IL
KARKADE’
Conosciuto anche con altri nomi come
“tè rosso” (per le affinità di preparazione con il tè),
tè rosso d’Abissinia, tè Nubiano, Acetosa Giamaicana, ecc.
il Karkadè è una bevanda molto diffusa soprattutto nei paesi
caldi derivata dall’infuso dei fiori essiccati dell’Ibiscus Sabdariffa
(vedi sfondo in questa pagina), una pianta tropicale annuale della famiglia
delle malvacee.
La bevanda è rinfrescante
e dissetante, dal sapore acidulo e non contiene sostanze eccitanti come
il vero tè ed il caffè. Attualmente le maggiori coltivazioni
della pianta si trovano in Africa, nei Caraibi, in America tropicale ed
in India.
Da noi la bevanda è arrivata
nel 18° secolo grazie ai vari imperi coloniali occidentali dell’epoca.
La fama del Karkadè ha subito
alti e bassi. Durante il fascismo era in auge a causa del divieto di consumo
di prodotti non italiani e siccome l’Eritrea (dove esistevano coltivazioni)
era una colonia Italiana era considerata una merce lecita. Durante il proibizionismo
americano fu usata al posto del vino (per l’aspetto simile esteticamente),
in altri luoghi (come in Jamaica) divenne per il colore rosso rubino la
bevanda di Natale.
Ora sta tornando di moda nelle diete
salutiste per l’alto contenuto di antiossidanti (come la vitamina C, il
doppio rispetto una aranciata), di tannini e per le proprietà diuretiche,
digestive e proteggi vene.