Premessa: questo più che un racconto della nostra esperienza polinesiana è solo una raccolta di note tecniche, per questo ho scelto uno stile molto schematico. Ho cercato di scrivere tutte le informazioni che io avrei voluto trovare prima di partire, sperando che ad altri possano servire. Se volete informazioni più dettagliate potete scrivetemi.
Polinesia Francese – Ottobre 2005![]()
di Elisa Turrini
[email protected]Periodo: 14 ottobre 1 novembre 2005
Non sono tantissimi giorni ma sono sufficienti per respirare il clima della polinesia francese. Ce stato quasi sempre il sole e un clima piacevolmente caldo ma non troppo torrido.Viaggio: se viaggiate Air France iscrivetevi al club frequent flyers prima di partire e ricordate di dare il numero di carta al check-in. Un viaggio il Polinesia vi fa guadagnare un sacco di miglia. Con Air France, allandata siamo stati fermi 9 ore a Los Angeles. Un pochino troppe, vi consiglio lopzione del volo diretto, con un breve scalo tecnico. Volevamo approfittarne per visitare un po la città. Con la metropolitana di superficie volevamo arrivare a Long Beach, ma dopo poche fermate siamo tornati indietro intimoriti sia dal tramonto del sole sia da alcuni controllori e poliziotti che praticamente ci hanno sconsigliato di proseguire per latmosfera non proprio accogliente. In realtà però abbiamo incontrato anche persone molto gentili, che volevano solo chiacchierare un po.
Prese elettriche: ricordavi di non portare spine con il connettore centrale della messa a terra. Sinceramente non ricordo se si possono utilizzare le spine tedesche.
Lingua: nella Polinesia francese si parla appunto il francese e il tahitiano (lingua molto bella ma per noi completamente incomprensibile). Linglese è parlato negli hotel e in alcuni ristoranti. Nella maggior parte dei tour organizzati in genere laccompagnatore sa dire alcune frasi standard in varie lingue.
Moneta: in Polinesia vige il Franco polinesiano (CFP), che ha un cambio quasi fisso con leuro (1 euro circa 119 CFP). Se come me dovete farvi rimborsare delle spese sarà divertente trovare un documento ufficiale dove e indicato il cambio: vi conviene aspettare lestratto conto della carta di credito e farvi rimborsare le spese già tradotte in euro. Sembra che il CFP sia una moneta completamente sconosciuta dalle banche nostrane, inutile chiedere di procurarvela e tanto meno pretendere che vi accettino quella che vi è rimasta una volta tornati dal viaggio. Conviene cambiare gli euro appena arrivate a Tahiti (scalo obbligatorio). In aeroporto vi sono distributori automatici che però vi prendono una commissione fissa (di circa 5 euro) per ogni cambio che fate quindi se siete in gruppo conviene cambiare tutti insieme. Comunque se nella vostra vacanza polinesiana vi trovate a corto di CFP spesso gli esercizi commerciali accettano anche gli euro.
Alloggio: le pensioni di famiglia sono in genere un po spartane, ma tutte quelle che abbiamo trovato erano pulite (e dotate di lenzuola e di un grande telo come asciugamano). Ovviamente scordatevi il bidet (noi non lo abbiamo trovato neanche al Sofitel di Papeete). Queste pensioni offrono un ottimo compromesso qualità/prezzo (visti i prezzi molto alti di quasi tutti gli alberghi). Attenzione che non sempre la vicinanza al mare è sinonimo di una buona posizione. A volte manca la spiaggia, inoltre lacqua non dappertutto è cristallina e se è troppo agitata potrebbe essere faticoso se non impossibile fare il bagno.
Fuso orario: Sia quando arrivate che al ritorno sforzatevi di adattarvi subito al nuovo fuso orario. Fate un paio di conti se e quando vi conviene dormire in aereo. Arrivare in Polinesia alla mattina e delirante, alle 3 di pomeriggio non si riesce a stare in piedi. Consiglio pisolino veloce (max mezzora ma puntate la sveglia!) e poi cercate di stare svegli fino allora di cena. Farete fatica solo il primo giorno, dopo potrete godervi a pieno la Polinesia.
Insetti: Non abbiamo trovato tantissime zanzare, ma uno spray antizanzare è senzaltro necessario
Perle: Tutti dicono che convenga comprare solo le perle e poi farsele montare una volta rientrati a casa. In generale non ho avuto modo di confrontare le perle acquistate in Polinesia, quindi non sono in grado di darvi un consiglio preciso. Diciamo che se cercate perle non montate il Pearl Market di Tahiti (vicino al mercato) offre unottima scelta. Ha tantissime perle di tutte le qualita e di tutti i prezzi. Se invece cercate perle già montate i vari negozi nel petit village di Moorea mi pare abbiano montature molto più simili ai gusti occidentali. Ricordo almeno un paio di bellissime collane di perle purtroppo però troppo care (sui 15-18 mila euro); tranquilli, esiste anche qualcosa di molto più economico!
Nota di costume: troverete molte coppie italiane in viaggio di nozze, riconoscibili prevalentemente da: marca dello zaino, valigie nuove appena ricevute in regalo, fede luccicante.
Bora Bora. 4 notti (una in più non guastava)
Bora Bora e stupenda. Ha una laguna (quando parlo di laguna non dovete immaginarvi un qualcosa di paludoso, tuttaltro!) dai colori meravigliosi. Prima di partire mi avevano detto che era diventata molto turistica invece noi labbiamo trovata per certi versi quasi selvaggia (diciamo che abitando vicino alla riviera romagnola abbiamo unaltra idea di turismo!).Alloggio: chez Robert et Tina. Questa pensione di famiglia si trova in una posizione fantastica, proprio allapice di punta Matira. La nostra camera aveva il bagno privato e una veranda a pochi metri dal mare. La camera era spartana ma pulita (bagno solo con acqua fredda ma cera durante tutto il giorno altri ragazzi che abbiamo incontrato ci hanno detto che invece nel loro albergo lacqua al pomeriggio cera solo dopo le 17), unico neo abbiamo trovato il letto un pochino scomodo. La camera è rinfrescata da un ventilatore. La veranda della nostra camera si affacciava su una spiaggetta minuscola ma carina e potete fare il bagno tra gli scogli e unacqua davvero cristallina e piena di pesci. Inoltre, in pochi minuti a piedi potete raggiungere unaltra spiaggia decisamente più grande (che è anche lunica spiaggia dellisola se si escludono quelle presenti sui motu). Trovandosi vicino alla zona più turistica potrete raggiungere facilmente alcuni servizi come noleggio di bici, alcuni ristoranti o snack bar e un supermercato (noi ci compravamo gli yougurt e i biscotti per colazione). Per quanto riguarda gli altri alloggi: chez nono e proprio sulla spiaggia, altri italiani ci hanno detto che si sono trovati bene (cera anche il ventilatore), ma occorre prenotare con mesi di anticipo. Anche lhotel Matira ha alcuni bungalow molto vicini alla spiaggia.
Dove mangiare: a pranzo si mangia bene da snack matira, lungo lunica spiaggia dellisola (sulla sinistra andando verso Vaitape). La posizione è carina e il fishburger e veramente buono (niente a che vedere con quelli nostrani). Purtroppo la sera è chiuso. Proseguendo verso Vaitape, il Bora Activity Center dispone anche di un ristorante, dove si mangia bene a prezzi non esagerati e sono veloci a servire (fattore non trascurabile se Bora Bora è la prima isola che visitate e siete ancora alle prese con il cambiamento del fuso orario). Buonissimi i gamberi alle verdure.
Escursioni:
– vale decisamente la pena di prendere parte alle tipiche escursioni guidate che propongono snorkeling con gli squali e pic-nic su un moto. Quella organizzata dal lagunarium prevede anche la sosta in un motu dove ci sono vari recinti acquatici con dentro squali, razze (che potete toccare), tartarughe, pesci palla etc, dove si puo fare il bagno. Un vero spasso.
– il giro dellisola in bicicletta per me e stato un po faticoso (avevamo sempre il vento contro) comunque e unottima occasione per vedere al parte non turistica di Bora Bora.
– Ci sarebbe piaciuto fare il safari in 4X4, con tanto di visita alle postazioni americane.
– Visitate Maupiti. Maupiti è bellissima, molto più tranquilla di Bora Bora e per molti versi da la sensazione di essere ancora autentica e incontaminata (dal turismo). Da Bora Bora, in ferry boat sono 2 ore andare e due a tornare, il mare spesso è mosso e i collegamenti marittimi sono presenti solo alcuni giorni della settimana (quelli aerei non ne parliamo) ma ne vale davvero la pena. Arrivati a Maupiti noleggiate una bici (qui non ve ne pentirete). Iniziando il giro in senso antiorario:
o Se non vi siete portati nulla da mangiare approfittate del piccolo supermercato
o visitate i petroglifi : non sono un gran che ma vi costeranno solo una piccola deviazione. Le indicazioni si trovano dopo un campo da basket ben visibile dalla strada
o arrivate alla spiaggia di Tereia e pranzate con quello che vi siete portati (non sperate di trovare uno snack bar nelle immediate vicinanze). Se ne avete voglia potete raggiungere passeggiando nellacqua il motu che vi sta di fronte.
o proseguite fino al porto fermandovi dove piu vi aggradaRangiroa: 4 notti (forse bastava anche una in meno)
Rangiroa è totalmente diversa da Bora Bora. E un atollo, ovvero una striscia circolare di terra larga 300 metri con in mezzo la laguna. Purtroppo la laguna è abbastanza profonda, quindi non troverete i colori di Bora Bora. Anche le spiagge scarseggiano, e sono prevalentemente di corallo (scordatevi la sabbia fine). Se il vostro budget e limitato e non siete amanti delle escursioni nè del diving ma solo della vita da spiaggia vi sconsiglio di visitarla, rischiereste di rimanerne delusi. Tuttavia la gita a lagoon blu è veramente spettacolare e le persone molto accoglienti, anche se in pochi parlano inglese. I due paesini a ridosso dei due pass sono abbastanza sonnolenti, del resto la prima domanda che viene in mente al turista e: ma non si annoiano queste persone? Che cè qui da fare tutto il giorno? Effettivamente non molto, se si escludono le varie attività legate alla pesca e al turismo. Curiosamente nonostante la popolazione sia di poco superiore ai 2000 abitanti ci sono almeno 5 professioni religiose (ognuno con la sua chiesa!). Mi pare che il punto principale di aggregazione sia laeroporto, che si popola allarrivo e alla partenza di ogni aereo per puoi svuotarsi subito dopo. Le norme di sicurezza sono ben lontane da quelle a cui siamo abituati in altri aeroporti. Infatti anche quando non vi è personale laeroporto e la pista è accessibile da chiunque. Non esistono infatti cancelli o porte, i muri sono pochi e servono prevalentemente per sostenere il tetto. La carta dimbarco è un tagliandino plastificato che viene riciclato ad ogni volo. A noi è capitato che una volta arrivati abbiamo dovuto aspettare che la jeep della pensione portasse alla pensione altri turisti e dopo ci sarebbe ripassata a prendere. Di conseguenza siamo dovuti rimanere alcuni minuti allaeroporto dopo che tutti i turisti se ne erano già andati. Il personale si è avvicinato per rassicurarci (sebbene non ce ne fosse davvero bisogno). Ci hanno chiesto in che pensione avevamo prenotato e nonostante io gli ripetessi che non eravamo preoccupati e che ci eravamo già accordati per il trasporto hanno voluto chiamare la pensione per sollecitarla a venirci a prendere.Alloggio: Noi abbiamo alloggiato presso Chez Cecile. Pensioncina accogliente, il nostro bungalow era un po spartano ma appena siamo entrati abbiamo sentito un buonissimo odore di pulito. Il bungalow ha il tetto un po staccato dai muri, e anche le finestre vi accorgerete che non sono fantastiche. Per tutte queste aperture possono entrare un po di animaletti (prevalentemente zanzare e gechi che però non danno alcun fastidio), ma sopra il letto vi e una zanzariera e nella camera troverete alcuni zampironi. Il bagno e piuttosto grande, e costituito da una specie di corridoio dal quale si accede a tre vani (doccia, lavandino e water) ha il difetto di essere separato dalla camera solo da una tenda (ma sembra che qui sia considerato normale). Nonostante il nostro letto fosse comodissimo, la prima notte farete un po fatica a dormire, causa un non perfetto isolamento acustico vi dovrete abituare ai vari rumori (onde del mare, vento).
Dove mangiare: in genere le pensioni offrono un servizio di mezza pensione. Le nostre cene da chez cecile sono state ottime. In genere ci sono tre portare: la prima a base di pesce crudo (tranquilli, non sa di pesce crudo ed è buonissimo), la seconda a base di pesce cotto (ottimo quello con pomodoro e cipolla), la terza portata è di contorno (può essere pasta, riso, fagiolini). Il pesce è freschissimo quindi davvero buono e non puzza di pesce, e infatti in genere e apprezzato anche da chi non lo ama particolarmente. Per pranzare, abbastanza vicino a chez cecile (e comunque raggiungibile a piedi, rimane sulla sinistra andando verso Avatoru) cè uno snack bar del quale non ricordo il nome. Ha prezzi accessibili e i suoi panini non sono male (sono anche molto grandi quindi se non avete un gran appetito con uno vi potete sfamare in due). Sono però un po lenti a servire (mezzora per un panino).
Escursioni: Se non siete appassionati del diving non vi rimane che partecipare alle escursioni. Lescursione più pubblicizzata è quella a laguna blu. Si raggiunge con piccoli motoscafi da 8/10 persone. Ci vuole unora ad andare e unora a tornare. La laguna in genere è molto mossa quindi se soffrite di mal di mare non preoccupatevi, sarete troppo impegnati a tenervi stretti per non sbalzare fuori dalla barca e non avrete il tempo di preoccuparvi del mal di mare! A parte questo, laguna blu è veramente bellissima (forse la piu bella esperienza polinesiana) e vale decisamente la pena di andarci (prima che ci costruiscano un albergo superlussuoso). Vi darà un sensazione di rilassatezza e tranquillità difficilmente riscontrabile altrove. Non fermatevi nel motu sul quale arrivate, ma fate una bella passeggiata nellacqua (improponibile se non avete le scarpette di gomma o almeno un paio di ciabatte) fino ad arrivare al motu di fronte (quello grande, non quello piccolino sulla destra), dove potrete ammirare parecchi uccelli. Attraversate tutto il motu e arriverete su una spiaggia dai riflessi rosa e dalle acque basse. State un po in silenzio e godetevi la pace del luogo.
Vi proporranno anche altre escursioni (ile de recif, spiaggia rosa) alle quali pero noi non abbiamo partecipato. Attenzione: lescursione alla laguna verde non la organizzano più perché alcuni turisti si sono lamentati che non era bella come la laguna blu, però se siete in un gruppetto di 6/8 persone potete chiedere se vi organizzano un motoscafo tutto per voi.
Le altre attività da fare a Rangiroa sono: snorkeling (contattate Cosetta, una ragazza valdostana trasferita laggiù che si occupa di organizzare escursioni per turisti), vista dei delfini (pare che verso le 4 del pomeriggio abbiano labitudine di intrattenere i turisti davanti al pass di Tiputa, sono visibili anche dalla riva), giro in bici (val la pena di fare un giretto in bici e di andare a visitare i due paeselli, ma non aspettativi grandi panorami) e visita alla fabbrica di perle.Tahiti: 5 notti (sono decisamente troppe a meno che, come noi, non vi dobbiate fermare per una conferenza o altri impegni di lavoro. Per visitarla direi che un paio di giorni sono più che sufficienti).
Pepeete è una città non molto bella. Noi non abbiamo trovato le spiagge presenti in altre isole. Anche lacqua non è così limpida come altrove.Alloggio: noi abbiamo alloggiato al sofitel Maeva beach. Questo albergo è stato recentemente ristrutturato, la nostra camera aveva un arredamento moderno ma bello e un televisore LCD. Ovviamente non mancava il frigo bar molto utile per riporvi provviste. Anche il bagno è molto carino, in stile moderno, ha una doccia grande dove poter stendere anche la biancheria, ma non ha il bidet. Anche la porta è molto carina, ma è abbastanza inutile visto che non chiude completamente ovvero rimangono almeno 20 cm sopra e sotto con i disagi che vi lascio immaginare. Per fortuna lhotel è dotato di una piscina a sfioro molto bella, forse a compensare la deludente acqua del mare che non è affatto limpida, è piena di alghe e in certi momenti puzza pure un po, anche perché mi pare che nelle vicinanze ci sia una specie di canale di scolo (le fogne a cielo aperto a Tahiti sono la norma).
Dove mangiare: a mio parere conviene prenotare solo il pernottamento, anche nel caso in cui facciate i pasti in albergo, questi risulteranno piu economici se pagati come extra. La colazione al Sofitel mi pare costi sui 20 euro. Vi conviene andare al vicino ipermercato Carrefour (che pero mi pare sia chiuso la domenica) e comprare il necessario per la colazione e poi svuotare il frigo bar della camera e utilizzarlo per conservare i cibi deperibili. Attenzione ai prezzi: alcuni yogurt costano dieci volte tanto quanto li pagate in Italia, mentre altri sono decisamente piu abbordabili. In camera troverete anche una caraffa elettrica che potrete usare per fare il te o il caffe solubile. Potete sfruttare il supermercato (non lasciatevi intimorire dalla fogna a cielo aperto che delimita il parcheggio) anche per un pranzo a base di panini. Il pane e una delle cose veramente economiche. Il sofitel e dotato di almeno due ristoranti interni, uno giapponese (molto caro) e un altro polinesiano, caro pure questo. A volte non ce menu alla carta, ma ce il buffet alla modica cifra di 6000 CFP (circa 50 euro). In questo caso lalternativa piu economica e farvi portare un panino dal servizio in camera (che pero mi pare attivo solo fino alle 22). Noi abbiamo mangiato qualche volta nelle sere dove cera il menu alla carta. Francamente la cucina non era niente di eccezionale, abbiamo mangiato molto meglio altrove.
Cosa visitare: noleggiate la macchina e fatevi un giro per Tahiti. Chiedete alla reception del Sofitel che contatterà lagenzia di noleggio. Lalternativa è quella di noleggiare la macchina quando arrivate allaeroporto, cosi evitate anche il costo del taxi per lalbergo. Se riuscite programmate un itinerario che vi permetta di evitare Papeete durante lora di punta (che vi assicuro e un delirio). Francamente non ci sono delle mete irrinunciabili a Tahiti. La guida vi consiglierà di visitare i vari Marae, una sorta di luoghi di culto usati dagli antichi abitanti dellisola. Noi abbiamo visitato quello di Arahurahu (che la guida dice essere il meglio conservato). Indubbiamente si respira unatmosfera particolare, ma non aspettatevi effetti speciali. Praticamente si tratta di un terrapieno circondato da alcune pietre. Forse la cosa più interessante è una statua che rappresenta una figura umana: appoggiate la vostra testa sopra la sua, cercate di riprodurne lespressione del volto e fatevi fare una foto. Visitato il primo marae, a noi e passata la voglia di visitarne altri. Abbiamo poi visitato la spiaggia nera, alcune cascatelle e il museo Gauguin (ladiacente giardino botanico lo abbiamo saltato). Attenzione: al museo Gauguin praticamente non vi sono quadri originali dellartista. Se non siete molto appassionati di arte potete anche evitare di visitarlo. Più interessante è invece avventurarsi allinterno dellisola anche se le strade sono (forse volutamente) piene di buche e di fatto impraticabili in auto (ed è per questo che propongono di vendervi il giro in jeep). A Papeete forse la cosa più interessante è il mercato (attenzione: la domenica mattina chiude alle 8, ma gli altri giorni mi pare di ricordare sia aperto anche il pomeriggio). Al mercato potete trovare merce di ogni genere, a prezzi piuttosto alti ma tutto sommato accessibili. Vicino al mercato potete trovare il pearl market, tappa obbligatoria se volete comprare perle sfuse.
Moorea (4 notti)
Moorea e una deliziosa isoletta vicino a Tahiti. Potete arrivarci in 5 minuti (davvero 5!) salendo su un minuscolo aereo oppure in mezzora circa con un battello. E di origine vulcanica, quindi ha delle montagne molto spigolose ed una vegetazione molto rigogliosa.Alloggio: noi abbiamo alloggiato una notte al residence les tipaniers hotel restaurant. Offre bungalow accoglienti di varie grandezze, situati in un ampio giardino, molti dei quali con cucina e tutti con bagno privato. Il nostro bungalow aveva la cassaforte e il ventilatore. Tutti i bungalow sono situati da 10 a 150 metri dal mare, quindi molto comodi. La spiaggia non e enorme, ma e carina, e provvista di palme e lacqua e molto limpida. A circa una ventina di metri dalla riva ci sono alcuni scogli ideali per fare snorkeling. Il bar e situato vicino alla spiaggia in una splendida posizione, potete fare colazione e anche pranzare (offre anche hamburger di pesce molto buoni) godendovi unottima vista sulla laguna, mentre per la cena dovete spostarvi nel ristorante vicino alla strada (si mangia abbastanza bene ma il rapporto prezzo prestazioni non è tra i migliori). Dallhotel potete raggiungere a piedi il petit village dove potete trovare negozi di souvenir, un noleggio di automobili e negozi di perle con gusti molto simili ai nostri.
Le restanti 3 notti le abbiamo passate al residence Linareva. Questo residence e un po piu isolato rispetto al precedente, ma nella vicina bottega potete usufruire del collegamento ad Internet! Il gestore e una persona molto gentile e disponibile, i bungalow sono piccoli ma il nostro era davvero accogliente (anche se forse un po buio), arredato con mobili in bamboo, con bagno, cucina, cassaforte e condizionatore. Nel nostro bungalow abbiamo anche trovato alcuni libri in varie lingue (probabilmente lasciati dai turisti), alcuni anche in italiano. Tutti i bungalow sono molto vicini alla spiaggia. La spiaggia non e tanto grande, e lacqua è decisamente meno limpida che allhotel les timpaniers. Anzi, forse a causa della vicinanza con la foce di un piccolo fiume, e di colore verde scuro e a volte ci è sembrata quasi sporca. Nelle immediate vicinanze della piccola passerella che porta alla reception e al ristorante, ci sono molti scogli e tanti pesci, spesso visibili anche senza tuffarsi. Consiglio: prendete la canoa (gratuita così come le bici), e remate un po al largo: li lacqua diventa limpida e anche stando sulla canoa potete osservare dei fondali bellissimi. Se invece alzate gli occhi potete osservare le sagome irregolari delle montagne. Ovviamente, latmosfera diventa davvero indimenticabile al tramonto. Il ristorante di questo residence è situato su un barcone galleggiante, molto particolare come ambiente e vale la pena di mangiarci almeno una volta. I prezzi non sono certo tra i più economici ma si mangia bene.Escursioni: Potete noleggiare una macchina e fare il giro dellisola. Dirigetevi al punto panoramico (belvedere) dove potete vedere le due baie, lungo la strada noterete come il paesaggio sia quasi alpino! Se fate attenzione potete anche vedere uno sperone di roccia con il buco. Al ritorno abbiamo cercato di entrare alla spiaggia del Sofitel Ia Ora (in restauro), ma siamo stati scacciati dal classico buttafuori (ma le spiaggia della Polinesia non sono tutte pubbliche?) che ci ha costretto a spostarci nella parte di spiaggia più pubblica.
Se volete fare delle escursioni nella laguna potete prenotarle nei vari centri appositi (ce ne è uno presso lhotel les tipaniers), ma non sempre si raggiunge il numero minimo di partecipanti, quindi vi conviene informarvi appena arrivate. Unaltra escursione che non abbiamo fatto ma dicono sia unica è la vista dei delfini organizzata dal dott. Michael Poole.Elisa