccellenza) e trasportando un rudimentale attrezzo per scavare (digging stick).
In una sporta (una dilly bag, tipica aborigena) a tracolla aveva patate dolci, ninfee ed altre piante importanti.
Attraversando
le
terre
Warramurrungundji
piantò
il
tutto
generando
con
suo
bastone
gli
specchi
d’acqua;
poi
generò
le
montagne
e
i
torrenti
(creek)
e
lasciò sulla terra i suoi spiriti-bambini che aveva portato nel suo ventre; i vari gruppi di bambini parlavano lingue differenti.
La madre di fertilità fu inoltre responsabile dei cambiamenti stagionali come le pioggie, il vento e la siccità.
Dopo
avere
completato
le
sue
creazioni,
Warramurrungundji
si
trasformò
in
una
roccia
e
da
quarantamila
anni
è
adorata
dagli
aborigeni
del
Kakadu
in
quanto madre di tutte le creature e protettrice della vita.
Ngalyod, il Serpente Arcobaleno.
Ngalyod
il
serpente
arcobaleno
(conosciuto
anche
con
il
nome
di
Almudj)
fu
il
più
importante
creatore
(anzi
dovrei
dire
creatrice
visto
è
che
considerato
uno spirito femminile); generò i sentieri e gli stagni, scolpì le rocce e creò le colline ed altri elementi paesaggistici del Kakadu.
Diversamente
dagli
altri
spiriti
del
Dreamtime
però
non
ha
mutò
forma
ma
dopo
aver
creato
un
“gash”
(un
canyon
generato
dall’erosione)
vi
si
rifugiò
nascosta tra le rocce delle gole e protetta da una cascata. Il popolo Gagudju sa dove vive il serpente arcobaleno: in un posto chiamato Djuwarr.
Ngalyod
è
causa
della
stagione
delle
pioggie
che
induce
tutte
le
forme
di
vita
a
moltiplicarsi.
Ngalyod
può
sorgere
da
un
profondo
e
buio
stagno,
può
allagare la terra e a volte può essere scorta quando si leva in piedi sulla sua coda; nel cielo forma un arcobaleno.
Ngalyod
oltre
ad
essere
una
forza
creatrice
è
anche
uno
degli
spiriti
più
temuto;
se
disturbata,
la
sua
rabbia
può
essere
tremenda
a
rimarcare
la
sua
potenza: chiunque abbia infranto una legge può finire annegato per sua volontà da un’ inondazione.
Ngalyod quindi non deve essere cercata perchè non vuole farsi trovare.
La sua immagine può essere vista nelle pitture rupestri delle quali è tra i soggetti dominanti degli ultimi diecimila anni.
Namarrkun, l’Uomo Fulmine.
Namarrkun
viene
dal
cielo
a
cavallo
di
nubi
tempestose.
L’arco
di
luce
del
fulmine
è
generato
delle
sue
spalle
mentre
il
suono
del
tuono
è
generato
dalle
ascie di pietra fissate sulla sua testa, gomiti e ginocchia percosse contro le nuvole.
Quando gli uomini disobbediscono alla legge, Namarrkun fa tuonare il cielo e i cattivi possono essere colpiti dai suoi dardi ardenti, i fulmini.
Ancora
oggi,
Namarrkun
vive
nel
cielo
anche
se
non
è
visibile
e
assorbe
durante
il
giorno
la
luce
del
sole
che
forma
un
arco
attraverso
i
suo
corpo.
Appare
in
genere
durante
la
stagione
pre-monsonica
(in
aborigeno:
Gunumeleng)
ricordando
alla
gente
che
lo
invoca
la
sua
potenza
ed
in
associazione
alle piogge portate dal serpente arcobaleno.