LE
ISOLE CANARIE Agosto 2001 di TEX –
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Hola ! Ecco il resoconto della
mia spedizione a Tenerife partita il 7 agosto 2001
Formazione :
Ivan Franco (Capitano Tex)
anni 17
Domenico Franco (mio padre) anni
46
Margherita Rabino ( mia madre,
appassionata di aerei) anni 46
Alberto Logiudice (amico) anni 17 |
Dopo sole 4 ore di volo atterrammo a Tenerife, alle 23:00
(ora italiana 0:00) aereoporto nord, situato a pochi Km da Santa Cruz,
e esattamente dal lato opposto del nostro residence a Los Cristianos (
vedi mappa). Affittata un’auto ci dirigemmo quindi prima a fare una visitina
notturna alla famosa città surfistica, tanto per avere un assaggio
di quello che sono le grandi città a Tenerife, sfrecciando in mezzo
alle strade a due corsie che tracciano intricate ragnatele nella città,
affiancati sempre da simpatiche file di palme. Tanto per dare un’ immagine
dell’ isola, ecco qui descritte le località che abbiamo visitato
in questa vacanza.
Tenerife Meridionale: Il residence dove alloggiavamo era
situato a Los Cristianos, quindi nel tipico paesaggio arido del sud dell’
isola, costellato da distese di lava solidificata, ci sono crateri ovunque.
La vegetazione è costituita essenzialmente da cactus, tranne le
palme e le siepi di ficus nei centri abitati. Il clima è davvero
gradevole, e nelle ore più calde del giorno il sole picchia davvero
come si deve. Le coste qui sono sabbiose, e sono quindi le più affollate
e meno significative. Per esempio, la più famosa è Playa
de las America, dove consiglio di andare solo per le strutture per sport
acquatici o per la vita notturna ( che è meno di quello che ci si
può aspettare). Sempre in questa parte della costa, si trova anche
la Cosata del Silencio, una delle località di villeggiatura più
tranquille dell’estremità meridionale dell’ isola, la spiaggia è
di ciotoli e si può andare a vedere il porto di pescatori a Las
Galletas. Puerto de la Cruz invece era tempo fa, un villaggio di pescatori
, ora è trasformata in un mega centro turistico, (elegante per carità,
ma molto caotico). Qualcosa del suo antico fascino originale, lo si può
apprezzare nel lido che comprende un enorme lago (artificiale?) di acqua
salata. Ad Arona (stranamente esiste un paese con questo nome proprio vicino
a Malpensa, se andate all’aereoporto lo vedete nelle indicazioni ), località
più rurale, situata a maggiore altitudine, salendo verso il Teide,
abbiamo visitato prima Vilaflor , e poi un parco zoologico, che comprende
un interessante giardino botanico, dove potete ammirare anche le strelitzia
reginae, che vedete un po’ ovunque e annusate nei profumi da donna che
si usano sempre alle Canarie, Li sono ben curate e sempre in fiore, poi
ci sono le ricreazioni di foreste pluviali, con la nebbiolina artificiale
e i pappagalli liberi di volare in un’area molto grande recintata (anche
di sopra naturlamente), in cui si entra attraverso una doppia porta. Mi
hanno colpito anche i due stagni d’acqua dolce con le tartarughe, ricreati
in modo molto naturale.
L’ escursione al Teide invece è forse quella più
importante da fare nell’ isola, e richiede almeno una giornata. Salendo
sempre dalla parte sud, si attraversano i vigneti e le piantagioni di banane
per arrivare, dopo varie tappe interessanti nei vari paesi di montagna,
all’ ingresso nel Parco Naturale del Teide, e ammirare i suoi secolari
Pini Canari che cresiuti nella roccia, senza un goccio d’acqua assorbito
dal terreno, ma solo dall’ umidità dell’aria, hanno imboschito col
passare degli anni questa parte decisamente inospitale di Tenerife, dove
c’è un’escursione termica giornaliera tanto più alta, quanto
è maggiore l’altitudine e innumerevoli sono gli incendi che hanno
subito gli alberi, senza mai seccare. Gli animali in cui si può
sperare di imbattersi, sono sostanzialmente le capre selvatiche e i canarini.
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Durante la salita, ormai superata la pineta, ci sono
i tipici cespugli, uniche piante che resistono perchè riescono isolarsi
dal freddo della notte e a non far evaporare acqua durante il giorno, grazie
alla particolare forma che ne isola la parte interna. Il vulcano che si
vede sulla sinistra è il Teide. La punta bianca non è neve,
ma pomice, quindi si deduce che il Teide è un vulcano esplosivo
come il Vesuvio , al contrario dell’Etna (colate di lava basaltica). La
pomice ( che deriva dalla solidificazione delle nuvole incandescenti delle
esplosioni vulcaniche) si trova un po’ ovunque in zone anche più
a bassa quota, insieme anche all’ ossidiana, una pietra nera vetrosa, che
i popoli indigeni delle Canarie che vivevano prima della colonizzazione
usavano anche per creare attrezzi. La neve sul vulcano comunque si ferma,
ma solo d’ inverno. |
| Questo è il vecchio cratere, ed ha un diametro
di circa 18 Km. Qui ormai ci crescono anche le piante e la bocca attiva
è spostate più in alto. Questa foto praticamente è
stata scattata dalle parti di quella formazione rocciosa che si vede in
lontananza nella prima foto, in quanto per raggiungerla si passa proprio
dentro al cratere, che è tutto pianeggiante…naturalmente in mezzo
ai commenti generali, tipo “adesso scoppia”, ” metti che decide di eruttare
adesso”, ecc. ecc. |
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Sempre qui, una foto con me e mia mamma, sul set di una
versione abbastanza nota de ” I dieci comandamenti”, ma non ricordo il
nome del protagonista. Naturalmente c’era sempre la processione di turisti
per questo. La il panorama che si vede, è quello del cratere nella
foto precedente. |
Qui ci sono io, e tanto per parlare ancora di film, in
questi luoghi sono
state girate scene per ” Guerre Stellari” |
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Mio padre invece è tenuto a rappresentare il ”
Pianeta delle Scimmie” ahahah! |
| Ed eccoci finalmente in cima al vulcano, o meglio sotto
il vulcano… perchè più di così non ci si poteva
arrampicare. Per arrivare qui si prende El Teleferico del Teide e si cammina
per qualche km seguendo due possibili sentieri, sempre circondato da rocce
dalle forme impossibili ! |
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Questa è l’ ultima foto al Parco Naturale, ed
è stata scattata durante la discesa, nella parte nord. Qui c’è
un canyon enorme e scendendo, si incontrano poi i primi centri abitati,
isolati proprio nelle vallate, ho visto anche due cave di pietra interessanti,
ma non so che minerale si estraeva: avevano praticamente tagliato a fette
due enormi montagne, mi dispiace non averle fotografate. |
| Una cosa che mi ha affascinato tanto, è stato
anche il Drago Millenario. Questa piante ( Dracaena Draco) è diffusa
su tutte le isole, in genere se ne trovano di alte 2 metri o poco più,
questa invece è enorme ( circa 15 metri), basta fare il confronto
con le persone che stanno ai suoi piedi. Non è una pianta che cresce
allargando il tronco ad anelli ogni anno, è infatti della famiglia
delle cipolle e questo ha creato grandi problemi ai botanici per la sua
datazione. Si ritiene infatti che abbia dai 1000 ai 5000 anni di vita.
La sua fioritura avviene ogni 50 anni ( sostanzialmente un metodo per dare
più probabilità ai semi di non venire mangiati da predatori
che conoscano il suo periodo di fiornitura, tecnica che adotta anche una
varietà di bambù, ma ogni 120 anni). |
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| Oggi ho notato con piacere che i semi che mi sono portato
a casa, sono germogliati dopo più di un mese a 29 °C costanti
sopra al coperchio dell’acquario tropicale ! |
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Questa è una spiaggia nei pressi di Puerto de
la Cruz. Per arrivare al mare c’era un dislivello di una quindicina di
metri, e si arrivava con una scala fatta apposta e poi andavi a fare il
bagno li. C’era anche tanta gente che pescava. Gli scogli sono tutti formati
da una colata lavica recente, e quindi sembrano fatti di asfalto 🙂 O
meglio, sembrano tante pietre ammucchiate assieme, che in realtà
sono una cosa sola ( ideale per ammazzarsi rotolando giù fino nell’acqua) |
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Sempre qui, ho notato queste pietre di lava basaltica
a forma di parallelepipedo ( in alto a sinistra). |
| Qui si poteva fare il bagno, sotto c’è tutto il
fondale compatto di lava solidificata, per la serie ” se ci sono le onde
da surf , è meglio evitare” |
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| L’ isola in lontananza è la Gomera, che è
quasi disabitata. Non so se è li oppure in un luogo che non ho visitato
di Tenerife, ma si dice che ci vivano degli Hippies che abitano in caverne
per ritrovare il contatto con la natura. Se andate a Tenerife cercate di
informarvi,
deve essere una cosa curiosa, io non sono riuscito a trovarli questi Hippies |
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Questo è un giardino di cactus, che si trova a
Las Aguilas, Arona |
| Io a Loro Parque. Questo nome lo sentirete migliaia di
volte da quando scendete a Tenerife, non è nient’altro che uno zoo,
il più pubblicizzato che abbia mai visto, ci sono manifesti ovunque,
anche sui cestini dell’ immondizia o sui carrelli agli aeroporti. L’ unica
cosa per cui merita andare a vederlo è l’acquario di ciclidi sudamericani,
che è il più bello che abbia mai visto. Purtroppo mi devo
limitare a descriverlo, perchè non sono riuscito a fare le foto
senza flash; ci sono 4 o 5 vasche d’acqua dolce, di cui una aperta ( un
acquaterrario sostanzialmente) alta un metro e mezzo circa, che si vedeva
un po’ come un acquario e un po’ anche dall’alto, come se fosse un laghetto,
l’acqua ambrata tipicamente amazzonica, con i soliti legni di torberia
e le piante erano quasi tutte palustri, pochissime erano quelle sommerse,
sorprende molto vedere come dei grossi pesci, lunghi anche più di
mezzo metro riescano a convivere con degli altri di 5 o 6 cm senza mangiarli
( per intenderci, c’erano anche i vari apistogrammi tipici dell’acquariofilia
“casalinga”). Non poteva mancare la vasca con i piraña (Serrasalmus
Nattereri), piuttsoto piccola, perchè saranno stati 1000 litri,
per un branco di almeno 10 esemplari, con una vegetazione piuttosto scarsa
di piante a crescita lenta, perchè credo sia un problema andare
a potare dentro quella vasca, i piraña in branco credo siano più
pericolosi di un qualunque squalo affamato. |
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| Bellissimi anche gli altri acquari, per esempio quelli
marini di barriera, ma molto triste quello a cilindro (ce ne sono anche
all’ acquario di Genova), che a Loro Parque conteneva un banco di
Cardinali (Paracheirodon Axelrodi), che è paragonabile a quelli
in natura, cioè all’ incirca un milione di esemplari. Il tubo
poteva contenere secondo me 10.000 litri, era grandissimo. Gli acquari
di loro Parque comunque si potevano vedere anche tutte le mattine su una
tv delle Canarie (dalle 6 alle 7 del mattino), trasmettevano infatti per
un’ora l’acquario inquadrato, senza commenti… che idea ! Scusatemi la
divagazione acquariologica, ma sono un appassionato ! |
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E infatti non mi smentisco, perchè ecco qua fotografato
il grande laghetto delle carpe Koi di Loro Parque, era bellissimo: le carpe
che sono state inserite all’apertura del parco ( inizio anni 70) raggiungono
ora il metro di lunghezza e si notano anche perchè sono le uniche
a essere razze ufficiali e non incroci. Naturalmente dagli anni 70 a oggi
visto che ci sono state all’ incirca 60 riproduzioni, ne sono uscite veramente
“di tutti i colori”, un vero rompicapo per un giudice giapponese trovare
la campionessa se si facesse un concorso qui. |
Da quest’ ultima foto sembra che il sovraffollamento
non crei poi molti problemi alle Koi…
Quindi che dire di questa vacanza ? Cool ! Ma avrei preferito
la Polinesia ! |
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