| VIAGGI
E SCARAFAGGI:
lo Scarafaggio: questo conosciuto !
Consigli “basati
su prove ed esperienze personali di viaggio” per bonificare il nostro alloggio
di vacanze.
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Gli
scarafaggi
(o blatte) fanno parte di un’enorme ordine (Blattoidei) che comprende
migliaia di specie presenti praticamente in ogni luogo della Terra ad esclusione
di alcuni ambienti molto freddi come l’alta montagna o i circoli polari;
quindi sono senz’altro degli animali che possono entrare frequentemente
in contatto con i viaggiatori. Poichè mangiano un pò di tutto
e poichè possono rappresentare un importante vettore di batteri,
virus e altri parassiti è bene tenerli alla larga soprattutto dal
cibo (ma non solo) per evitare di contrarre malattie che vanno da
quelle più lievi come l’allergia (spesso scambiata per allergia
“da polvere”), asma o gastrointerite sino a quelle più importanti
come dissenteria, tifo, salmonellosi, epatite A, poliomelite e addirittura
legionellosi.
La maggior parte strisciano silienziosi nel buio come la nera Blatta Orientalis, ma altri possono occasionalmente anche volare come i maschi della bruna Supella Longipalpa o entrambi i generi della piccola Blattella Germanica e della grande Periplaneta Americana di colore rossiccio. Esperienza personale: non c’è stata casa, stanza, chalet o appartamento soprattutto se tropicale (ma non solo, li ho trovati persino all’Isola di Pasqua oltre che in Italia basta che la temperatura dell’alloggio non scenda per troppo tempo sotto i 20 gradi) in cui non abbia trovato almeno uno scarafaggio; non c’è differenza se si alloggia in un lussuoso bungalow overwater sulla laguna di Bora Bora in Polinesia Francese o in una catapecchia di campagna al Nord della Thailandia e chi dice di non averne incontrati è solo perchè non li ha visti e perchè non li ha saputi cercare ! Negli appartamenti hanno tutto quelle che a loro serve: cibo, calore e assenza dei loro predatori naturali (che vivono nelle foreste). Cercare indizi come gli escrementi (molto piccoli, come polvere nera o poco più grossolani), puzzo simile a muffa, residui del cambio di muta (pelle) è difficile a meno di non avere una vera e propria invasione; in questo caso prima di uccidere uno di questi insetti conviene seguirlo per scoprire la tana o la via d’entrata. Innanzitutto questi insetti sono “fotobici“: quindi scappano quando vedono la luce per ricomparire al buio; ergo se si vuole cercarli bisogna farlo soprattutto al buio ! Quando si accende la luce riescono a nascondersi talmente velocemente che possono percorrere fino a 50 volte al secondo la loro lunghezza (è come se un uomo corresse a 300 Km/h) facendo delle vere e proprie impennate sulle zampe posteriori per limitare l’attrito come fa un Dragster alla partenza di una gara d’accelerazione ! Io ho la buona abitudine appena entro in un alloggio di vacanza di fare un’accurata “ispezione” dei locali; guardo dappertutto: sotto i divani, sotto i letti, sotto i lavelli, negli armadi, negli scarichi, dietro le lavatrici, nelle canne fumarie, tra i cartoni…insomma in ogni anfratto; avendo anche bisogno di acqua il luogo preferito rimane comunque la cucina. Altri i luoghi gettonati: li ho trovati sotto i divani ai Caraibi, sotto il lavello del bagno alle Maldive, sul tetto di paglia in Polinesia Francese ed una invasione da film dell’orror attraverso le finestre sia in Sardegna che su un’isoletta deserta a Tonga (ma in questi casi “esterni” si può solo tenerli a bada con uno spray ma non estirparli completamente). Ah ! scordavo: non fanno eccezione i piani alti, ricordo di averne scovato uno bello grosso in un condominio al sesto piano di Pattaya così come al secondo piano di un appartamento nel West Australia. Dopo la prima ispezione diurna (o comunque alla “luce”) ne faccio seguire un’altra al buio. Basta spegnere per qualche minuto la luce o meglio alzarsi nel cuore della notte (o quando si torna da una cena fuori casa) con una torcia elettrica senza accendere le luci ed andare in giro nelle stanze senza fare troppa confusione: non sarà difficile incontrarli. Se anche così non avete fatto nessuna cattura vuol dire che lo scarafaggio è più furbo di voi e allora si passa al piano successivo. Io ho sempre con me in valigia anche nei viaggi più lunghi (o la compro sul luogo se sono certo di trovarla) una bomboletta spray di insetticida per insetti striscianti/blatte che utilizzo il primo giorno di soggiorno spruzzandola nei luoghi statisticamente più probabili di passaggio o di rifugio degli scarafaggi. Una bella spruzzata quando si va via per un’escursione o per andare in spiaggia ed al ritorno si potrebbero trovare i graziosi animaletti a pancia all’insù agonizzanti sul pavimento o sotto un mobile ! Se ancora questo non basta (non mi sembra il caso di passare alle trappole, anche se…) allora bisogna lasciare stare i metodi attivi e passare a quelli passivi che comunque consiglio vivamente di adottare in ogni caso anche nella remota possibilità che il locale sia realmente sgombro da scarafaggi magari perchè prima di voi è passato uno come me 🙂
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| Buone vacanze
…e se di notte a piedi nudi, assonnati, andando in cucina a prendere
un bicchiere d’acqua, avvertite sotto i piedi un contatto seguito da un
suono simile ad un crackers spalmato di Philadelphia non avete schiacciato
un guscio vuoto d’uovo: è lui, O’Scarraffone !
Scrack ! |
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| ps: se siete appassionati di cinema vi consiglio di vedere l’ultimo dei cinque episodi del film: Creepshow diretto da George A. Romero e scritto da Stephen King, per la precisione l’episodio intitolato: Strisciano su di te (TheyÂ’re creeping on you) …… è tutto un programma ! 😉 | |||||||||||||||||