AFRICA 2007 MOZAMBICO .. VIAGGIANDO IMPARI…….
il senso della Pace, dellUnità, del Rispetto.. dellAmoreQuesti sono gli appunti di un viaggio iniziato in Malawi spostato in Mozambico, passato velocemente per la Tanzania, che mi ricordano che molte volte in Viaggio come nella Vita, l’ordine delle cose non è l’ordine giusto ed il disordine non per forza è il senso sbagliato delle cose
di Sabyna e Ivo [email protected]
MOZAMBICO . un viaggio molto particolare, di quelli che non appartiene alle classiche mete turistiche africane, destinato ai veri amanti della natura e del mare, a tutti coloro che amano mettersi in gioco, stupirsi, avventurarsi, che ogni tanto vogliono perdersi insomma a quelli che si gustano la VitaUnesperienza che dal mio punto di vista ha richiesto impegno, disponibilità, forza di volontà, capacità di condividere con gli altri, adattabilità a situazioni particolari o ai cosidetti imprevisti, certo come tutti i viaggi ha preteso molto, ma altrettanto ci ha ripagato e a me personalmente ha fatto riflettere che nel Viaggio (come nella Vita) si impara sempre, ovunque .
Perché ogni Viaggio è in realtà un piccolo grande dono, che ognuno deve saper ricevere come un talento che ci arricchisce , solo per chi lo vuole
Un talento o un dono che per magia si riceve al momento giusto, nel posto giusto, con le persone giuste inaspettatamente sotto un sole africano che ti ustiona la pelle e te la fa cambiare, tra il casino in un vagone di un treno di terza classe o sotto una fitta pioggierellina, in una piccola barca senza motore immersa nel niente, inghiottita dal blu e ancora tra le onde delle Quirimbas perlate, tra le nostre Ibo Matemo Macaloè Pemba e Pangane .In viaggio lo stupore e la felicità sono nascosti nei posti ancora da conoscere e in tutto quello che ancora la vita ci vorrà regalare …
Perché per me la Felicità non e’ quella che affanosamente si insegue credendo che i soldi il lavoro il telefonino o gli occhiali siano il tutto o il niente…
La felicità egoisticamente parlando è la filosofia dellessere se stessi, del godersi, dellessere liberi e bastaLa felicità sta nella semplicità della giornata, è la consapevolezza che stai vivendo le tue emozioni, è la dolcezza di guardare altri occhi davanti a tuoi. laggiù nelloceano…tra il celeste del mare e del cielo, è il lasciarsi andare allonda e farsi cullare, è in toto quando senti di star bene nel proprio io, e IO in AFRICA mi sento perchè non faccio fatica ad ascoltare il suo richiamo !
penso al senso del viaggiare liberi…. il vento mi rilassa e mi libera dai pensieri
Questo Mozambico posso considerarlo veramente il viaggio della mia anima, o meglio lanima in viaggio, lanima danzante, lanima viaggiatrice che cerca e gode di quello che trova che vuole arrivare anche se non sa ancora dove sta andando
Lanima che viaggia che guarda e che cosa vede??
Lanima in viaggio partita da qualche giorno ho iniziato dal Malawi e ci ho preso gusto sta viaggiando davvero liberamenteSto viaggiando in una terra lontana qualsiasi e finisco qui, a sentire quello che cè dentro di me
Amo essere in viaggio perché VIAGGIARE per me è lo stesso che andare, scoprire, imparare, vuol dire non fermarsi, procedere e io che non sono capace di rallentare come devo fare??
Andare o fermarmi, avanzare o no?La mia risposta è Andare distinto, in effetti mi piace camminare, correre e proiettarmi … ringraziando il cielo ho buoni polmoni e volontà quanto basta e dall’altra parte è bello pensare che posso proseguire il nostro viaggio anche con il comunicarlo con lo scrivere o parlare sensibilizzando , facendo conoscere realtà remote a chi non le potrà vedere e a chi neppure se le immagina, raccontare gli accaduti, le sensazioni, perché la parola è una grande forma di potere, un pò come la fotografia che invece parla attraverso il silenzio
Non a scaso sono le uniche poche forme di potere che io preferisco, insieme allamore, perché le considero immediate e cosi sempliciE pensare che allinizio il Mozambico doveva essere solo una bella vacanza, una pausa di relax , adesso la considero la mia Dolce Intima Parentesi ;
allinizio tutto era solo un itinerario imbastito ancora da inventare adesso è il mio Schizzo Del Cuore;
coloro che allinizio erano semplicemente compagni di 18 gg. ora sono Deliziosi Nuovi Amici, note vibranti di una musica che non ha mai stonato, con i quali si è realizzata un armonia tale, fatta di timbri suoni e ritmi diversi, ognuno con la sua forza e con la sua varietà dinterpretazione che ha dato come risultato finale una melodia fantastica, come quella del pianoforte, creata cantata ballata improvvisata soltanto da noi 5 ;
allinizio la gente dAfrica era solo Gente comune, adesso trovo che sono Fratelli Africani, appena sfiorati, che mi hanno regalato emozioni uniche perché hanno impreziosito questa mia evasione
Il Mozambico ha preteso la nostra flessibilità, in quanto abbiamo collaudato tutti i tipi di trasferimenti : in volo, in fuoristrada, a piedi, il treno, in pulman dalla dalla, in dohw barca a vela locale , con le canoe a bilanciere, sotto il sole, sotto la pioggia, con e senza vento a qualsiasi ora del giorno e della notte allalba, al tramonto sotto le stelle
Questo devo ammettere, non è stato un viaggio organizzato nei minimi dettagli, o meglio è stato studiato in maniera flessibile, con i soli punti essenziali fermi ed il resto è stato improvvisato dagli eventi e da noi e infatti il vero viaggio in Mozambico è iniziato alle 4 di una mattina di aprile, per fortuna o per caso da una terza classe di un treno che parte da Cuamba destinazione Nanpula prezzo del biglietto 100 metical tondi.
Partiamo dalla stazione dei treni con loscurità, tutto intorno è nero assoluto, sforziamo gli occhi e sbattiamo contro il buio, ci facciamo largo tra la gente facendo fatica a trovare il posto a sedere ma ecco che una volta seduti tra il rammarico e la sorpresa ci accorgiamo di esser stati scippati di 1 cellulare 1 orologio 1 paio di occhiali gli appunti veloci di viaggio e cosa più importante i nostri golosi snacks
Che Bel Battesimo Bienvindos Benvenuti In Mozambico :?)Qui a quanto pare lo spettacolo siamo noi infatti tutti ci guardano in modo curioso e quasi sbigottito. mai visto viaggiare dei bianchi in 3° classe.
A poco a poco scorgo le prime luci, il rosa delle nuvole che arriva dai finestrini da un senso alla giornata, così come quello spiffero daria freddo e pungente che arriva da dietro e mi batte sul collo, sembra volermi svegliare a tutti i costi dal dormivegliaCon il passare delle ore finalmente il sole si sveglia e tutti ci svegliamo insieme a lui, dalla bruma i miei occhi passano al chiaro e cercano la strada i colori e la gente .cè talmente tanta vita intorno che non posso continuare a tenerli chiusi.
Per me questo è solo un tragitto che congiunge due città , invece per tutti i locali che mi circondano è un percorso di vita quotidiano, mamme assonnate con neonati in braccio che non vanno a dormire e arrivano prestissimo alla stazione per accaparrarsi un buon posto a sedere anche e solo se in terza classe, perché è tutto quello che si possono permettere
commercianti pimpanti che ottimizzano le vendite riempiendo quintali di sacchi sacchetti e borsoni allinverosimile, raccogliendo velocemente i pochi chicchi di mais che cadono a terra o trattenendo nelle mani pomodori e radici di manioca, gente che viaggia per lavorare e vendere e comprare e campare di solo qualche metical, paralitici che faticosamente avanzano sulle braccia e sollevano pesi in ogni modo con ogni forza
è incredibile come luomo di adatti alle situazioni più disperate.. che miseria .. che povertà che scene crude e che esaltazione della vita al tempo stesso..
Insomma ad ogni fermata tutti si affacciano ai finestrini delle carrozze e si accaparrano di tutto, sapone, verdure, bibite, galline vive , ridendosela e chiacchierando serenamente con chi sta fuori allaria aperta lungo i binari intrecci con altre vite altre storie
Avverto che Cè tensione nellaria, ma si tratta di una tensione positiva, protesa, come un energia stimolante i miei occhi sono incollati al finestrinoVorrei catturare ogni istante e la tentazione di fotografare tutti questi meravigliosi sorrisi, i volti, gli occhi gonfi e le espressioni stanche è molto forte, però vengo ripresa da un controllore che tra un biglietto e laltro mi ricorda di non scattare allinterno del vagone porque non tiengo autorizazion
Mi spiace, alla fine cedo contravvenendo e immortalo (mi è partito anche il flash) la faccetta birbante di quella bimba che mi sta seduta accanto è troppo carina vestita di giallo mentre mangia del pane
Non posso assolutamente perdermi questi momenti, manco farlo apposta ci sono i tempi giusti, le ombre perfette, i riflessi, i chiaro scuri e sento così pacificamente mia e rilassante questa situazione che al contrario infastidirebbe chiunque considerandola non solo alquanto scomoda faticosa ma anche di basso livello
Fuori intanto scorre una scenografia da cartolina, distese di prati verde sgargiante, montagne gigantesche modellate dal vento, soffici enormi nuvole bianche, una spettacolare immagine del sole sullo sfondo e il suo strascico dorato che filtra nel vagone
Lungo questi binari ho imparato che assaporare il casino fragoroso trovato su una carrozza di terza classe è come vivere in un film a colori, in cui cè di tutto
Su questo treno diretto in paradiso ho parlato la lingua portoghese senza conoscerla, con un ragazzo che mi ride in faccia dicendo Sopporta Sopporta turista .. tu dovevi andare in 1* classe . e subito dopo quasi scusandosi carinamente riattacca bottone, scherza, mi sorride ricordandomi Sopporta Sopporta ma noi stiamo lavorandoAltrochè SOPPORTA SOPPORTA?? IO STO GODENDO !!!
Così mentre mi gusto la gente che mangia, allatta, canticchia e suda, arriviamo a Nanpula sono passate solo 11 ore su rigidi sedili di legno e a pensarci bene, senza che nessuno sia andato a fare pipì! Fantastico.
Giunti alla stazione di Nanpula di nuovo il finimondo le persone scaricano merci bambini e animali dai finestrini, tutti che spingono, che urlano, che si cercano e noi che , alla fine recuperati i deformati bagagli ci fiondiamo letteralmente alla ricerca di un taxi che ci porti in città.
Alla fine di questo viaggio in treno non trovo più differenze tra noi e loro i turisti e i locali, i lavoranti o i viaggiatori, i bianchi e i neri, no cè molto di più
Scendevano da quella carrozza Semplicemente e Solo Persone Sorridenti che hanno condiviso accalcate accaldate addomesticate assaggi di vita quotidiana, ed è stato stupendo sentirsi parte di questo viaggio di queste 11 ore di vita vera, 11 ore memorabili a soli 100 metical.Lindomani altra sveglia allalba, altro tragitto impegnativo per percorrere i chilometri che da Nampula ci portano questa volta a Pemba, con assalto ai posti in fondo ad un bus che ci garantiscono un viaggio più sicuro soprattutto per il controllo dei nostri enormi zaini.
Scenari altrettanto belli si susseguono tra le montagne e attraverso le stradine dei villaggi ancora vergini, strapieni di gente genuina che a tutte le fermate ci propone (anche qui) di comprare frutta e spiedini di pollo cotto e galline vive
Il solo pensiero di comperarmi una gallina in Africa mi stuzzica e mi fa sorridere, potrebbe tornarmi comoda per le uova sarebbe utile ma poi dove la metto, a chi la regalo ??
Cosi mi limito a comprare banane, anzi un intero casco di banane spartito e divorato allistante in Mozambico ho mangiato tante di quelle banane ne ho mangiate in quantità industriale , di ogni tipo, verdi, gialle , tutte piccole zuccherose, più dolci delle nostre, buonissimeDopo 6 ore di viaggio tra caldo e fatica, ho bisogno di sgranchirmi le gambe perché il posto è davvero stretto, fa caldo si soffoca e il pullman è sovraffollato ma nel contempo mi dico almeno io sono fortunata ad essere sedutae allora divido il mio posto con un bambino che si addormenta dolcemente riversato su di me lo lascio riposare perché Viaggiare fondamentalmente è condividere, lasciarsi andare e non avere paura di avvicinarsi agli altri
Siamo tutti un po stanchi ma sereni, non manca la voglia di ridere tra di noi e finalmente scomodamente allegri dopo 450 km di afa intravediamo lorizzonte, ci avviciniamo alla costa e gia pregustiamo lamato oceano indiano.. cosa volere di più nada!
Raggiungiamo e pernottiamo al Russel Beach campeggio fuori tempo e fuori mano, stile figli dei fiori dove conosciamo Jasper e Burt i due fratelli olandesi nonchè ns. drivers con i quali abbiamo organizzato lescursione per Pangane. Sono simpatici anche se caratterialmente uno lopposto dell’altro, il primo giovane e solare è piacione e ama ridere, mentre Burt il maggiore è più riflessivo e molto professionale.
La mattina successiva dopo unimprovvisata colazione a base di caffè pane e miele si riparte lasciamo Pemba per Pangane altri 200 km questa volta in fuoristrada siamo sempre in viaggio con il corpo con la testa ma soprattutto con i nostri cuori
Arriviamo a Pangane e qui una premessa è doverosa perché fuorchè il villaggio di Ashim dove siamo stati accampati non cè nulla .
Non ci sono le cosiddette case intelligenti, i grandi hotel o i servizi comodi ed eleganti, gli all inclusive o le vasche idromassaggio, ne gli oggetti progrediti, neppure una presa elettrica per ricaricare le batterie…
ma noi una volta arrivati nella nostra capannina di paglia, così minimalista troviamo quellessenziale indispensabile, invisibile agli occhi ma vicino al cuore, necessario a chi è alla ricerca del nulla, ovvero della sola natura
Siamo fuori dal mondo, è davvero tutto un altro mondo
Siamo forse in Paradiso, chi può dirlo??
Una cosa è certa per me il paradiso è quel posto, quel suono, quella parola dove trovo la pace e a Pangane cè solo la leggiadria della natura allo stato puro, la magia, la contemplazione che mi fanno sentire la Vera pace che esalta e sprigiona energia.
La fortuna è che qui il ritmo quotidiano della giornata è scandito e passa attraverso la bellezza che ci sta di fronte, provo un pò di sana onesta invidia per la gente del posto che ha il privilegio di vivere inconsapevolmente in questa atmosfera unica
I pescatori dispongono i pesciolini al sole per farli seccare, i ragazzi raccolgono elegantemente le reti dallacqua, le puliscono le tirano le ripiegano, le donne chiacchierano al pozzo e al tramonto i bimbi entrano allegramente in acqua per farsi lultimo bagno della giornata
Pangane è un gioiellino che mi affascina e da subito mi strega, non saprei come definirla, è Semplicemente Molto Molto Bella che non mi rimane altro che elevare la mia Preghiera e ringraziare lArchitetto di questa Magnificenza, perché qui la Bellezza è in ogni dove, in ogni espressione, in ogni aspetto, in ogni angolo, sto godendo della purezza di tutto questo contesto e del suo manifestarsi.Mi sembra di essere come in un teatro allaperto, senza palcoscenico, senza sipario che si apre o si chiude, non cè attesa perché so che non si presenterà mai nessuno, cosi come so anche e ne son ben felice, che non accadrà nulla di particolare..
Cè solo lautentica contemplazione di questa cartolina Pangane mi esalta e mi raddolcisce al tempo stesso, favolosa!E di questo viaggio adesso capisco che mi bastano giusto i mille colori al tramonto che mi scaldano il cuore, visti dalla scogliera della mia one & only Pangane che si tinge di rosso e non solo ..
. Perché mi è bastato mangiare con le mani il riso bianco condito di solo polipo e pomodoro, accompagnato dalle aragostine e dalla birra fresca, alzare gli occhi contemplare il mare, ascoltare il vuoto, sentire linfinito, non pensare a niente e stare così perfettamente bene
. Mi son bastate le note di una canzone allegra cantata dai bimbi scatenati di Ashim in una serata con le stelle cadenti, loro così piccoli illuminati da una piccola pila ma accesi scoppiettanti esuberanti nellenergetico senso della vita, e poi ancora ..
. Mi son bastate le ondine del mare sulla spiaggia di notte e quel silenzio che fa paura ho tutto con poco anzi no, con poco ho tutto, perché intorno cè solo armonia naturale, talmente tanta bellezza che mi sembra troppa..
Questi si che sono i momenti da non perdere!!
E dopo esserci incantati ed ambientati in Pangane, decidiamo senza indugio di andare alle QUIRIMBAS (che tradotto significa Isole Fortunate che caso vero?!?!) un arcipelago composto da una trentina di piccole isolette quasi tutte disabitate, appartenente alla provincia di Cabo Delgado, un santuario naturale praticamente incontaminato, difatti il cosiddetto Parco Nazionale Quirimbas è una riserva naturale marina (che posso solo definire innamorabile è giusto usare questo termine, credo di si….) protetta dal WWF
Al mattino presto è prevista unaltra levataccia la giornata sarà intensa e siamo completamente ignari di cosa ci aspetta… un altro giorno incredibile, un altro viaggio nel viaggio
Lasciamo Ashim e facciamo un tratto rallystico sullunica strada che conduce al porto di Olumbua dove ci attende il dohw che parte per Ibo.
Ma a circa 5 km dallarrivo la ns. jeep trova un avallamento riempitosi di acqua per le pioggie della notte e questo intoppo ci obbliga a proseguire a piedi, attraverso il bush.
Piedi e gambe in ammollo, con il sole alto nel cielo e gli zaini in spalla, ci armiamo di buona volontà e decidiamo di procedere nel percorso le Quirimbas ci aspettano
Guadiamo lo stagno, zig zaghiamo nellerba alta e dopo un ora di cammino arriviamo alla spiaggia dove ad accoglierci cè lallegria dell intero villaggio.
Tutti questi bambini cosi belli, sorridenti, poveri e malvestiti mi disorientano, è inevitabile fare il paragone con la nostra realtà fatta di spreco, cose superflue ed effimere, questi bimbi, anche i più timidi, quelli che se ne stanno per un pò in disparte, hanno tutti gli occhi decisamente brillanti, vivaci…la loro gioia per un momento mi fa dimenticare la disparità che ci divide, forse sono proprio le nostre differenze ad avvicinarciRidono, ci toccano, cantano per noi, ci conducono sotto lombra di una pianta di cocco e qui rimaniamo tutti insieme per un bel pò, ci lasciano solo quando dobbiamo salire sulla barca e ancora ci salutano da lontano con le manine sono cosi contagiosi di allegria e di vita!
Nonostante lora troviamo una piccola barca disposta a portarci a Ibo contrattiamo il prezzo per 6 azungu e iniziamo la nostra navigazione .. una navigazione lenta fatta solamente del sole sopra di noi , dellacqua e le sue onde intorno a noi, della forza del vento che ci fa rimanere in equilibrio e galleggiare abbiamo una sola meta IBO.
Arrivati allisola ci sistemiamo in un alberghetto e facciamo subito un piccolo giretto al tramonto per osservare le antiche abitazioni ed il fortino portoghese ormai abbandonati e disabitati. Anche qui foto a non finire, sulla spiaggia, alle rovine, alla bassa marea, alla linea dellorizzonte piena di piccole barche ormeggiate nella secca.
Mi sembra quasi di essere proiettati indietro nei secoli, lisola di Ibo appare deserta e forse proprio lisolamento alla quale è stata condannata dopo il suo abbandono da parte dei coloni portoghesi, la rende molto tranquilla quasi sonnolente. Lunico contatto con la realtà sono i collegamenti con i dohw e i pochi turisti che si avventurano alla ricerca del tempo perduto. Sullisola non cè acqua, né energia elettrica, si coltivano solo piccoli orti, si aggiustano reti, si cresce con il mare …
Facciamo conoscenza con una ragazza del posto biologa marina che lavora per il centro WWF la quale ci parla della sua vita e anche nel suo racconto traspare qualcosa di impercettibilmente surreale, sperduto, senza tempo e senza misura
O forse essere a Ibo sperduti nelle Quirimbas significa proprio questo, significa dimenticarsi del tempo e della nostra assurda frenesia, significa riacquisirci e riappropriarci di noi stessi, significa imparare a riassaporare la qualità e non la quantità delle cose, ascoltare i respiri della vita, ammirare intensamente quello che sta intorno e rimanerme ovviamente senza fiato
Alle Quirimbas ho imparato che le stelle e i bambini mi fanno decisamente commuovere e che il sole e lamore mi fanno brillare, che le conchiglie mi fanno ritornare bambina e forse è per questo che le raccolgo.. così che le porto a casa proprio per ricordare il caldo di quella sabbia borotalco dove mi sdraiavo e di quei momenti che adesso non ci sono piùIn Africa ho capito che si può (e si deve) acchiappare larcobaleno e coglierne tutti i suoi colori, toccare le stelle con un dito, rimirare gli infuocati tramonti, sentire la velocità del vento e la leggerezza delle aquile, rispettare la maestosità degli elefanti e lingombrante agilità degli hyppo perché sono stata in un Eden in miniatura e il mio cuore ha ricevuto solo energie nuove ed uniche
LAfrica chiama e bisogna non solo saperla ascoltare ma Le si deve anche rispondere!!
LAfrica chiama anzi urla attraverso i suoi silenzi, attraverso i suoi bimbi i suoi paesaggi e non si può rimanerLe indifferenti!!
Almeno per me è cosi, tutte le volte e sempre con la stessa intensità
In questo viaggio ho imparato che ci possono anche rubare il block notes degli appunti, e non me ce frega niente perchè si, magari ci risiediamo un attimo con calma a rileggere il routing map cercando di ricordare le tappe o i km. percorsi ma in fondo gli appunti anzi gli schizzi dei nostri cuori non ce li ruberà MAI nessuno ne sul treno ne altrove ne ora ne chissàE a distanza di tempo, adesso che sono a casa, se qualcuno mi chiede W O W sei stata in MOZAMBICO come sono queste QUIRIMBAS ?? o cose del genere, inavvertitamente mi viene da ridere
Rido perché Non saprei bene cosa rispondere, perchè avrei mille finestre da aprire, troppe emozioni che non saprei spiegare a parole, troppi colori cosi intensi che non riuscirei a pennellare come faccio a trasmettere la magia di tutti quegli occhi e quei sorrisi , il benessere che ho assaporato
Perchè mi prendono sempre e ancora quei ricordi che sbattono, perchè non saprei da che parte iniziare a raccontare un viaggio infinito ormai finito ma che continua a vivere dentro di me.. e allora mantenendo gli occhi un pò socchiusi continuando ad assaporare mi gusto il ricordo Bellissimo del MIO Mozambico … e rispondo superficialmente.. .
Bello Il Mozambico È Stato Davvero Bello, taglio corto, tutto qui Basta!
Però tra me e me continuo a ridere da sola (ma che cavolo mi rido ) al solo pensiero che la MIA Africa mi aspetta già……….perchè davvero, dopo aver percorso 330 km in 11 ore in treno, 450 km in 8 ore in bus , 200 km in 4 ore in auto, ore e ore in barca senza motore . cosa vuoi che sia la distanza che ci divide dallAfrica???
Dio quanto vorrei essere già làLinsegnamento di questo viaggio ( dove ho imparato sempre e ovunque) è stato il senso della pace, dellunità, del rispetto…ma soprattutto dellAmore
AMORE CON LA A MAIUSCOLA, A COME AFRICA
O MEGLIO L AFRICA È COME LAMORE IN VERITÀ MI RENDE LIBERA
Besitos, Saby
http://www.globalgeografia.com/africa/mozambico.htm
http://www.mozambique.co.za
http://www.iboisland.com/
http://www.travelblog.org/Africa/Mozambique/photos-page-1.html
http://www.ecoafrica.com/african/travel/QuirimbasArchipelago.html
http://www.inafrica.it/maldafrica/paesi/mozambico.htmlp.s.
IN ULTIMO DEDICO OGNI BENE A TUTTE QUELLE PERSONE CHE COME ME, AMANO GODONO SENTONO E SOFFRONO LAFRICA PERCHÉ COME CITA UN VECCHIO PROVERBIO MASAI :
TU LASCI L’AFRICA…MA L ‘AFRICA NON TI LASCIA ANDARE MAI!