IL FASCINO MISTERIOSO DEL MOZAMBICO
Alba.
Che giorno è oggi?
Dove sono?
Qualche attimo di smarrimento poi
realizzo,il Mozambico,anzi non ancora.
Siamo fermi sull’autobus dell’Intercape che da Nelspruit,dove
ci ha imbarcato ieri notte, ci porterà fino a Maputo
attraverso la frontiera Rossano Garcia dove per
l’appunto adesso siamo.
Intorno a noi migliaia di persone
che attendono l’apertura della frontiera che avverrà alle 6. Molti hanno le
macchine stracariche di ogni cosa ,da materassi a sedie di plastica,da
biciclette a sacchi strapieni di vestiti.
Aspettiamo.
Finalmente lo “stuard” dell’autobus ci avvisa che è ora di scendere e ci
indica in quali uffici dobbiamo entrare e in quale ordine.
Nessun problema,seppure abbiamo
le facce ancora piene di sonno e gli uffici siano strapieni ,non abbiamo
nessuna difficoltà e facciamo il nostro iter burocratico senza intoppi (
paghiamo solo 12 rand a testa),anche perché il visto
l’abbiamo fatto fare all’ambasciata mozambicana a
Roma (speso 25€ a testa per visto più 8€ per spedizione passaporti e foto).
E’ arrivata l’ora di passare
dall’altra parte e dobbiamo farlo a piedi,l’autobus ci aspetterà in Mozambico a
un centinaio di metri.
Arriviamo tutti e sei davanti
alle guardie che prendendo in mano il primo passaporto, lo guardano,ci guardano
e dicono sorridendo“Italia,compion du mundo!” e noi ci mettiamo a
cantare “po popopo popo po”, e ci fanno passare
senza quasi fare altri controlli…però meglio che un visto!
Arrivati al pullman ci accorgiamo
che se a noi è andato tutto liscio,diversamente è stato per il ns mezzo di trasporto:un camioncino che trasportava legno
ha fatto una retromarcia nervosa e ha conficcato nel parabrezza una trave
grossa come una gamba e ne ha lasciato infilzato una buona parte nel cristallo
crepato…oggi aria condizionata gratis,con felicità del guidatore!
Finalmente risaliamo e ripariamo
per Maputo.
E’ incredibile,avremo percorso
solo qualche kilometro ma il panorama è
diametralmente opposto:baracche il lamiera invece di ridenti ristorantini,paludi e sterpaglie invece di giardini ben
curati, uomini in bicicletta e soprattutto a piedi invece di operai su pik-up…insomma l’AFRICA.
In un paio d’ore arriviamo a
destinazione,MAPUTO e ci accorgiamo che sebbene non vediamo Town-ship
come in Sudafrica,la periferia è veramente degradata mentre nel centro si
alternano moderni palazzi con banche o uffici a casermoni decaduti e villette
coloniali.
Arriviamo al capolinea alle
07:30,ritiriamo i bagagli e ci guardiamo un attimo intorno,l’atmosfera è nuova
e ci elettrizza.
Veniamo subito circondati da
gente che in cambio di pochi soldi ci vuole trovare una sistemazione per la
notte..
Un omino grida
“Fatima,Fatima!”… il ns
albergo e lo seguiamo fino alla navetta che ci porterà a fare finalmente un
riposino.
CENTRALLY LOCATED IN MAPUTO – Mao
Tse Tung Ave,1317
email: [email protected]
Phone: +258 (0) 82 4145730 – +258 (0) 82 3070870 Fax:
(+) 258 1 300 305
La ns
navetta è però una bagnarola in quanto furgoncino aperto sul retro così che ci
caricano “armi e bagagli” sul cassone…almeno ci facciamo una panoramica della
città senza filtro.
A un semaforo un motorino ci
affianca e ci chiede dove andiamo e ci avverte che abbiamo una ruota a
terra,noi gli diciamo che andiamo da Fatima… ma sì forse ci arrivate!
E ci arriviamo. Il viaggetto dura
Da
fuori Fatima sembra un fortino con guardia alla porta,filo spinato,cani da
guardia, cancello e doppio cancello,dentro sembra casa di mia nonna…divanetti
disfatti,portacenere fatti di conchiglie,un portico con una mini cucina dove
ognuno si può fare un the,basta che dopo lavi la tazza che ha usato e in
generale un’atmosfera molto bohemienne. E’ un grande
alloggio Pace e Amore…
Gigioniamo
aspettando che qualcuno ci faccia vedere le camere, finalmente arriva un mozambico-jamaicano (solo per i rasta
e l’erbetta che ipotizziamo non si faccia mai mancare) che ci fa scegliere tra
camere con bagno privato con 4 posti letto (225 rand)
o con bagno in comune (180 rand)…noi scegliamo quello
con bagno privato mentre Raffa & Andrea B. , Jael
& Andrea F. optano per l’altro.
Preso possesso della camera da
qualche minuto sentiamo bussare…Jael e Andrea F. non hanno trovato di loro gradimento la camera (parure
di reggiseno e mutandine attaccata alla maniglia della finestra) e decidiamo di
dividere la camera…(speriamo sinceramente anche di risparmiare qualche euro
dividendo)…non c’è problema,la camera è piccola,il bagno microscopico ma è solo
per una notte!
Doccetta
e poi in pista,pronti a scoprire il volto di questa città.
Ci incamminiamo per le strade in
cerca di un bancomat,un telefono e un negozio di articoli video…chissà se
saremo soddisfatti!
Troviamo il bancomat e ritiriamo metical (1€ = ±33 meticales) senza
problemi.
Chiediamo
di un centro commerciale e ce lo indicano a una ventina di minuti di
cammino…benissimo in marcia!
Le strade sono strapiene di
persone,in ogni angolo chioschetti vendono mandarini
(che impareremo a conoscere bene) caramelle o biscotti,qua e là sul marciapiede
vengono esposte mercanzie, da scarpe a batic, ogni
cosa sia turistico che non.
Una cosa ci colpisce,siamo gli
unici bianchi, ma qua sembra che non se ne curi nessuno!
Sotto il palazzo del centro
commerciale c’è un’affollamento di venditori di souvenirs e tutti ci chiamano,ci tirano guarda,mira, buen precio! Come ci si aspetta
in ogni buon mercato africano da Tunisi a Maputo.
Entrati nel centro commerciale è
un altro mondo!
Pulizia, ordine e progresso,il
cammino di un paese tra i più disastrati per uscire dal tunnel tra dislivelli
sociali e controsensi.
Gironzoliamo,ma in effetti non ci
sfizia niente,tutto troppo artefatto.
Usciamo e ormai è ora di pranzo.
Diego avvista con famelica
lungimiranza un ristorantino dall’altra
parte della piazza “PIRATES”
Si mangerà pesce,speriamo!
Il menù è molto accattivante
soprattutto per i prezzi che non hanno nulla a che fare con il Sudafrica (e tantomeno con l’Italia) ma che scopriremo essere superiori
ai prezzi mozambicani in genere ( paghiamo 27,6 € a
coppia).
Mangiamo da stare male e
tutto molto buono.
Rientriamo nel centro commerciale
per chiamare Delito,il nostro amico di Maputo conosciuto da amici di amici a Cape
Town dove era in vacanza.
La sera Delito
ci viene a prendere e ci porta a casa sua,ci fa conoscere la sua famiglia e
altri amici.
L’atmosfera è surreale,sembra che
ci conosciamo da sempre, comunichiamo un po’ in inglese un po’ in un portoghese
fantasioso improvvisato da Diego e Raffaella.
Mangiamo insieme una cena
semplice ma gustosa e ci facciamo spiegare qualcosa di questo paese misterioso
di cui non esistono guide turistiche o altre dritte e in cui noi ci siamo
tuffati senza avere quasi idea su cosa avremmo trovato.
La situazione in alcune zone è
veramente drammatica,ma sul mare dove staremo noi non dovremmo avere
sorprese,ne di malattie (malaria ecc.) ne di altra sorta.
Delito
ci da anche il numero di alcuni suoi amici a Tofo (la
ns prima tappa) e a Vilanculos
(l’altra tappa) per avere appoggio nel caso ne avessimo bisogno o anche solo
per avere dritte su dove dormire.
Sono veramente una famiglia fantastica ,hanno passato la guerra ma sono di una
dolcezza e di una gentilezza meravigliosa!
Dieci minuti prima eravamo
estranei e ora siamo un famiglia..
Il loro amore ci rimarrà nel cuore
per sempre,facendoci desiderare di poterli in un futuro riabbracciare…
Rientrati da Fatima prendiamo
accordi per l’autobus che alle 5 della mattina ci porterà verso Tofo….Il tipo addetto alla gestione del Back pakers prova a fare il furbo facendoci pagare la camera da
4 posti letto 225 rand a coppia…tot.450r
Allora un po’ ci agitiamo… ci siamo privati della privacy e della libertà per
pagare di più di quanto avremmo speso se fossimo stati ognuno in una
camera…Qualcosa non torna!!!!Gli facciamo gentilmente notare che il listino
prezzi alle sue spalle dice una stanza da 4 = 345rand lui dice che è sbagliato …non vogliamo avere
problemi ,dobbiamo ancora passarci la notte e subiamo e paghiamo ..ma in camera
gli prometto tutta la pubblicità su internet più negativa possibile…
Sveglia all’alba e troviamo una
busta infilata sotto la porta con un messaggio di scuse e con 105 rand che ci vengono
restituiti : si scusa e ci restituisce i soldi???
Cosa è successo??
Le nostre ipotesi sono due anzi tre…1)
la ragazza italiana che ha appena trasferito le sue valigie nella stanza del
tipo ci ha messo una buona parola…
2)Andrea B che è stato l’ultimo
di noi a parlagli a detto la frase magica che ha toccato il suo cuore..
3) uno di noi vedendo il nostro umore
un po’ nero abbia simulato il tutto per renderci felici…
La verità non la sapremo mai…
Concludendo la mia opinione su
Fatima è: informatevi e c’è sicuramente un’alternativa…non sono gli unici nella
zona ..
La pulizia è proprio ridotta al minimo e in bagno ancora meno….e poi chiarite
sempre tutto e magari fatevi scrivere la cosa pattuita a scanso di equivoci
futuri…
Questo vale in tutto il mondo.
MERCOLEDI’ 16/08/2006
Alle 04:30 troviamo due taxi 300metical ad aspettarci, ci portano in
quella che loro chiamano stazione ma è solo una tettoia all’aperto,con alle
spalle un capannone…
Ancora una volta veniamo
avvicinati a turno da locali…
Siamo un po’ diffidenti e
prevenuti,alla fine capiamo che vogliono solo racimolare qualche soldo o
aiutarci..
Ci dicono che l’autobus non
partirà alle 5 ma alle 6 …Impareremo nei gg futuri la
calma mozambicana .
Alle
6 apre, usando la fantasia, una sorta di biglietteria ..Paghiamo 640 mt a coppia con 50mt di bagaglio..
La stazione è quella degli
autobus OLIVERAS che da lontano sembra un autobus bello ,più che decente ma poi
più ti avvicini lo vedi nella sua completezza e ti chiedi :perché ami viaggiare
coi mezzi locali.
L’autobus ha almeno 20 anni ed è
vissuto ,molto vissuto..
Appena prima della partenza la
stazione si è riempita di ogni genere di venditori,da quelli dell’acqua,del
pane,mandarini ,dentifrici,zuppe calde ecc..
Sono bellissime le donne nei loro
colori ,con i loro bambini fasciati dietro la schiena..
A quei meravigliosi bambini
mancheranno sicuramente tante cose chi i bimbi occidentali hanno,ma non gli
manca certo il contatto e l’amore materno…Hanno il meglio senza saperlo..
Vengono
sballottati su e giù ogni volta che la loro mamma si china,si muove e loro
ridono senza problema…
Oliveras
per fortuna non è pienissimo,abbiamo circa tre posti per persona e viaggiamo
comodi…
Le strade spesso non sono
asfaltate,sono piene di buche.. attraversano tutti i paesini.
Non c’è molto nelle zone dove
l’autobus si ferma e noi veniamo
letteralmente circondati da donne con i loro bambini sulla schiena e con cesti
sulla testa pieni di mandarini,banane ecc…o da ragazzini che vendono
biscotti,bibite o frutta secca..
Visto che il viaggio è lungo
approfittiamo anche noi di questo “negozio ambulante
Dal momento che i viaggi sono in
media di tutta la giornata è probabile che si debba usufruire del bagno… ma non
voglio soffermarmi troppo sulla descrizione.
Come consiglio cercate per tutto
il tempo di essere stitici e per la pipì un luogo riparato è sufficiente..
Il bagno è una stanza buia
illuminata solo da un finestrino dove tutti eliminano le loro scorie le quali
si fermano dove vengono deposte perché non c’è acqua da tirare…il resto lo
lascio alla vostra immaginazione..
Ma una cosa voglio chiarire: non
sono certo questi piccoli disagi che mi bloccano o che mi fanno scappare da un
paese…Serve spirito di adattamento…volersi tuffare nel loro mondo…e io
rifarei tutto quello fatto in questo viaggio..
Arriviamo a INHAMBANE verso le
16:00,dove poi prenderemo un ciapas per Tofo.
Recuperiamo gli zaini che nel
frattempo hanno subito una metamorfosi: assomigliano a dei sacchi
impolverati,rossi e appiccicosi visto i sacchi di patate e ogni cosa possibile
con cui sono venuti in contatto e in più l’autobus è pieno di fessure la povere
rossa delle strade li ha rivestiti…
Siamo letteralmente assaliti da
orde di ragazzini e taxista che di nuovo vogliono accompagnarci …la maggioranza
grida da Fatima da fatima!!(no grazie rispondo io!)
PRAIA DO TOFO, INHAMBANE –
MOÇAMBIQUE
Tel. +258 (0) 82 4145730 and +258 (0) 82 3070870 Fax:
(+) 258 1 300305
Email: [email protected]
Siamo decisi ad avere una
sistemazione migliore ,giochiamo la carta “amico di Delito”
telefoniamo a Nimberto e dopo dieci minuti facciamo
la sua conoscenza..
Conosce il posto e sa a chi
chiedere..
Ci accompagna a Tofo con il suo fuori strada pieno dei nostri zaini e
quattro di noi lo seguono sul ciapas..
Alle 17:30 siamo al mare!
Ci sembra subito una zona molto
tranquilla,nessuno si è sconvolto o agitato al nostro arrivo..
Come
descrivervi Tofo: immaginate un T capovolta,voi
arrivate dalla strada principale dove all’incrocio con la strada di sabbia si trovano delle baracche che fungono da
negozi,da un lato c’è anche il mercato con frutta e verdura e poco più avanti
c’è il mercato dell’artigianato locale.
Tofo è
composto da una spiaggia lunghissima e rilassante,in riva alla spiaggia ci sono
2-3 resort nome che sicuramente rende più nel nome
che nella realtà..e poi ci sono delle cassette
singole ,possiamo chiamarle anche villette per
il loro standard,
sono molto semplici,essenziali ma
ok!!
Nimberto
ci trova la sistemazione in una delle villette in riva alla spiaggia ,data in
gestione a DONA MARIA e a suo marito.
La casa ha un salone enorme con
cucina americana,con tutte le stoviglie,frigo e freezer,due camere da letto e
il bagno..
Nel cortiletto esterno davanti
alla case un portichetto con poltroncine in vimini e un pratino
dietro la casa con tanto di filo per stendere e Barbecue..
Useremo tutto!
Visto che ci sono solo due camere
Andrea & Jael si sacrificano molto generosamente
e dormiranno in salotto su un materasso per terra per tutto il tempo..
La casa è essenziale ma pulita.
Dopo una bella e rigenerante
doccia calda (doccia caldissima non proprio a norma di legge ha la resistenza
per scaldare l’acqua dentro al doccione…) andiamo alla ricerca di qualcosa da
mangiare …Poco più avanti c’è CASA BARRY
Un piccolo resort completo
di tutto e sarà il nostro punto di riferimento per quel che riguarda il cibo.
Ceniamo nella terrazza del suo ristorante :cibo ottimo e abbondante,prezzi
normali non economicissimi (mangiando un tot paghiamo 450 rand
in tot :17,6 € a coppia).
GIOVEDI 17/08/2006
Giornata dedicata al relax
,dobbiamo recuperare energie ,dall’inizio della vacanza ci siamo sempre
all’alba se non prima per riuscire a fare tutto ,anche se vi devo confessare
che poi alle 22:00 in media eravamo tutti cotti
e si andava a letto, conciliando il sonno con una buona lettura,sonno
che non tardava mai ad arrivare.
Ci svegliamo per le nove e
andiamo a fare colazione da Casa Barry ,ci sono
ottime colazioni con una buona varietà di scelta a prezzi europei (10€ a coppia).
Ci concentriamo poi alla ricerca
del Diving
visto che i gg successivi sono dedicati
all’immersioni.
All’interno di casa Barry c’è un diving Padi 5 stelle
TOFO SCUBA tel:+258
(0)232 9030 cell:+258(0)828
26014
email: [email protected] – www.tofoscuba.com
Ci fa un’ottima impressione,poi
esattamente in fondo alla via dall’altra parte c’è un altro diving
:sembra ugualmente buono,i prezzi sono simili ,ma Casa Barry
ci ispira più fiducia ed è veramente a due passi dal nostro alloggio!
Ritorniamo e prenotiamo per
domani alle 10:30 lo snorkeling Safari per vedere lo SQUALO BALENA (250 rand a testa 29€ ) poi alle 13:30 abbiamo la prima
immersione (costo circa 40€ ad immersione) e prenotiamo per le otto del gg successivo la 2° al MANTA REEF a 30mt di profondità per vedere le mante che
si fanno pulire dai pesci addetti al lavaggio…tipo il lavaggio auto.
Per fare la 2° immersione visto che siamo
tutti Open tranne la Raffa bisogna fare un’esame e
pagare 40 rand per l’esame e altri 40 per il
supplemento carburante,visto che il luogo è un po’ più lontano.
Intanto prenotiamo poi vedremo…
La
cosa più importante è fatta,ora ci rilassiamo,facciamo il bucato e ci
organizziamo per la cena: abbiamo deciso che cucineremo il pesce in casa
,risparmiando e mangiando di più.
Diego riesce a comprare
Compriamo pomodori per il
sugo,ananas, papaya, birra ecc…e ne viene fuori
un’ottima cena e già pensiamo a quella di domani sera…
Abbiamo deciso di contraccambiare
l’aiuto dato da Nimberto invitando lui e la moglie a
cena da noi…
VENERDI’ 18/08/2006
Siamo carichi ed emozionati
all’idea di aggiungere a tutti gli animali visti fin ora anche quelli marini…
Colazione da casa Barry …ne hanno una chiamata PADI..fatta
di yogurt e muesly , ottima ed energizzante..
Alle 9:30 siamo al diving per sbrigare tutte le pratiche e compilare i moduli
e trovare l’attrezzatura per l’immersione..
Sono una bella squadra e tutto si
svolge velocemente.
Alle 10:30 partiamo.
Per prima cosa bisogna spingere
in mare (e quando scrivo spingere intendo proprio spingere) il gommone arenato
sulla sabbia, facendoti aiutare dal reflusso dell’onda.
Tutti devono spingere seguendo la
tecnica già collaudata del diving.
E’ un po’ divertente!
Una volta in mare il gommone
viene lanciato a tutta velocità o quasi..in alcuni
casi voli letteralmente sull’ acqua con i relativi salti e atterraggi che ne
seguono..
Io non amo Gardaland
,non amo le giostre e non mi diverto per niente…sono l’unica pizza della
compagnia…gli altri si divertono tantissimo.
Anche il mio stomaco non apprezza
e inizia a segnalare la sua presenza..
In cosa consiste lo snorkeling
safari?
Se l’avessi saputo non l’avrei fatto….
Si va in giro alla ricerca dello
squalo c’è anche l’omino sulla torretta per facilitare l’avvistamento e una
volta localizzato la tipa del diving (in questo caso
Tania )urla: “Ora!”
Tutti si buttano in acqua dirigendosi
freneticamente verso il luogo dove è stato visto…Un problemino
c’è : l’animale non sta fermo e non ti aspetta,quindi di una ventina che siamo
solo alcuni lo raggiungono..i più veloci e quelli con
meno pare…
Io lo ammetto sono paurosa,ho la
mia tecnica per scendere dal gommone,ho paura delle profondità e delle bestie
cattive…e appena mi butto giù la prima volta, mi trovo una bella medusa
davanti…il mondo si ferma in quel momento!
Ora il mio obbiettivo non è più
vedere lo squalo ma evitare le meduse!
Il tutto è molto frenetico..ti butti…3-4 minuti alla ricerca dello squalo balena e poi
risali ,il gommone si sposta e tutto si ripete..
Ci ributtiamo ma io e Diego siamo
troppo lenti e poi l’idea di andare sopra ad uno squalo di
Alla terza possibilità io e Diego
abbiamo gia rinunciato,io ho lo stomaco sotto sopra e Diego non è così sicuro
di volerlo vedere…gli altri sono entusiasti…
Vediamo dal gommone lo squalo a
pelo d’acqua, una manta bella grande e da lontano le balene che
saltano…Raffaella si butta ma appena scesa urla e risale…una “medusina” con i filamenti blu lunghi un metro l’ha presa
nel collo ed è rimasta nella muta…non sono attimi piacevoli per lei
principalmente e per noi che l’aiutiamo.
Diego gli stacca i filamenti dal
collo, urticandosi a sua volta una mano ,poi gli
versiamo dell’acqua (l’unica cosa che abbiamo…)
Io nel frattempo dondolata dalle
acque ho provveduto a donare la mia colazione ai pesci,,
Non vedo l’ora che tutto finisca.
Un’altra signora poco dopo segue
il mio esempio…Che allegria!!
Si tuffano altre due volte e poi
si torna a riva saltando sulle acque visto che il mare è un po’ mosso,anche se
il ragazzo che guida è comunque bravo. Una volta vicini a riva ti dicono di
tenerti ben stretto e lanciano il gommone verso la sabbia alla velocità
massima..si arena di nuovo.
Rientriamo ed è gia ora di uscire
per l’immersione vera,io non ho nessuna voglia:
tra il mal di mare e la mancanza
di esperienza…(ho preso il brevetto a Giugno con Diego e Jael
e a parte le immersioni per l’esame non ne ho fatte altre)
Tania capisce tutto ed è molto
carina,incoraggiante e rassicurante..
Per prima cosa mi da una pastiglia
contro il mal di mare e mi promette di essere la mia ombra.
Ok
,bisogna rompere il ghiaccio anche per tutto quello che ho pagato per avere il
brevetto.
Al diving
troviamo tutta l’attrezzatura pronta solo da controllare e montare , su ogni
pezzo c’è il ns nome. Sono un’ottimo
diving.
Come prima esperienza all’estero
è veramente ok!
Ci prepariamo,facciamo il brefing e Raffaella che per fortuna si è ripresa
dall’incontro con la medusa,mi traduce visto che è tutto in inglese.
Ecco la storia che si
ripete…Spingere il gommone in acqua ecc.
Una
volta sul posto cercano il punto esatto con il gprs e
il dive master scende con il filo e noi dietro.
Tania e un’altra ragazza
controllano il gruppo…C’è un po’ di corrente e Tania mi aiuta.
Una volta sotto sono molto
tranquilla e non ho più problemi,mi godo l’immersione anche se devo trovare
ancora il giusto assetto.
Le acque di Tofo
sono piene di vita…uno dei miei sogni si materializza a due metri da me:da una
cavità esce una tartaruga enorme e mi nuota davanti scomparendo velocemente nel
blu.
Sono affascinata da questi
animali :enormi ma così agili in mare…ne avevo viste nel Borneo
Malese a Sipadan facendo snorkeling ,ma questa è la
prima che la vedo in immersione.
Vediamo tanti pesci che non sto
ad elencare,una bella immersione vegliata dai ragazzi del diving,
man mano che finiamo l’aria iniziano a turno la risalita:il 1° è Diego che
risale con l’altra ragazza del diving, poi più avanti
sono io con altri due insieme a Tania egli ultimi con il ragazzo guida.
Sento ancora il mal di mare
mentre faccio la sosta di sicurezza e mentre aspetto che vengano a recuperarci
col gommone ma almeno non rimetto.
Sono
felice di averla fatta,ma io e Diego decidiamo di prendere le cose con calma e
rinunciamo al Manta reef per fare un’altra immersione
tranquilla a 18 mt..seguendo la scuola SSI (prima fai
almeno 12 immersioni e poi puoi prendere il brevetto per i 39 mt).Voglio farmi con calma la mia esperienza. Grazie a
Tania per aver fatto il suo lavoro in modo eccellente!
Una volta a casa ci dividiamo i
compiti,fare la spesa visto che questa sera abbiamo ospiti…Compriamo un trancio di barracuda da fare alla griglia
e degli spaghetti da fare al sugo con i gamberi.
Ci gasiamo all’idea degli
spaghetti cucinati da dei veri intenditori della pasta!!!
Bhe non
comprate mai pasta all’estero a meno che non venga dall’Italia,puntate solo su
spaghetti italiani o scegliete del riso….
Ne risulta un’attentato
alla vita dei nostri ospiti più che
invito a cena; i nostri spaghetti diventano una colla immangiabile facendo
perdere di qualità all’ottimo sugo fatto da Diego.
Risolleviamo la cena con il pesce
alla griglia e i gamberi saltati in padella.
Meno male che gli piace il pesce
visto che sul posto non c’è molta scelta.
Ne esce una bella
serata,comunicando in italiano,portoghese,spagnolo e un poco d’inglese.
Appena gli ospiti se ne vanno i
miei amici iniziano a studiare per l’esame si domani in inglese,meno male
che noi abbiamo cambiato idea…
SABATO 19/08/2006
Noi ci svegliamo con calma mentre
il resto del gruppo parte presto per l’immersione al manta reef..tornano
entusiasti mentre noi ci prepariamo per la ns delle
10:00.
Anche questa è bellissima,vediamo
stelle marine bellissime e con colori meravigliosi.
Rientriamo cotti e
affamati,finiamo tutto il cibo che abbiamo in casa perché domani mattina presto
lasciamo Tofo direzione Villanculos…Facciamo
un giro nel mercatino locale comprando qualche ricordo :è un mercato bello e
poi ci pentiremo di non aver comprato molte più cose..
Contrattiamo per trovare un ciapas che alle sei ci porti a Inhambane
.
Paghiamo il pernottamento alla
Donna Maria che ogni gg passava a pulire la casa e a
controllare che non avessimo bisogno di niente.
Consigliata!!!Paghiamo un totale di
75 € per 4 notti a coppia,meno di 10 € a notte a testa.. Per prenotare eccovi il numero di telefono :
DONA MARIA 258-25574943.
Per altre info
su TOFO:
http://www.tofotravel.com/
DOMENICA 20/08/2006
Passando da Inhambane
ci fermiamo a fare colazione da Nimberto e Grace per l’ultimo saluto:ci troviamo davanti una colazione
pantagruelica e ci vergogniamo ancora di più della nostra cena passata…Magari
se un gg verranno in Italia potremo contraccambiare
il loro affetto…
Ci
accompagnano al porticciolo dove loro ci dicono che c’è la barca per
attraversare la baia e ritrovarci a Maxixe…noi cerchiamo ma non vediamo nessun traghetto…scrutiamo
l’orizzonte ma nemmeno l’ombra…arrivati alla fine del molo…nascosta c’è una
bagnarola (una barchetta ) usata dai pescatori gia stracolma di gente…Ancora
una volta compiono un miracolo riescono a trovare una sistemazione per noi e nostri zaini.
Nessuno dei nostri famigliari
s’immagina dove siamo finiti e quello che stiamo facendo…con la telecamera
filmiamo il tutto anche se in modo discreto;non vogliamo mai attirare troppa
attenzione.
Ridiamo per la situazione,siamo
in un guscio di noce stracarico e
galleggiamo. Ancora una volta il nostro spirito di adattamento ne esce
rafforzato!
A Maxixe
inconsapevolmente facciamo una scelta penosa: vediamo una piccola stazione di
pulmini (ciapas) e senza indagare troppo sulle altre
possibilità ci fermiamo alla “prima bancarella” (non fatelo mai forse c’è una
scelta più favorevole poco più avanti…) C’è un ciapas
vuoto che va a Villanculos ,noi contrattiamo il
prezzo e ci facciamo caricare gli zaini sul tetto del pulmino…ci sediamo comodi
e qui alcuni di noi effettuano delle scelte tattiche sbagliate dovute
all’inesperienza:
Andrea il più alto di noi va a
sedersi nel sedile dietro così ha più spazio per le gambe poi a coppia due per
ogni fila di sedili…Che bello un ciapas tutto per
noi…
Ecco l’errore :il ciapas non parte come l’autobus ad un orario stabilito ma
solo quando è pieno ,anzi meglio dire stracolmo!!!
Poco più avanti c’è la vera
stazione degli autobus Oliveras ,informatevi!
Abbiamo atteso circa due ore
prima della partenza e quando abbiamo osato protestare ci hanno offerto di
partire solo per noi ma ad un prezzo
raddoppiato e noi da indignati tirchi ci siamo rifiutati di passare per i
soliti turisti da spennare…meglio soffrire come tutti!
Forse adesso molti di noi
accetterebbero anche un prezzo triplicato!
Per non tirarla troppo per le
lunghe,concludo dicendo che il ciapas aveva una
capienza normale di sedici persone circa ,mentre noi ci siamo ritrovati in
venticinque più due bambini e due galli…durante la strada continuavano a far
salire gente,non è possibile descrivere
le posizioni assunte da alcuni viaggiatori,da veri contorsionisti…Andrea F si è
ritrovato nel posto più infimo e più bloccato di tutti e non riusciva nemmeno a
muovere un braccio….il viaggio è durato circa cinque ore…Come consiglio se vi capita
di scegliere questo mezzo di trasporto:salite per ultimi o scegliete i posti
dietro al guidatore…di solito c’è più spazio per i piedi,c’è il finestrino e
quando la gente sale e scende è più facile che ogni tanto riusciate ad ottenere
qualche centimetro prezioso di spazio!Lo dico per esperienza,in questo viaggio
quello era il mio posto.
Abbiamo pagato questo giro
“sull’inferno” 1200 metical
come gruppo…una volta giunti a destinazione abbiamo tentato di pagare meno
visto le condizione del viaggio ma ci hanno ricattato non consegnandoci gli
zaini e ancora una volta abbiamo accettato le loro condizioni!
Siamo quasi tutti esausti,in
piedi da prima delle sei,e questo viaggio non ci ha certo ricaricato…Appena
scesi siamo di nuovo circondati da gruppi di ragazzini (li definirei senza
offesa puzzolenti:non amano molto lavarsi e il deodorante…) Dovremmo esserci
abituati al fatto di essere accerchiati da gente che ti tira la valigia per
portarti in qualche luogo per dormire con il solo obbiettivo di ricevere qualche
monetina per aver portato dei clienti….
Non so se per colpa della
stanchezza o dell’ambiente questa volta
siamo ancora di più sulla difensiva e non chiediamo e non accettiamo l’aiuto di
nessuno….ci chiudiamo a formazione
impala…Tutti in cerchio con gli zaini al centro!
Leggiamo quali B&B sono consigliati dalla Lonley
Planet…
I ragazzi non demordono e
continuano a dire un nome : ”BAOBAB BEACH”
082 7315420/023 82417
email baobabmoz@yahoo.
Un pò confusi e stressati
mandiamo Diego e Andrea B in avanscoperta…inutile girare in sei trascinandoci
“dietro donne,bambini e animali” o perdon
trascinandoci dietro gli zaini non per niente leggeri…
Aspettiamo almeno un’ora,il sole
inizia a tramontare,i ragazzini non allentano la presa e studiano ogni nostra
mossa…vedono una biro e la vogliono..vedono una
caramella e la chiedono ecc…ogni tanto credo si siano anche presi beffa di
noi….infondo siamo sempre estranei nel loro mondo……
Da lontano vediamo sbucare un
furgoncino con sopra Andrea e Diego…hanno trovato il luogo giusto e sono venuti
a prenderci con il proprietario del B&B.
Un ragazzino ci prova : dice al
tipo che è stato lui ad indicarci il suo nome, noi non amiamo le bugie e
smentiamo tutto…per questa volta niente mancia…e che imparino a non gridare
solo un nome ma a dare possibilità di scelta.
Il nome più famoso spesso non è
mai la scelta migliore vedi Fatima!
Siamo da Josef & Tina ..una struttura nuova fatta da Josef
inviato dalla comunità europea per sperimentare nuove colture in campo agricole.
Il lodge
che si è costruito forse per arrotondare è una buona sistemazione
Ci sono nella casa tre camere da
letto,un salotto enorme con tanto di televisione e divanetti e una cucina
altrettanto grande completa di tutto ad uso degli ospiti.
Poi ci sono dei bungalow
circolari con il tetto di paglia per dare un’atmosfera più semplice con bagno
in comune….
C’è anche il ristorante bar dove
servirti fino a notte tarda.
email : [email protected]
www.joseftina.com
tel:
+258 82 9652130
paghiamo 750 metical
a coppia con colazione.
PER MAGGIORI INFO O TROVARE
ALTERNATIVE POTETE RIVOLGERVI A:
Vilanculos
Tourist Services Tel: 082
7642140 email [email protected]
Eccovi
comunque altri indirizzi utili per eventuali alloggi:
http://www.smugglers.co.za/ 082 770 3720
Casa Rex
023 82048
00258 82 8686540
Blue Water
082 807 5750/082 7683400
LUNEDI’ 21/08/2006
Chiediamo a Josef
,che si dimostra disponibile a soddisfare ogni nostro dubbio o curiosità, come
fare per fare il giro delle isole…d’altronde siamo venuti fino a qui per vedere
L’ARCIPELAGO DI BAZARUTO famoso come parco nazionale marino….
Nonostante il cielo nuvoloso
prenotiamo tutta la giornata il giro in DOW (un altro guscio di noce con vela
che per qualche forza misteriosa della natura anche se pieno di gente riesce a
galleggiare e a muoversi).
E’ un mare meraviglioso,con
colori stupendi ,qualche foto riesce a rendergli giustizia…il mare è calmo e
nonostante io sia fifona ,no meglio dire previdente per natura…riesco anche a
godermi il tragitto d’andata….nella barchetta come sedie ci sono solo delle
asce di legno che l’attraversano e formano delle panche.
L’equipaggio
è composto dal guidatore della barchetta e dal cuoco…incontriamo un pescatore
di granchi che solitario e senza barca nuota nel mare infilzando tutti i
granchi che incontra….il cuoco ne compra sei per un euro…(io mi rifiuto di
mangiarlo…Non sono vegetariana ma nella mia mente solo pochi animali sono
destinati alla morte…gli altri mi fanno pena e non riesco a mangiarli…i miei
compagni d’avventura quando se li ritroveranno cotti alla griglia al contrario
di me gli faranno una grande festa.
Proseguiamo il viaggio…alle
undici facciamo una pausa di un’ora sulla prima isola ,
Benguerra;
è praticamente la classica isola da cartolina: spiaggia lunghissima ed
incontaminata di sabbia bianca con le palme alle spalle.
Girovaghiamo sull’isola e
facciamo la conoscenza con due bambini che ci vogliono vendere il loro
giocattolo,una barchetta a vela fatta da
loro che fatta la dimostrazione galleggia e si muove pure col vento…prezzo 10
€.
Il problema non è il prezzo ma
l’ingombro, riuscire a portarla in
Italia senza romperla…
Gli regaliamo due magliette e un
paio di bermuda…e ci facciamo pure una foto ricordo…
In quest’isola
è pure possibile soggiornarvi perché
hanno costruito un villaggio turistico ma logicamente i prezzi sono
quelli turistici e per arrivare fin qui il prezzo non è nemmeno paragonabile
con il nostro fai da tè!
Ripartiamo e alle 13:30
approdiamo sull’altra isola: Manguerra,sicuramente
più adatta allo snorkeling…noi ci rilassiamo sulla spiaggia mentre il cuoco ci
prepara il pranzo..
L’isola al momento è abitata solo
da locali ma stanno costruendo degli
alberghi , iniziano a deturpare questo paradiso…costruendo strutture turistiche
in riva alla spiaggia senza tener conto del contesto dove si trovano….ok alberghi ma meno invadenti sarebbero stati più adatti al
luogo….
C’è un gruppo di bambini
meraviglioso che aspetta i soliti regali da noi turisti…e impariamo dopo,
aspettano anche gli avanzi del nostro cibo e di poter leccare letteralmente le pentole e poi
lavarle in mare…e riconsegnarle immacolate al cuoco!
I ragazzi si dedicano allo
snorkeling e ci raccontano di pesci enormi e di una quantità di vita
inimmaginabile,il tutto è di buon auspicio per le immersioni che speriamo di
riuscire a fare.
Mangiamo riso con un buon sugo al
pomodoro,pesce alla griglia, i poveri granchi e un’ottimo
ananas…Io mi diverto a cibare una chioccia con i suoi pulcini che si sono
adattati a mangiare praticamente di tutto…anche il pesce…ogni tanto mi sento un
pò san Francesco…la protettrice degli animali…
Il tempo sta cambiando,scure
nuvole si affacciano all’orizzonte…meglio prendere la via del ritorno…
Non voglio stressarvi
raccontandovi di come non mi sia piaciuto ritrovarmi in un minuscolo guscio di
noce in balia del mare mosso e del vento…dobbiamo seguire la corrente che
almeno a mio parere ci porta sempre più lontano dalla riva….le onde in alcune
occasioni entrano direttamente nella barchetta lavando chi è a tiro… altre volte siamo gli unici
all’orizzonte e allora nella mia mente passano pensieri del tipo: “se ci
rovesciamo nessuno si accorgerà della nostra assenza”.
Alcuni di noi ridono divertiti,io
brontolo dicendo che non bisogna andare in giro in cerca di guai…ok l’avventura ,ok lo spirito
d’adattamento..ma c’è un limite a tutto.
Col senno di poi che non è stato
così tragico ma io odio qualsiasi giostra che si muova…e quel giorno il mare
aveva deciso di muoversi.
Alle
17:00 rientriamo e posso baciare la terra…abbiamo pagato l’escursione 1800 mt a coppia (circa 28€ a testa)..
Andiamo in giro cercando un diving affidabile per prenotare l’immersioni per il gg dopo…La lonley parla molto
bene del AQUA NERA…telefoniamo ma è gia pieno..
Ci agitiamo un po’ perché avevamo
deciso di stare solo un’altra notte e poi partire per il Sudafrica
avvicinandoci al rientro per scongiurare eventuali imprevisti dell’ultimo
minuto…C’è chi dice “possiamo dividerci, io voglio fare immersioni e mi fermo
un gg di più”.Chi dice “io
voglio vedere il Blide river
canyon in Sudafrica e parto prima”.
Ma siamo un gruppo e alla fine ci
veniamo tutti incontro e riusciamo a soddisfare i desideri di tutti…non ci
dividiamo…decidiamo di rimanere un gg in più…con la
promessa da parte di noi donne di alzarci alla mattina presto con la speranza
di trovare un diving libero per il gg stesso…
MARTEDI’ 22/08/2006
Io e Jael
partiamo alle sei per cercare un centro diving,ma non
siamo in una zona molto turistica e come si è faticato per trovare un posto per
dormire la stessa cosa , anzi diventa ancora
più complicata per i centri diving…
Ne risulta però una buona
occasione per vedere il sorgere del sole,fare qualche bella foto e fare una
passeggiata rilassante sulla spiaggia,troviamo anche delle belle
conchiglie….Una di queste con dentro ancora l’animaletto che si aggrapperà alla
vita con tutte le sue forze e ancora di più..( i suoi tentativi di fuga e le
mie suppliche per liberalo e donarlo al suo meraviglioso mare,non sono servite
a nulla contro i suoi aguzzini di cui tacerò il nome (in nome dell’amicizia che
ci lega!)ma la sua morte peserà sulle loro coscienze ogni volta che mostreranno
le conchiglie raccolte in Mozambico!)
Lo
so a voi non interessa niente…ma un diario è anche pieno di ricordi personali
che si vogliono immortalare nel tempo.
Riprendo la via del
racconto:Chiediamo ai locali e tutti ci mandano al diving
del baobab beach…ecco la nostra destinazione:arriviamo che sta aprendo ma ci
dicono che oggi non effettuano immersioni perché il gommone è rotto….Per domani
hanno disponibilità!
Rientriamo e dopo colazione tutti
e sei ritorniamo al centro per raccogliere maggiori info…Il
centro è composto da Viki.Ben e il loro cane aski e qualche ragazzo di colore…non sembra malissimo e poi
non abbiamo molta scelta…prenotiamo due immersioni per il gg
dopo.
00258 82 7817130
Di nuovo una gg
dedicata al relax e a qualche compera…nel centro del paese…c’è una postazione
internet dove prenotiamo l’auto una volta arrivati in Sudafrica,qualcuno di noi
ne approfitta per telefonare a casa…ecc.
C’è un mercato di prodotti
locali…tutto molto caratteristico…e scopriamo che il sapone esiste anche da
loro,lo vendono al pezzo e ne hanno di tanti tipi e con vari gusti…ma allora
perché la maggioranza di loro non lo usa?
Telefoniamo all’amico di Delito e facciamo nel tardo pomeriggio la sua
conoscenza…gli offriamo qualcosa da bere e ancora una volta ne approfittiamo
per allargare la nostra conoscenza sulla zona…
Gli chiediamo informazioni sulla
malaria…se esiste o sono solo esagerazioni….
Lui ne parla come se parlasse
dell’influenza…è appena guarito da circa sei mesi e in media una volta all’anno
la prende.
A noi un po’ di fifa ci viene…noi
che su sei solo uno ha fatto la profilassi antimalarica…noi cinque siamo
contrari…prima di partire ci siamo informati e abbiamo tratto questa
conclusione:
non esiste un vero vaccino contro
la malaria, ma solo una profilassi (il LARIAM) che viene passato dalla mutua e
a detta di chi l’ha preso ha degli effetti collaterali notevoli (sospettano
anche un caso di suicidio) specie su chi ha problemi di depressione o
simili…per sei mesi devi assolutamente evitare una gravidanza…ecc…certo non è
una cosa leggera e poi volendo la malaria te la becchi ugualmente…
Esiste poi un farmaco a pagamento
50 € a scatola: il MALARONE (gia il nome m’ispira molta fiducia) ma a detta di
molti è più tollerabile.
Visto che niente ti assicura di
non beccarla noi optiamo per la profilassi comportamentale.
Certo che sentire il tipo
raccontarci di beccarla una volta all’anno qualche brividino
ci passa per la schiena…ma ci consoliamo dicendo: noi siamo a rischio per 4
giorni ,lui per una vita…le sue
probabilità di essere punti sono certo maggiori,noi dormiamo in una casa
di cemento con le zanzariere sul letto…lui in una capanna con il tetto di
paglia .Auguri!!!!!
Certo che loro si meravigliano
quando noi gli spieghiamo che in Italia è stata debellata da molto
tempo…Incredibile,per loro è parte della vita…
Sono passati sei mesi dal nostro
ritorno a casa e vi voglio rassicurare che nessuno di noi si è ammalato !!!
Di nuovo compriamo del pesce e
Diego si cimenta per un buon pranzetto usufruendo anche delle spezie prese
dall’orto di Josef e gli avanzi diventeranno anche la
nostra cena.
Relax…
MERCOLEDI’ 23/08/2006
Alle otto ci presentiamo
all’ODISSEA DIVING e partiamo poco dopo
per l’immersione nell’isola di Bazaruto…la salita sul
gommone è meno “traumatica”
di quella di Tofo….il
mare è una tavola e ha dei colori meravigliosi,resi ancora più speciali dal
giallo della sabbia che qua e l’ha
affiora causa la bassa marea…
Mi
rendo subito conto che questo diving ha sicuro
qualche stella in meno…è più casereccio lo possiamo definire…sul gommne c’è solo la bionda Viki
(con un po’ di puzza sotto il naso) e il ragazzo che guida il gommone.
Io subito mi chiedo “se lei scende e fa da
guida davanti,chi sta dietro a controllare la fine del gruppo?” Risposta logica
nessuno!
Chiedo subito a Raffaella (l’Advance del gruppo)
di darmi un’occhiata nella discesa (mio grosso tallone d’Achille) mi sento più
tranquilla,d’altronde il mio compagno è Diego ma anche lui come me è alla sua
terza immersione ed è gia tanto se riesce a badare a se stesso…visto che non
può contare sul mio aiuto…almeno nella fase di discesa..
Eccoci
al momento cruciale, tutti in acqua: Viki si butta e
con la corda fa strada…io non riesco a scendere ma Raffaella mi aiuta tirandomi
letteralmente giù…dopo è ok…Viki
va avanti per la sua strada non interessandosi minimamente del gruppo: potevamo
anche essere rapiti da una piovra gigante uno dopo l’altro che lei se ne sarebbe
accorta solo quando toccava a lei…non si è mai minimamente girata indietro a
contarci o a farci il segno ok!
Stai tranquilla carina che una
volta a terra ti consiglio a tutti i sub del mondo…
Il mare certo è meraviglioso
anche in questa zona,non c’è il turismo di massa o lo sfruttamento commerciale
a rovinarlo,almeno per il momento…
Diego come al solito finisce
l’aria per primo e avvisa Viki ..lei lancia il pedanio e continua la sua immersione…Diego aspetta un suo
segnale…e poi capisce che deve risalire da solo…Non mi viene assegnato nessun
compagno che si curi di me…e attimi di panico passano per la mia testa…io
non posso e non voglio risalire da sola…
Inizio a razionare l’aria per non
finirla prima degli altri …per fortuna io e Andrea F la finiamo insieme e io mi
affido completamente alla sua esperienza per la risalita e la sosta di
sicurezza…tutto ok!
Facciamo la pausa fra
un’immersione e l’altra sull’isola di Bazaruto.
Io sono vittima per l’ennesima
volta del mio stomaco e mi sdraio sulla sabbia e non muovo nemmeno un passo, Jael è vittima del richiamo del sole e si sdraia per
abbronzarsi un po’.
Gli altri vanno alla scoperta
dell’isola…arrancano salendo in cima alla grande duna di sabbia che dà l’idea di ritrovarsi nel deserto,ma in
cima si apre lo spettacolo del resto dell’isola:un insospettabile giardino
pieno di alberi,palme e laghetti…da mozzare il fiato,mentre dall’altra parte i
colori del mare,del cielo e della spiaggia disegnano uno spettacolo non meno
emozionante!
Ma voglio tornare a parlare della
“simpaticissima” Viki e del suo centro diving.
Nessuno
si era preso la briga di avvisarci che avremmo passato la nostra pausa pranzo
su un’isola deserta…altrimenti ci saremmo portati qualcosa di commestibile!
La biondina si mangia i suoi due
panini,mentre noi soffriamo la fame.
Con tutto quello che ci hai fatto
pagare le due immersioni non potevi passare ad ogni sub un pacchetto di
qualcosa da mettere sotto i denti o due mandarini che al mercato locale non
costano niente?
Spendiamo 630 rand
a testa per le due immersioni + 60 rand per
l’ingresso al parco,tot circa 80 € a testa.
La seconda immersione si rivela
un po’ più deludente dal punto di vista marino,non vediamo un granchè,ma è pur sempre bello ritrovarsi dentro l’acquario
e non sopra…siamo parte del mondo marino!
Rientriamo dopo le quindici
,affamatissimi e ci fiondiamo al ristorante del
Baobab Beach…niente male anche se sono un po’ lunghi nel servire…
Mangiamo chi pesce ,chi carne io
una pizza niente male…paghiamo 400 mt a coppia (12,5€)
Alla
sera ognuno prepara lo zaino per il trasferimento.
Abbiamo l’autobus del mitico
OLIVERAS alle tre di mattina.
Prima di andare a dormire
paghiamo Josef che oltre tutto si è pure offerto,o
meglio non aveva molta scelta, di accompagnarci alla fermata dell’autobus a quell’ora assurda della notte,gratuitamente in cambio di
una buona pubblicità su internet.
B&B
consigliato!!
Paghiamo 4 notti 750 rand o 3000 metical che tradotti
in € sono
GIOVEDI’ 24/08/2006
Sveglia ad un‘orario
assurdo e ancora una volta, giunti grazie al passaggio di Josef
in una stazione degli autobus fantasma, ci mettiamo ad aspettare.
Subito qualcuno ci avvicina e ci
dice che l’autobus è partito prima ,altri che parte dopo due ore…che è meglio
prendere quello all’altra fermata…noi un po’ dubitiamo ma non molliamo…capiamo
dopo che sono tutti della concorrenza che vogliono accaparrarsi più clienti
possibili,noi aspettiamo Oliveras…non lo tradiremo
come abbiamo fatto all’andata per un ciapas
qualsiasi…Certo se provate ad immaginarvi la scena:
Sono passate da poco le tre di
notte,sei giovani bianchi tutti in cerchio con gli zaini al centro
aspettano infreddoliti e mezzi assonati un’autobus che forse è
gia partito o è in ritardo di un paio d’ore…non è una scena propriamente
allegra….ma noi siamo sopravvissuti anche a questo!
Oliveras
è arrivato verso le quattro e trenta e ha caricato i nostri zaini (gia pronti
ad insudiciarsi per l’ennesima volta ) con i relativi proprietari…ancora una
volta ci siamo appropriati di tutto lo spazio possibile.
Da quelle parti viene definito un’autobus di gran lusso ,in Italia noi lo definiamo un
catorcio da rottamare,ma in questo caso noi l’abbiamo
“amato”, è arrivato e ci ha portato a destinazione…non facendoci stringere come
sardine come nel ciapas e trattandoci come persone.
Il controllore dei biglietti
aspetta di vederci tutti addormentati per poterci svegliare con la scusa di
donarci la colazione…un mandarino a testa….e poi di nuovo tutti dormono…eccolo
che torna per chiederci di controllare i biglietti che lui stesso ci ha
fatto alla partenza…persona squisita e simpaticissima …Di nuovo le soste
negli “autogril” ambulanti…e l’incontro con i loro
bagni….
Siamo arrivati al punto di
partenza del nostro viaggio in Mozambico cioè a Maputo
alle diciannove di sera…un viaggio durato circa 14 ore per fare
Viaggio pagato 900 mt (32.5€ a coppia).
Viaggio che rimarrà dentro di noi
come il mare che abbiamo visto,i paesaggi e la gente che abbiamo conosciuto…
Questo è il racconto della nostra
avventura in Mozambico,per conoscere un punto di vista meno tecnico,meno dettagliato ma che narra
solo le sensazioni ed emozioni provate da Jael su
questo meraviglioso paese potete leggerlo:
http://www.viaggierelax.it/viaggi/index.php?option=com_content&task=view&id=142&Itemid=15
Il giorno dopo prendiamo
l’autobus da Maputo per Nespruit
dell’Intercape…..Siamo di nuovo in Sudafrica!
Se avete bisogno di info non esitate a scriverci.