Appunti di Viaggio ai tropici
ANIMALI MARINI PERICOLOSI (TROPICALI E MEDITERRANEI)
Nelle
isole
Tropicali
di
mezzo
mondo
o
nelle
meravigliose
spiagge
di
casa
nostra
ho
trascorso
degli
indimenticabili
momenti
senza
mai
correre
reali
pericoli
a
causa
degli animali, quindi questa sintetica paginetta non deve assolutamente spaventare nessuno, neanche se in vacanza con i propri bambini.
Tuttavia
è
bene
conoscere
i
potenziali
(e
remoti)
rischi
che
si
corrono
quando
si
è
a
contatto
con
varie
specie
di
animali
marini,
soprattutto
se
inconsuete,
per
evitare
norme di comportamento che potrebbero far rovinare il periodo di permanenza...
In genere vale per tutti gli esseri viventi la regola d'oro:
<< guardare ma non toccare>>
...quindi osservare e magari fotografare ma non infastidire o spaventare gli animali !
Gli animali citati sono quasi tutti comuni: mi è capitato di incontrarli anche vicino riva;
alcuni
di
essi
vivono
stabilmente
nel
nostro
Mediterraneo
o
vi
entrano
occasionalmente,
altri
sono
prettamente
tropicali.
Il nome in inglese può servire per interpretare avvisi locali oppure farsi capire in caso di attacco/puntura.
In caso di problemi in vacanza all'estero il numero d'emergenza internazionale è il
112
.
In alcuni paesi può coesistere con il
911
In Italia oltre a questi numeri ci si può rivolgere direttamente al
118
*** OGNI AZIONE D'EMERGENZA CONSIGLIATA NON SOSTITUISCE QUELLA DEL MEDICO ***
CONCHIGLIE:
Ho
voluto
iniziare
proprio
dalle
conchiglie
in
quanto
rappresentano
forse
la
voce
meno
scontata
e
meno
conosciuta.
Senz'altro
è
più
probabile
che
si
venga
tentati
di
raccogliere
una
conchiglia
in
mare
anzichè
accarezzare
un
barracuda
di
un
metro
e
mezzo,
eppure
alcune specie di
CONUS
(un particolare tipo di conchiglie di pochi centimetri a forma di "cono") possono essere molto pericolose.
Ricordate
che
il
mare,
per
motivi
di
rispetto
della
natura,
non
deve
essere
mai
"depredato"
...
semmai
dovete
proprio
prendere
un
"ricordino" vi consiglio di raccogliere le conchiglie morte che si trovano sulla spiaggia (attenzione: in molti paesi è vietato !).
I
Conus
hanno
la
caratteristica
di
avere
una
freccia
acuminata
che
l'animale
scocca
quando
deve
attaccare
o
difendersi;
la
freccia
può
penetrale nella pelle della mano ed è velenosa quanto un cobra ! (quindi può essere letale !).
Ci
sono
stati
casi
in
cui
la
freccia
è
riuscita
a
penetrare
il
fianco
di
un
sub
(che
l'aveva
raccolta
e
posta
in
una
retina)
attraverso
la
muta
!!! Non c'è antidoto !
Nelle
immagini
a
sinistra
i
Conus
sono
"ripuliti";
in
mare
possono
cambiare
però
di
aspetto
(soprattutto
di
colore)
a
causa
delle
concrezioni
di
alghe
sul
guscio
oppure
perchè
parzialmente
ricoperte
dalla
sabbia;
inoltre
ne
esistono
molte
specie
con
diverse
livree...concentratevi quindi sulla forma.
In caso di puntura: chiamare il medico, immergere la parte colpita in acqua molto calda (40-45 gradi per un'ora o più), e bendarla stretta.
Esiste
anche
un'altra
conchiglia
velenosa
(chiamata:
TEREBRA
)
sempre
a
forma
di
cono
ma
più
allungato
e
fino:
quest'ultima
però
è
meno
pericolosa del "conus" ma...attenzione ai barbigli.
PESCI PIETRA/SCORPIONE:
Stone Fish / Scorpion Fish
Cugini tropicali degli SCORFANI (che sono pure debolmente velenosi) il
Pesce Pietra
ed il
Pesce Scorpione
sono tra i pesci più pericolosi.
La loro puntura può essere mortale (soprattutto quella del Pesce Pietra).
Ho messo le immagini puramente per curiosità in quanto quasi certamente non riuscirete mai a vederli a causa del loro forte mimetismo.
Non attaccano mai l'uomo ma bisogna stare molto attenti a non calpestarli.
Bisogna
quindi
evitare
di
camminare
sui
coralli/scogliere
(anche
in
acque
basse)
e
se
proprio
non
se
ne
può
fare
a
meno
(per
esempio
per
entrare in mare) munirsi di scarpette di plastica oppure entrare direttamente con le pinne calzate.
Ovviamente per lo stesso motivo bisogna evitare di toccare con le mani gli anfratti poco visibili della barriera.
In
caso
di
puntura:
chiamare
il
medico,
sciacquare
la
parte
in
acqua
salata
(MAI
in
acqua
dolce)
,
immergere
la
parte
colpita
in
acqua
molto calda (40-45 gradi per un'ora o più) e togliere gli eventuali aculei dalla pelle con una pinzetta...disinfettare la parte.
La
stessa
procedura
è
valida
per
i
nostrani
Scorfani
e
Tracine
(i
pesciolini
che
vivendo
sotto
la
sabbia
pungono
i
nostri
piedi
quando
vengono calpestati lasciando uno o più "buchini" come segni visibili e tipici).
Nel caso di alcuni pesci come il pesce pietra esiste un antitodo.
PESCI LEONE:
Lion Fish
Anche
i
Pesci
Leone
sono
parenti
degli
Scorfani
e
dei
Pesci
Pietra
e
Scorpione
e
con
loro
condividono
la
sinistra
fama
di
pesci
con
aculei
velenosi tropicali. Ne esistono varie specie.
Sono
molto
attivi
di
notte
ma
non
è
difficile
incontrarli
di
giorno
nei
pressi
degli
anfratti
del
corallo/roccia
dove
sonnecchiano
spesso
a
testa all'in giù. Evitare assolutamente di toccarli (di giorno sono quasi immobili e non scappano !).
Attenzione
anche
quando
si
entra
in
acqua:
ricordo
in
Polinesia
Fr.
ed
a
Tonga
di
aver
incontrato
alcuni
esemplari
sotto
dei
sassi
in
15
cm
di acqua ! Se non si toccano, come quasi tutti gli animali, sono dei comuni incontri ottimi per scattare delle belle foto.
In
caso
di
puntura:
chiamare
il
medico,
sciacquare
la
parte
in
acqua
salata
(MAI
in
acqua
dolce)
,
immergere
la
parte
colpita
in
acqua
molto calda (40-45 gradi per un'ora o più) e togliere gli eventuali aculei dalla pelle con una pinzetta...disinfettare la parte.
MEDUSE & CO:
Jelly fish
Le
meduse
si
sa
sono
quasi
tutte
urticanti
ma
ai
Tropici
sarà
bene
maggiormente
tenerle
alla
larga
in
quanto
alcune
specie
possono
essere
molto pericolose.
Tra
tutte
cito
le
più
famose:
le
VESPE
DI
MARE
(
Sea
Wasp
)
che
fanno
parte
delle
velenosissime
"
Meduse
a
Scatola
"
(in
inglese:
box
jellyfish
ad
esempio
la
Chironex
Fleckeri
).
Pensate
che
queste
meduse
Australiane
(vivono
soprattutto
nel
Queensland)
sono
considerate
tra
gli
esseri
viventi
più
velenosi
al
mondo
e
dopo
il
Cobra
Reale
ed
ovviamente
le
zanzare
sono
gli
animali
che
causano
più
morti
anche
più
degli
squali.
Ogni
anno
alcuni
bagnanti
vengono
urtati
dai
tentacoli
(anche
morti
o
pezzi
di
tentacoli)
di
questo
essere
con
conseguenze in molti casi mortali.
La "strisciata" è dolorosissima e causa il collasso nel giro di un minuto o due.
A
questa
famiglia
appartiene
la
(pseudo)
medusa
IRUKANDJI
(
Carukia
Barnesi
,
grande
come
una
nocciolina,
poco
visibile
perchè
trasparente e con tentacoli finissimi lunghi un metro e mortale). Il governo Australiano cerca di combatterle attivamente.
Per
fortuna
(nostra)
le
pericolose
meduse
Australiane
in
genere
sono
presenti
solo
durante
la
stagione
estiva
(cioè
quando
da
noi
è
inverno) e quindi fuori stagione rispetto la maggior parte dei turisti Europei.
In
caso
di
avvelenamento:
chiamare
il
medico,
sciacquare
la
parte
in
acqua
salata
(MAI
in
acqua
dolce)
o
meglio
con
l'aceto
SENZA
STROFINARE;
a
questo
proposito
nei
mesi
estivi
corrispondenti
al
nostro
inverno
in
Australia
vi
sono
lungo
le
spiagge
delle
bottiglie
di
aceto
(
vinegar
in
inglese)
per
un
primo
soccorso;
bisogna
anche
togliere
gli
eventuali
tentacoli
o
pezzi
dell'animale
dalla
pelle
con
delle
pinzette o del nastro adesivo. Nel caso delle cubomeduse Australiane esiste un antitodo.
Meduse che si possono incontrare nel Mediterraneo:
Le tre più comuni:
Cotylorhiza tuberculata
(Cassiopea mediterranea, pochissimo urticante: vedi qui mie foto e filmato)
Pelagia noctiluca
(Pelagia, urticante, vedi qui mie foto e filmato)
Rhizostoma pulmo
(Polmone di mare, poco urticante).
Per le punture delle meduse nostrane leggi anche:
Pronto Soccorso Bambini e non solo...
Le meno comuni o occasionali (la situazione può variare annualmente):
Aurelia
aurita
(Aurelia,
innoqua),
Chrysaora
hysoscella
(Medusa
bruna,
urticante),
Cassiopea
andromeda
(urticante
da
non
scambiare
con
la
più
innoqua
Cassiopea
Mediterranea:
la
Cotylorhiza),
Phyllorhiza
punctata
(Medusa
maculata
australiana,
non
urticante),
Drymonema dalmatinum
(gigantesca e molto urticante),
Rhopilema nomadica
(urticante),
Carybdea marsupialis
(urticante ma non mortali come le altre cubomeduse che invece vivono in Australia).
IDROZOI:
Un
abitante
del
mare
molto
pericoloso,
parente
stretto
delle
meduse,
è
la
CARAVELLA
PORTOGHESE
(
Physalia
Physalis
)
(
Portuguese
man of war
).
Tipica
per
la
sua
sacca
d'aria
galleggiante
visibile
in
superficie
con
una
"vela"
ed
i
suoi
lunghissimi
(anche
20-30
metri)
ma
molto
sottili
tentacoli
è
fortemente
urticante
(il
dolore
è
atroce
!)
e
provoca
un
forte
abbassamento
della
pressione
sanguigna
con
conseguente
collasso
e
possibile
morte
negli
individui
più
sensibili
(non
necessariamente
allergici,
purtroppo
è
successo
ad
una
signora
in
Sardegna
nel
2010); originaria dei mari tropicali è diffusa anche lungo coste Atlantiche spagnole e occasionalmente può entrare nel Mediterraneo.
Da
non
confondere
con
un
altro
Idrozoo,
ultimamente
frequente
anche
nei
nostri
mari,
ma
per
fortuna
quasi
per
nulla
urticante:
la
Velella
(
Velella
Velella
o
Barchetta
di
San
Pietro
)
che
come
la
Physalia
ha
una
parte
esterna
galleggiante
(in
questo
caso
una
piccola
"cresta" priva di "sacca") ed una forma quasi circolare del diametro di circa 5-6 cm. (vedi
Wikipedia
)
Altri Idrozoi che si possono incontrare occasionalmente nel Mediterraneo:
Aequorea forskalea
(innoqua),
Olindias phosphorica
(urticante)
...altri esseri gelatinosi simili a Idrozoi o Meduse ma completamente innoqui sono i
Taliacei
ed i
Ctenofori
.
CORALLI / ANEMONI:
(
Fire coral / Sea anemone
)
In tutti i Tropici è facile imbattersi in coralli urticanti o anemoni di mare (o
ATTINIE
, una specie simile).
Tra
i
più
famosi
coralli
urticanti
(provoca
delle
vere
e
proprie
ustioni)
c'è
il
CORALLO
DI
FUOCO
che
può
assumere
varie
forme
(quindi
sarebbe
meglio,
nel
dubbio,
non
toccare
nessun
corallo
!)
Ne
so
qualcosa
io
che
inavvertitamente
ne
ho
urtato
una
colonia
con
il
gomito:
la sensazione è stata quella di aver messo la parte in una brace ardente e la relativa cicatrice dolorante è durata mesi.
Molto meno urticanti sono gli anemoni di mare (la cosa può essere soggettiva) che sono spesso il rifugio dei pesci pagliaccio.
In
caso
di
avvelenamento:
chiamare
il
medico,
sciacquare
la
parte
in
acqua
salata
(MAI
in
acqua
dolce)
o
aceto
e
togliere
gli
eventuali
tentacoli o pezzi dell'animale dalla pelle (con pinzette o nastro adesivo).
RICCI DI MARE:
(
Sea urchin
)
Pochi sono velenosi...ma se calpestati o anche semplicemente sollevati in mano possono fare molto male.
Ricordo
che
durante
il
mio
viaggio
tropicali
a
Huahine
presi
"delicatamente"
(come
fosse
un
normale
riccio
"nostrano")
un
grande
riccio
per
osservare
il
curioso
"finto"
occhio
che
aveva
tra
gli
affilati
aculei,
risultato:
una
puntura
dolorosissima
che
a
causa
del
veleno
iniettato
(per fortuna non potente) mi paralizzò la mano per mezza giornata !
Quella
puntura
mi
servì
di
lezione
(non
bisogna
mai
toccare
nulla
di
sconosciuto
!)
e
mi
andò
anche
bene:
esiste
infatti
un
tipo
di
riccio:
il
"
RICCIO FIORE
" che se preso in mano può essere mortale per l'uomo (vedi foto a dx, quello rosa!)
Questo
pericoloso
riccio
normalmente
di
giorno
usa
mimetizzarsi
con
pezzetti
di
roccia
e
corallo
sul
guscio...quindi
attenzione:
può
assumere un aspetto diverso da quello della foto!
STELLE MARINE & CO:
Anche alcune
STELLE MARINE
e certe specie di
OLOTURIE
(o Cetrioli di Mare ) possono essere urticanti !
Anche in questo caso ci sono cascato:
ricordo
il
dolore
che
mi
provocò
il
toccare
una
grande
stella
marina
verdognola
dalle
spine
apparentemente
morbide
alle
Maldive;
si
trattava
di
una
"
Corone
di
spine
"
(
Star
Fish:
Crown
of
Thorns
)
vedi
foto
a
dx)
che
possono
assumere
colori
che
vanno
dal
verdognolo
al
rosso-rosa.
RAZZE:
( Ray Fish o Stingray )
Le razze sono pesci molto mansueti: non mordono e non attaccano l'uomo.
Ne
esistono
di
varie
grandezze:
quelle
più
grandi,
se
abituate
alla
presenza
umana,
possono
giocare
con
noi
dimostrando
una
grande
pazienza e socievolezza (io l'ho fatto a Bora Bora ma anche alle Cayman c'è un luogo specifico dove si fanno esperienze simili !).
Bisogna
però
sapere
quasi
tutte
le
specie
possiedono
sulla
loro
lunga
coda
un
aculeo
velenoso.
Di
solito
non
viene
usato
(neanche
se
maldestramente qualcuno afferra loro la coda !) ma se si sentono in pericolo allora sono dolori ! (ricordate il povero
Steve Irwin
?)
Molta
attenzione
(in
caso
di
gioco)
bisogna
farla
soprattutto
con
la
pelle
della
coda
che
essendo
finemente
seghettata
(e
tagliente)
può
ferire
la
mano
che
tenta
di
trattenerla
(e
sanguinare
in
mare
nell'Oceano
è
poco
raccomandabile
!)
...quindi
lasciamo
stare
la
coda
e
facciamo una semplice carezza sul manto !
Nessun
pericolo
se
durante
l'offerta
di
cibo
(per
esempio
un
pesce)
viene
"risucchiata"
la
mano
nella
bocca
(a
me
è
successo):
la
sensazione è quella di essere risucchiati dentro un'aspirapolvere dalle pareti di carta vetrata !.
Tra
le
razze
troviamo
anche
le
gigantesche
mante
(che
sono
completamente
innocue,
coda
compresa
e
non
si
avvicinano
mai
troppo
alla
riva) e le torpedini che possono generare una fastidiosissima scarica elettrica.
SERPENTI MARINI:
( Sea snake )
La loro pacifica indole è inversamente proporzionale al loro veleno.
I serpenti di mare sono tra i più velenosi rettili esistenti (difficilmente si sopravvive ad un loro morso).
Per
fortuna
hanno
un'indole
molto
pacifica
ed
usano
raramente
il
loro
veleno
ed
in
genere
(quasi)
mai
per
difendersi
ma
solo
per
cacciare
le prede (e nemmeno sempre, pare nel 50 % dei casi !).
E'
meno
raro
di
quanto
si
possa
pensare:
ho
incontrato
esemplari
di
varie
lunghezze
in
Polinesia
Fr.,
alle
Fiji
e
addirittura
quasi
a
riva
a
Mauritius (un esemplare di un paio di metri !). Durante la stagione della riproduzione esce dell'acqua.
Nel
caso
fortunato
lo
incontraste,
osservatelo
senza
paura
(se
vi
viene
incontro
non
preoccupatevi:
penserà
lui
a
deviare
la
traiettoria
!),
ma evitate di acchiapparlo o trattenerlo: anche se è molto pacifico è meglio non abusare della sua pazienza!
MURENE:
( Moray )
Murene
anche
di
grandi
dimensioni
(come
la
murena
gigante
possono
trovarsi
in
acque
bassissime
(ricordo
di
aver
visto
in
meno
di
un
metro
d'acqua
degli
esemplari
alle
Maldive
ed
in
Polinesia
Francese).
Esistono
poi
altre
murene
tropicali
più
piccole
in
genere
dalla
livrea
più
chiara
o
varieggiata.
Nonostante
l'aspetto
minaccioso,
l'agitare
della
bocca
(in
realtà
si
tratta
della
normale
respirazione)
e
la
curiosità
(talvolta
vedendovi
escono
un
pò
fuori
della
tana)
sono
animali
che
attaccano
solo
se
impauriti
da
gesti
maldestri.
Potete
osservare la murena tranquillamente anche ad un metro dalla tana cercando di non agitarsi troppo per non spaventarla !
Le murene appartenenti alle specie più piccole hanno un indole più nervosa di quelle grandi.
Diversamente
da
come
qualche
volta
ho
sentito,
la
murena
NON
è
affatto
velenosa
(semmai
lo
è
il
suo
sangue
se
ingerito
senza
cottura)
anche
se
il
suo
morso
(a
causa
dei
suoi
denti
aguzzi
e
ricurvi)
è
molto
doloroso
e
lacerante
(in
pratica
vi
stacca
la
carne
con
un
morso)
...ma vi assicuro che si tratta di casi molto rari sicuramente istigati dall'uomo. Si dice che siano infastidite dal colore giallo.
SQUALI:
( Shark )
Inutile ricordare che la maggior parte degli squali è innocua per l'uomo (per fortuna non siamo nel suo menù).
Gli
squali
che
frequentemente
ho
incontrato
in
tutti
i
mari
erano
gli
inoffensivi
squali
di
barriera
(in
genere
i
"pinna-nera"
o
i
"pinna-
bianca").
Chiaramente
gli
esemplari
più
grandi
(un
paio
di
metri,
ma
anche
quelli
piccoli)
non
sono
da
infastidire...ma
se
ci
si
limita
all'osservazione anche da vicino (ed in alcuni casi anche durante un pasto) non ci sono problemi (sono famose le escursioni di
shark-feeding in tutti i mari, io ho partecipato a quella a Bora Bora).
In
caso
di
grandi
squali
pelagici,
quelli
che
NON
si
incontrano
vicino
la
riva
(tranne
che
in
aree
segnalate
e
ben
note
ad
esempio
a
Reunion
o
in
Sudafrica)
o
tra
i
coralli
della
barriera
durante
lo
snorkeling,
la
regola
generale
è:
non
scappare
e
non
agitarsi
(per
non
simulare
un
animale
ferito),
non
sostare
in
posizione
orizzontale
(per
non
simulare
la
sagoma
di
una
preda
come
l'otaria
o
un
grosso
pesce)
ed
affrontare
l'animale
frontalmente
(dicono
che
può
essere
necessario
un
pugno
sul
muso...ma
non
mi
vorrei
trovare
in
una
simile
situazione !).
Evitate comunque di fare il bagno con una ferita sanguinante o con il ciclo mestruale.
BARRACUDA e SGOMBRIDI:
( Barracuda )
A
largo
dei
mari
tropicali
vivono
folti
gruppi
di
BARRACUDA
,
ma
esemplari
isolati
e
territoriali,
anche
molto
grandi,
si
possono
incontrare
a
pochi
metri
dalla
spiaggia
o
all'interno
di
un
porticciolo.
E'
uno
degli
abitanti
del
mare
che
ho
incontrato
più
frequentemente,
sotto
i
bungalow overwater, a pochi metri dalla riva di una baia sabbiosa o lungo un reef.
Questo
animale
si
ciba
di
piccoli
pesci
come
le
acciughe
ed
è
quindi
attirato
dai
lampi
di
luce
che
emettono
i
corpi
metallizzati
quando
i
raggi
di
sole
li
colpiscono.
A
questo
proposito
è
bene
quindi
evitare
di
indossare
oggetti
metallici
in
mare
come
ciondoli,
catenine
o
coltellini
che
potrebbero
creare
bagliori
che
potrebbero
essere
scambiati
(soprattutto
in
acque
non
limpide)
per
un
pesciolino
dal
barracuda.
Questo
è
l'unico
motivo
che
ha
spinto
alcuni
barracuda
ad
attaccare
l'uomo
(l'attacco
è
veramente
fulmineo!)
con
conseguenze
anche
letali a causa della loro dentatura affilatissima !.
SGOMBRIDI
:
Anche
se
è
raro,
alcuni
morsi
attribuiti
a
prima
vista
agli
squali
o
barracuda
possono
essere
invece
causati
da
altri
pesci
di
grande
taglia
come alcune specie della famiglia dei sgombridi ovvero dei tonni.
PESCI CHIRURGO:
( Surgeon fish )
Le
varie
specie
di
pesci
chirurgo
(specie
molto
diverse
tra
loro
per
colore
della
livrea
e
mole,
un
pò
meno
per
la
forma)
sono
completamente inoffensive anche se disturbate.
Si può tranquillamente nuotare in mezzo ai folti branchi senza alcun pericolo.
Unica
attenzione:
evitare
di
acchiapparli
per
la
coda
(dubito
comunque
che
un
uomo
ce
la
possa
fare
se
l'animale
non
è
malato
o
ferito)
perchè possiedono della "lamette" nascoste affilatissime!
PESCI GATTO MARINI:
( Stingcat o Sea cat fish )
Può
capitare
di
incontrare
tra
i
coralli
(a
me
è
capitato
a
Mauritius)
dei
branchi
di
piccoli
pesci
gatto
dal
colore
nero
striato
di
bianco
o
argento riconoscibili per i tipici "barbigli".
Probabilmente
spaventati
andranno
a
stringersi
in
una
sorta
di
"palla"
compatta
sotto
un
corallo
oppure
sotto
una
roccia:
guardateli
senza
paura, fotografateli, se volete, ma non tentate di toccarli perchè sulla parte dorsale possiedono delle spine velenose.
NUDIBRANCHI:
(Nudibranch)
Alcuni
esseri
simili
a
colorate
lumache
possono
essere
occasionalmente
debolmente
urticanti
(soprattutto
quando
si
cibano
di
piccole
meduse).
In genere non sono pericolosi.
POLPO BLU MACULATO (o dagli occhiali):
( Blue octopus )
Questo è l'unico animale della lista che non ho mai visto dal vivo !
Vive soprattutto nelle acque tropicali dell'Oceano Pacifico occidentale compreso la Grande Barriera corallina Australiana.
Si
tratta
di
un
piccolo
polpo
di
pochissimi
centimetri
caratterizzato
da
colori
accesi:
in
particolare
i
cerchi
blu.
Questo
animale
si
può
incontrare anche sotto-riva e va tenuto a debita distanza in quanto il suo veleno, presente nella saliva, è uno dei più potenti al mondo.
Regola "generale" :
in caso di punture velenose sciacquare la parte con acqua marina e chiamare subito un medico.
Spesso
i
veleni
sono
termolabili
(ma
non
sempre)
come
per
esempio
nel
caso
del
pesce
pietra;
può
quindi
essere
utile
nell'attesa
dell'arrivo del medico immergere la parte colpita in acqua molto calda (40 gradi o poco più per 30-90 minuti).
ANIMALI MARINI PERICOLOSI PER INGESTIONE:
Pesci
carinivori
come
Cernie
o
Tonni
possono
in
alcuni
casi
causare
intossicazioni
da
metalli
pesanti
oppure
da
tossine
batteriche
accumulate
mangiando
prede
contaminate.
L'unica
preacuzione
da
adottare
è
quella
di
fare
una
dieta
variando
spesso
il
tipo
di
pesce.
In
alcuni
casi
l'avvelenamento
può
essere
molto
grave
(si
chiama
CIGUATERA
)
come
nel
caso
di
alghe
tossiche
contaminanti
pesci
e
molluschi soprattutto se pescati all'interno delle lagune formate dalle barriere coralline.
Altri
problemi
si
possono
avere
mangiando
alcune
specie
di
squalo
o
di
razza,
le
murene
se
mal
cotte,
nonchè
alcuni
esemplari
di
cefali
tropicali (sindrome allucinogena) e di aringhe/sardine (sempre tropicali).
Non
ultime
le
intossicazioni
da
pesci
mal
conservati
come
tonni
e
simili
o
le
contaminazioni
virali
e
batteriche
da
pesci
e
frutti
di
mare
crudi.
E’ una realizzazione: SteveR On line da Gennaio 1999