SE PENSO CHE LAFRICA È LAFRICA MI SBAGLIO
MADAGASCAR vieni qui !
Diario di viaggio 2008
di Ivo & Saby Motta: [email protected]
Perché ora che sono in Africa mi accorgo che lAfrica E PROPRIO LAFRICA,
che il mio cuore E a forma di Africa , qui batte più forte perchè sta bene .
ha un aumento anomalo dei battiti .
un sintomo di vertigine .
come il suono di un tam tam tribale che scandisce il ritmo della Vita.E si sono ancora nellombelico del mondo .
di nuovo nel posto dei sogni… dove non serve sognare.
Nel posto delle ossessioni, delle pulsioni… dove è impossibile rinunciare al desiderio di esplorare ogni piccolo angolo.
Siamo ancora nellAfrica Grande, quella del CuoreAFRICA
COME UN PICCOLO PENSIERO PUÒ RIEMPIRE TUTTA UNA VITA!E anche questa volta trovare le parole giuste è impossibile, quindi meglio ascoltare il Cuore continuare a Volare possibilmente Viaggiando
Ivo e Saby WahaasaDedicated to Elisa & All the Angels we love!
Lasciamo Milano Malpensa facciamo prima scalo tecnico a Roma per poi arrivare a Nosy be in perfetto orario…
Durante il volo non ci sono stati particolari problemi, se non un antipatico brusco temporale che sopra il Kenya fa traballare non poco l’aereo ed irrigidire la maggior parte dei passeggeri. Consueto ritiro bagagli, pagamento visa locale (62 $) , change money da euro in ari-ary e via verso Ambatoloaka a La Caravelle dove abbiamo prenotato via @ i nostri primi giorni malgasci.Arriviamo con un taxi a destinazione e il primo impatto è decisamente positivo. Pascal e Agnès i simpatici gestori ci fanno sentire subito a nostro agio, del resto l’ambiente circostante è delizioso. Tradizionali case malgasce si alternano a bei bungalows tutti bianchi a due piani, completamente in legno , arredati con semplice stile etnico e circondati da un giardino verdeggiante e rigoglioso.
Tutto intorno piante enormi, banani, fiori d’ibiscus colorati un pò ovunque.
Fa caldissimo cosi che sganciamo i bagagli, infiliamo i costumi e via verso la plage, giusto il tempo del primo bagno al tramonto .
Finalmente mare …sabbia …sole caldo … spiaggia…
Finalmente Africa .. Non serve più sognarla, siamo arrivati!!
L’odore della sabbia entra dentro tanto quanto il frastuono delle onde , i profumi sono esaltati , nell’aria c’è sapore di buono, di dolce.
Pascal ci spiega che questo buon odore è emanato dalle piante di Ylang-ylang che hanno fiori verde giallo, da cui si ricava un’essenza utilizzata nella composizione di molti profumi .ne siamo circondati!Facciamo subito amicizia con Gianluca e Monica, una piacevole coppia di Roma. Insieme trascorriamo la prima di tante belle serate e con loro decidiamo per l’indomani di andare a Nosy Iranja, che dista quasi un ‘ora e mezza di barca veloce da Nosy be.
23/24/04/08 NOSY BE NOSY IRANYA BEIranja è una meraviglia !
In realtà è un ‘isola composta da due isolette Nosy Iranya Be (la grande) e Nosy Iranya Kely (la più piccola) – tenute insieme da una lingua di sabbia
interminabile che affiora soltanto durante la bassa marea.
E’ mattino presto il sole esplode, il mare è piatto ricolmo di nuvole chiare.
Scendiamo dalla piccola barca che ci ha accompagnati e veniamo abbagliati dalle luci che si riflettono sulla sabbia dorata, il cielo è chiaro con un bagliore infinito.
Gironzoliamo, curiosiamo, ispezioniamo la spiaggia ancora deserta.
Per nostra gioia e fortuna, cogliamo silenziosamente i momenti in cui i numerosi uccelli marini indisturbati si affrettano a cercare fra le conchiglie i numerosi detriti organici che si depositano sulle rive. Ci sono moltissime stelle marine rosse e conchiglie giganti ovunque.
Avvistiamo con facilità i pesci volanti e intravediamo nelle acque limpide anche un bellissimo pesce palla, rigonfio in tutto il suo splendore.Impossibile non iniziare subito a fare foto.
Qui sull’isola c’è anche un grande centro di tartarughe marine, gestito da ricercatori locali. Studiano e conoscono tutte le abitudini di queste creature che depositano regolarmente le uova , sopratutto nelle ore notturne.
Un vero paradiso naturale, ancora lontano dai clamori del turismo di massa, se non fosse per un unico resort -eco- lodge -extra lusso che vediamo da lontano, al quale è peraltro vietato avvicinarsi (se non vi si soggiorna).Oltre alla visita al villaggio locale dove gustiamo dell’ottimo pesce fresco con riso e cocco per pranzo, dopo un pomeriggio intero fatto di chiacchiere sulla spiaggia con la gente del posto, ne l tardo pomeriggio, prima del rientro in barca ci viene regalata la possibilità di salire sul grande faro, che fa da custode all’isola.
Al rientro in serata, relax nel nostro bungalow , immersi in un lussureggiante giardino tropicale, confinante con i campi di canna da zucchero.
24/04/08 NOSY KOMBAPer oggi abbiamo opzionato l’escursione a Nosy Komba , che si trova a circa 20 minuti di barca a sud di Nosy be ed è circondata da incantevoli spiagge rosa, una foresta lussureggiante e la Grande Montagne.
Ma a parte la bellezza prorompente della sua natura, per noi Nosy Komba è essenzialmente lallegria dei suoi 120 bambini.
Che casino, che balli, che festa!
Sono tutti di verde vestiti con la tipica divisa da scolaretti …
Ci accolgono cantando con scope, secchi e palette in mano, perchè le maestre hanno detto di ramazzare le aule e gli ingressi, sistemare per bene i libri e le classi…. stanno per arrivare i Wahasa ..manco fossimo chissà chi
Per i bimbi della scuola il nostro arrivo è una vera sorpresa, in realtà abbiamo preso accordi il giorno prima, con una maestra conosciuta per caso in un negozio. Parlando con lei, che ci è parsa da subito simpatica e decisamente spiritosa, decidiamo di portare nella scuola dove insegna tutto il nostro materiale scolastico, e non solo…di comprargliene altro con i soldi che gli amici da casa ci hanno consegnato.
Facciamo carico di matite, quaderni e fischietti …ma anche sacchetti di caramelle e mentine direttamente nei negozi dell’isola.Cosi che la mattina trascorre ..non con la prevista lezione di matematica , ma con dimostrazione di canti balli e danze degli scolaretti più disinvolti che si esibiscono felici e gasati davanti ai nostri occhi.
Nosy Komba è anche lo svolazzare teso delle sue tovaglie bianche, tutte bucherellate, lavorate meticolosamente a mano.
E’ la bellezza dei ricami preziosi , è il filtrare del sole che passa dentro ai fiori di pizzo, quasi a formare piccole stelline di sabbia riflesse per terra
è mattina ma non pare sembra una notte bianca fatta di fantasia.Nelle tante bancarelle di artigianato locale si possono vedere e comprare svariati souvenir, come animali in terra cotta dipinti , frammenti di conchiglie , collane di cocco , borse di paglia, accessori lavorati col tombolo che le ragazze sanno usare velocemente.
Nosy Komba anche è il mordibo pelo dei suoi maki, (della famiglia dei lemuri makako)
Oggi per la prima volta vediamo i cosidetti “lemuryen” ( o lemures, che significa “spiriti della notte”) le famose scimmiette !
Sono bellissimi, morbidi, docili , quasi addomesticati, comunque decisamente abituati a stare in braccio o aggrappati alle gambe di turisti e locali.
Queste tipiche piccole scimmie sono endemiche , vivono in natura solo nel Madagascar e in poche altre piccole isolette circostanti delle Comores, possiedono grandi occhi dall’aspetto spiritato ed è semplice distinguerli, perchè le femmine hanno il pelo lungo e rosso
mentre i maschi , con occhi gialli e furbi, hanno il pelo nero.
25/4/08 HOSPITAL NOSY BE CENTER – ANDILÀNARimaniamo in compagnia di Luca e Mony …per la serie squadra vincente non si cambia… invitandoli a visitare con noi la principale struttura sanitaria isolana: si tratta dell’ Ospedale Civile del distretto di Nosy Be, localizzato a Hell Ville, la capitale.
Noleggiamo i motorini di prima mattina e con infradito, caschi e zaini carichi di medicinali raccolti in Italia , attraversiamo il dedalo di viuzze che portano a Nosy center. Arriviamo davanti al grande cancello del complesso ospedaliero.
Entriamo alla reception chiedendo di incontrare il responsabile operativo, ma è il nulla totale …. e questo ci coglie impreparati.
Non ci sono né infermieri nè medici in giro, ovunque solo scatoloni abbandonati nei corridoi semibui e qualche sedia malmessa qua e la, gli scaffali negli ambulatori sono vuoti e sporchi.Finalmente (dopo mooooltoooo…) arriva una responsabile che ci spiega che qui la degenza, le cure e tutti gli interventi chirurgici sono a pagamento. Quindi la maggior parte della popolazione che ha un reddito mensile (i pochi che lavorano sono stipendiati con 40-50 euro max. ) non si può permettere nemmeno il lusso di essere curato in questa struttura. A lei lasciamo solo tutti i medicinali, ma non i nostri soldi.
Un forte senso di inadeguatezza mi avvolge.Rientriamo verso la strada principale e in motorino raggiungiamo la spiaggia/colonia italiana dell’Andilana, dove trascorriamo tutto il pomeriggio.
Andilana beach è favolosa, rinomata, riportata su mille cataloghi, ma per i nostri gusti è troppo colonizzata.
Baia tanto decantata quanto banale, file esagarate di alte palme da cocco si alternano con altre infinite file di sdrai e ombrelloni. Intorno molto frastuono schiamazzi e urla di turisti , qui per noi , non si può godere della bellezza della natura con la giusta quiete.Fortunatamente il rientro in serata è poetico… perchè veniamo ripagati delle fatiche della giornata on the road.
Sulle strade interne ammiriamo la prorompente bellezza dei campi coltivati e dei villaggi all’ora del tramonto. La gente cammina sul ciglio della strada, alza le mani, i bimbi ridono , i ragazzi ci salutano allegramente .
Il cielo che sopra di noi inizialmente è tinto di azzurro diventa piano piano rosa tenue , poi viola intenso. Lungo il volgere dei km e della serata si fa sempre più scuro, quasi nero , fino a tempestarsi di tante scintillanti stelle ….che pare di poter toccare con la mano !
E’ ormai buio ma siamo sopraggiunti a casa e la giornata volge al termine.
26-27-28-29 / 04/08 ARCIPELAGO MITSIOLa natura selvaggia e rigogliosa del Mad. esprime una vera e propria apoteosi nellarcipelago delle Mitsio, raggiungibile soltanto via mare da Nosy be dopo ben 3-4 ore di barca.
Ivo ama questo posto da sempre!
Ancora prima di esser partiti..il suo sogno era ed è, arrivare qui, sentirsi un tutt’uno con le isole, le spiagge e il mare delle dolci Mitsio.
Il motivo per cui questo posto è Splendido credo sia per il fatto che è lontano dalla realtà.
Mitsio .. isole sperdute nel tempo e nei confini, dove si parla ancora il sakalava, la lingua dell’etnia primitiva e dove le infinite strisce di sabbia rosa e la manciata di atolli hanno un nome strano da pronunciare … La prima che incontriamo è Tsarabanjina !Data la distanza, occorre pernottare in luogo su una delle tante isole esclusive, ma noi optiamo decisamente per il meglio … andiamo al bivacco ….e con Mony Gianluca Doris Olivia e George affittiamo un catamarano tutto per noi.
Durante le ore di navigazione per raggiungere le Mitsio siamo cullati dalle onde del mare e ci abbrustoliamo vergognosamente.
Inizio a leggere un bel libro appena pubblicato da un amico Dario, si intitola
Tempo lento ed è azzeccato, perchè fa riflettere sull’idea del Tempo , dei Viaggi e del Mettersi in Viaggio.
Tocchiamo terra e lo spettacolo del primo villaggio ci attende:
Sembra lisola che non cè ….. magari …. incontrassimo Robinson Crosoue.
Siamo Soli e scegliamo senza indugio la nostra location fronte mare.Sulla spiaggia ci attendono due semplici capanne, con tetto di paglia, senza corrente ne acqua, nessun confort. Un lungo filare di palme alle spalle ci ricama la vista mare in fronte a noi. Sono orgogliosa ed onorata di vivere in questa capanna dignitosa, mi piace!
Questa è la nostra Nosy Tsarabanjina , quella vera, grezza, semplicemente unica!Un pescatore locale rientra dalla pesca dei aragoste e dinga dinga, i cosidetti cetrioli di mare. Ci invita con lui , vuole che visitiamo il suo villaggio all’interno. Si sentono canti e urla nell’aria, i bambini giocano in cerchio e al pozzo la gente arriva per raccogliere l’acqua, calando con lunghe corde i secchi colorati.
Trascorriamo i 4 giorni del nostro girovagar per mare nella maniera più libera e incantata possibile.
Visitiamo ogni giorno isole diverse, incontaminate, proseguendo con Grand Mitzio e le enormi formazioni di Canne d’Organo.
Ci troviamo davanti allo spettacolo unico di una formazione geologica di basalto esagonale nero che si ripete in disegni geometrici che le valgono il nome per la forma.Su questa alta parete che strapiomba sul mare crescono quasi per miracolo , numerosi pachypodium un altro ottimo soggetto da fotografare ..una pianta spinosa vista prima d’ora solo alle Seychelles. Bizzarro scherzo della natura!
Ci sono poi i 4 freres ovvero 4 enormi isole vulcaniche che ci fanno da segna-isola perchè effettivamente sono proprio davanti ai nostri occhi quando ci risvegliamo la
mattina e ci indicano il senso e la direzione.L’indomani raggiungiamo Nosy Ankarea protetta dai suoi fady (taboo) e veniamo accolti dalla gente locale con grande entusiasmo, mentre a Nosy Fanihy, splendida isola deserta con la sua spiaggia candida disseminata di frammenti di corallo rosso troviamo solo paguri …
Infine a Nosy Sakatia lisola delle Orchidee verde, lussureggiante, dove non ci sono ne strade , ne veicoli, solo tracciati di sabbia , solo piccole vie fatte dalle orme della gente del posto, ci gustiamo un tramonto di fuoco e sorrisi indimenticabili.Qui percepisco che si vive davvero il quotidiano in assoluta spensieratezza.
Mitsio ogni isola una perla!
Viste tutte insieme , una in fila all’altra…che bella collana africana che ne esce!Fare il bivacco è la scelta più azzeccata e sicuramente l’esperienza più intensa del viaggio.
E proprio qui… nelle notti trascorse a Tsarabanjina, fatte di silenzio e di stelle schiaccianti …si avverano piccoli momenti di riflessione e di magia.
Sarà la bellezza imperscrutabile della spiaggia che mi fa sentire la forza del momento perfetto reso unico dallo scenario che ci sta intorno .
Ma Che Pace ! Certi angoli africani fanno sempre sognare ad occhi aperti.
30/4/08 NOSY BE MADIROKELY – MONT PASSOTDopo aver vissuto il miraggio delle Mitsio, rientriamo a Nosy Be pronti per
continuare la scoperta della restante parte dell’isola.
Soggiorniamo all’hotel Espadon , gestito da un arzillo 90enne svizzero che veste sempre elegantemente di bianco .
Lhotel è situato al centro del villaggio di Ambatoloaka e rinomato per la diversità di piatti malgasci e d’ispirazione asiatica.La giornata è ormai rotta fino a pranzo per cui approfittiamo per raggiungere a piedi
il centro di Madirokely per la bolgia al colorato mercato locale.Un mosaico di odori di colori, di grida, di piastre fumanti con pesciolini fritti infilzati in spiedini e enormi pannocchie di mais
Dopo pranzo prendiamo un taxi che ci porta fino alla cima del Mont Passot per l’ora del tramonto.Da qui ammiriamo l’intero panorama della baia di nosy Manitra e tutte le isolette che la circondano …dall’alto e da lontano riconosciamo le sagome dell’arcipelago delle Mitsio, nosy Iranja e molte ancora. Tutto intorno il monte è circondato da bellissimi laghi sacri e laghi vulcanici , ne contiamo 12 e la gente del posto ci dice che sono il rifugio degli ultimi coccodrilli .
La scenografia è di incomparabile suggestione.
01/05/08 NOSY TANIKELYDi primo mattino , dopo labbondante colazione fatta in spiaggia, trasbordo nella favolosa Nosy Tanikely…l’isola piccola che raggiungiamo dopo circa 30 minuti di barca da Madirokely. Il mare che circonda questa isola è dichiarato Parco Marino.
I suoi fondali offrono lo spettacolo di una ricca barriera tropicale già a pochi metri
di distanza dalla spiaggia. In pochi metri d’acqua avvistiamo pesci colorati , belle formazioni di corallo nero , conchiglie enormi e anche 3 tartarughe di mare che pero sono velocissime e non riusciamo a fotografare.
Facciamo snorkel ricco ma per poco, dato che qui le correnti sott’acqua sono abbastanza freddine almeno per me.Mentre Mony cerca di rilassarsi al sole, Luca cerca di leggere un libro … e Ivo fa un casino alluccinante con Fredric.. fantastico casinista al quale insegna l’inno della sua squadra del Cuore… io me ne sto sdraiata sulla battigia a contemplare il panorama circostante…. poco distante osservo gli uomini pescare, le ragazze ai bordi delle barche e dei bimbi che raccolgono a mani nude i ricci di mare neri.
Essendo completamente isolati si può gradire di uno stato selvaggio ancora preservato della spiaggia, grande fonte di pesca e meta ideale per gli appassionati di immersioni.
02/05/08 NOSY BE TOUR DELL’ISOLAPer oggi abbiamo concordato con Silvain, un piccolo tour di Nosy Be che prevede diverse tappe per conoscere meglio il contesto.
Partiamo con un’auto abbastanza sgangherata (che non ha neppure la ruota di scorta , piccolo particolare scoperto solo in tarda serata dopo aver forato ::)
Iniziamo con la visita alla distilleria dell’Ylang-Ylang dove viene estratto l’olio di questa pianta utilizzata come fissatore nei profumi , per poi passare al mercato delle molteplici spezie colorate, il safran, la menta, il pepe, il curry, il coriandolo, la cannella e la dolcissima essenza di cocco di palma, un vero e proprio valzer di profumi e colori che dilatano e risvegliano i sensi.Proseguendo verso la Grande Cascade attraversiamo i paesini collegati da stradine ripide che sembrano nascosti nel nulla.
Facciamo degli incontri insoliti, che a volte ci sorprendono, altre ci mettono a disagio per l’indicibile povertà del contesto.Ci sono molti mendicanti a caccia di qualche euro da chiedere ai viaggiatori, ma ci sono anche grandi camminatori, a volte a piedi scalzi con enormi secchi in testa; altre volte accanto ai loro zebù, con piccoli carri dove caricano legna, riso o altre provviste.
Spesso negli agglomerati di capannine ritroviamo , seduti davanti alle loro case, fatte di terra e paglia, capannelle di donne , bimbe, ragazze, tutte intente a setacciare il riso , spaccare cocchi o pulire le verdure.
Anche qui una cosa mi è assolutamente molto chiara.
Le donne sono la Vera forza !
Nei villaggi, ai mercati, allinterno delle capanne , sulle spiagge ovunque.
Incrocio tante figure femminili e mi soffermo spesso ad osservarle, sempre incantata . sempre stupita.
Sono figure laboriose che vivono la giornata fatta di duro lavoro, di poche
risorse , di totale assenza di mezzi di trasporto , senza alcuna comodità ..eppure sono piene di iniziativa, dotate di buona volontà, immancabilmente perse nei loro sorrisi dolci sulle labbra…. e quei denti perfettamente bianchi .
Hanno in ogni occasione una femminilità ed una grazia innata!
Regalano e dispensano Sorrisi che silenziosamente mi sorprendono e che ogni volta mi fanno innamorare!E come sempre, anche qui mi domando come facciano queste ragazze e soprattutto le bambine più piccole a sopportare pesanti carichi di secchi e sacchi di frutta sulla testa, a camminare km. e km. stando ritte a piedi nudi sulla terra calda o sulla sabbia che scotta , trasportare copiosamente kg. e kg. di peso e contestualmente a essere cosi aggraziate , radiose, belle, dipinte nelle loro maschere gialle, fatte di cocco e di sandalo, così eleganti avvolte in un semplice pareo che fa mantenere loro quel naturale portamento, dignitoso
È proprio vero .Solo in Africa le donne debano sanno fare tutto ciò, Solo in Africa accadono certe cose!!
Proseguiamo il nostro tour, verso lalbero sacro: un enorme ficus i cui rami e le radici aeree creano una cupola di oltre 50 metri di diametro custodito all’interno di una piccola area recintata . All’ingresso una vasca con diversi coccodrilli messi a guardia dellAlbre Sacre piantato da una regina sakalava ci osservano schizzati…
Silvain se la ride e indicandoci divertito dice che .. i bestioni hanno molta fame::)Per poter visitare lalbero, insieme ai 2 cimiteri ancestrali bisogna rispettare un piccolo rito: entrare a piedi scalzi.
ci invitano inoltre a indossare un pareo e un copricapo, portare un’offerta di fiori o frutta al piccolo altare interno, circondato da grandi corna di bue e resti di ossa animali…tutto intorno grande silenzio , si sente solo il fruscio del vento tra i rami.
Per la gente del villaggio è quasi un obbligo celebrare presso l’albero sacro queste cerimonie molto caratteristiche . Commemorano con canti, preghiere di gruppo, balletti, offerte agli antenati, spargimento di rhum e ripulitura del terreno intorno …per loro è qualcosa di mistico e molto spirituale .Nel tardo pomeriggio proseguiamo per lo zuccherificio di Dzamanzary , tuttora funzionante e aperto al pubblico , dove impariamo il procedimento completo della produzione dello zucchero di canna .
Ci è permesso acquistare direttamente del rhum , ci spiegano che è il più buono di tutto l’oceano Indiano.. e anche il piu salato (!?)
Attraversiamo la zona interamente ricoperta di piantagioni , il verde la fa da padrone con enormi bananeti, foreste di piante curiose e lungo il cammino intravediamo strane casette colorate dove alloggiano gli operai degli zuccherifici.
03- 04 / 05/08 UN OSPEDALE PER NOSY BEOggi è un grande giorno e qui una premessa è dobbligo.
Prima di partire come in tutti i viaggi, ci documentiamo sulla geografia, la politica , i visti la tradizione ma anche e sopratutto delle associazioni operanti e i volontari che vivono la realtà locale .
Grazie ai cari Katy e Lauro due amici e grandi viaggiatori , ci siamo imbattuti nelle relazioni periodiche inviate da Roberto , che vive ed opera in Nosy be ormai da anni.Arriviamo col nostro motorino nei pressi del villaggio di Ambatoloka .
Facciamo subito visita alla scuola e all’ospedale, conoscendo di persona il mitico Roberto Casiraghi , dottore dei Cuori e insieme a lui tutto quel gruppo di persone che lo sostiene e lo aiuta nel quotidiano , prendendosi cura del prossimo.
Siamo subito assaliti da una moltitudine di bambini, sparsi in ogni angolo.
Roberto ci fa visitare il villaggio, entriamo nelle aule della scuola e ci spiega che è difficile fare un reale censimento della gente , ma di sicuro più di 1/3 dellintera popolazione ha meno di 12 anni.
I bambini si incontrano ovunque, con il dolce sorriso ammaliatore, che si attacca addosso senza preavviso , senza permesso e non mi molla più.Tutto intorno ce ne sono quasi 150, con i loro occhioni dolci, le treccine e le perline colorate, i sorrisi smorfiosi, a volte con metà denti e i loro visi sporchi
con la loro mancanza di paura, mista alla loro innocenza..
la loro spensieratezza e la loro energia ..
la loro furbizia e la loro innata timidezza ..
Mi viene nuovamente naturale pensare ….
ecco dov’è la ricchezza esclusiva dellAfrica : è la Sua gente !!
Non sono il petrolio, i diamanti , i denari terreni le cose importanti per lAfrica!
No !
Sono tutti questi cioccolatini, che ci fanno ridere di gusto, che si presentano con i nomi più dolci, scritti su block notes volanti dalle manine di Kristella, Vevè, Frederic, Pascal…Il Madagascar ci regala emozioni infinite e ci fa incontrare altri VERI ANGELI che danno senza volere niente in cambio, se non la Felicità nei volti dei più bisognosi !
Ricordarli tutti diventa difficile ma è più che doveroso…
E quindi … come non citare Waldemaro medico e rettore d’università a Roma, Donatella Re medico di Legnano e specialista in Chirurgia Pediatrica e suo marito, tutti i volontari, il sig. Luciano Uboldi nostro Console Onorario Italiano in terra malgasca e sua moglie.
E ancora il mitico Alessandro Orefice genovese, medico in chirurgia plastica e ricostruttiva e … grande pescatore ::)Anche qui colgo la profonda convinzione che ognuno di loro ( gli Angeli neri e quelli Bianchi tutti quanti) sia un piccolo Capolavoro e che la natura stessa abbia concepito lEssere Umano come la più complessa, misteriosa ed Elevata Creatura.
La persona che mi ha maggiormente colpita per la convinzione delle parole la sua serietà e la determinazione nel realizzare i progetti, è senza dubbio Roberto!!!
In questa area, grazie a lui è in corso la realizzazione di una nuova struttura sanitaria , che comprende un Pronto Soccorso, centro di diagnostica radiologica e di laboratorio, sale operatorie e sala parto, casa accoglienza per bambini orfani o con handicap.Che meraviglia !
Come potremmo mai lasciarli soli!
Come potrei non accompagnare o sostenere queste persone che fanno del loro impegno una scelta seria, uno stile di vita…quasi una vocazione!
Anche questo …e non solo, rappresenta il mio Mal dAfricaCome dice il grande Vasco, cosa conta veramente in questa Vita magica ??
Che cosa conta veramente in questa nostra Vita splendida??
Lascio a chi legge la possibilità di soffermarsi un attimo, magari rispondere oppure no.Comunque sia , io credo che quello che conta davvero E’ l’Apprendere, Intrecciare legami , Condividere…e non solo in Africa.
In una parola sola, è l’ Amore …e loro ne sono un Esempio.
Ecco cosa conta veramente!!Lasciando Roberto, Dony, i medici, i bimbi, la scuola e il villagio, con la felicità sulle labbra abbiamo la certezza di sapere che esistono , perchè abbiamo avuto prove concrete , Persone che con la loro forte dose di equilibrio interiore e l’infinita generosità d’Animo sanno vivere Col Sorriso che gli nasce dal Cuore ed essere Veri esempi d’Amore!
05 / 05/08 DZAMANDZAR – HELL VILLEPer la prima parte del giorno prevediamo la visita al villaggio di Dzamandzar, secondo centro piu’ importante dell’isola dopo Hell Ville.
E’ una concentrazione inaspettata di alberghi, ristorantini , locali diurni e notturni e ogni genere di iniziative per i turisti che sono presenti.
Vero neo negativo del contesto , l’altissimo tasso di prostituzione , che ovviamente risponde all’alto tasso di richiesta dei turisti .Alcune donne anziane , intente a vendere mercanzia per terra, ci raccontano francamente che la piaga del fenomeno , anche minorile, è arrivato ormai da anni insieme ai tanti voli charter e ai turisti. Qui sarebbe indispensabile un radicale mutamento di cultura o di educazione per allontanare almeno i più piccoli dalla strada e dalle richieste degli acquirenti di questo orribile commercio, ma finchè le ragazzine continuano ad esser spinte in strada e i bimbi più piccoli non vanno a scuola non credo proprio che le cose cambino!!
Alla fine , il chiacchierare con la gente diventa istruttivo e alquanto interessante perchè nel spiegarci il loro quotidiano d’Africa , scopriamo che molte famiglie vendono i bambini che non riescono a sfamare in cambio di qualche migliaio di dollari, con la speranza illusoria di poter garantire loro un tenore di vita più alto al resto della famiglia.
Troviamo dunque nella povertà e nelle difficili condizioni economiche il solito comune denominatore di queste situazioni che portano a drammatiche conseguenze per i più indifesi . A mio giudizio è il luogo meno autentico (anche i prezzi si sono adattati rispetto tutti gli altri posti) ma sicuramente pittoresco ; così che decidiamo di proseguire bighellonando nella via principale ,osservando oltre la gente, anche le vecchie capanne , le piccole bancarelle a tre gambe, i carretti stracolmi di frutta colorata .
Nel pomeriggio raggiungiamo Hell-Ville , la vivace capitale di 30.000 abitanti.
La zona più interessante è senz’altro la città vecchia vicino al porto dove si trovano diversi edifici coloniali e il carcere del 1855.Degno di menzione è il Grand Marchè, mercato giornaliero che rappresenta un’ottima occasione per acquistare spezie a pezzi d’artigianato tipico a prezzi ragionevoli.
Mentre acquisto una chitarra tubolare, intravedo uno strano oggetto, un semplice pendaglio in filo di ferro intrecciato, che un ragazzo abilmente modella davanti ai miei occhi, dandogli una forma strana…Ma che cosa è??
E’ un ciondolo a forma di Cuore!
o è a Forma d’ Africa?Tra me e me penso, ma questo ragazzo … come farà a sapere che ….proprio il mio Cuore E a forma d’ Africa??
La coincidenza mi fa sorridere e senza neppure contrattare compro il ciondolo, al volo!Tra gli angoli più belli della zona, c’è la piccola riserva naturale di Lokobe dove vivono lemuri , macaco, camaleonti, varie specie di uccelli e qualche esemplare di pitoni e boa.
06 / 05/08 LAST FULL DAYCi svegliamo all’alba .
Questo è l’ultimo giorno (intero) che viviamo in Mad. per cui vogliamo goderlo già dalle prime luci della giornata che ovviamente vola ….
Approfittiamo per andare da tutte le persone conosciute, con le quali siamo stati bene , per poterle salutare con affetto. Passiamo al porto, alla scuola, al negozio di Karina e ci fermiamo per l’ultimo pranzo a base di carpaccio di mare.
Tutti gli amici locali con noi sono sempre stati disponibili, gentili e sorridenti.
Ci scambiano sinceri abbracci , pacche sulla spalla e forti strette di mano si alternano agli occhioni dolci. Ci scappa una promessa , l’unica… di rivedersi ancora, il prima possibile.
07 / 05/08 LAST DAY : HELL VILLE MOMBASA MILANSi ritorna a casa, il nostro airbus è puntuale e tutto procede regolarmente.
Cosi sono passati anche i momenti e gli stupori malgasci, e ci viene in mente che :Il Viaggio è iniziato con un Tramonto di una Vita, il Volo di un’Amica, Elisa, che oggi non c’è più, ma si è concluso con la gioia e la certezza di averlo vissuto in Sua compagnia .
Elisa che è una Stella speciale , dal cielo ci ha guardati sorridendo e ha continuato a ricordarci che :* Basta continuare a viaggiare e raggiungere quei posti che sembrano lontani e una volta arrivati sentire che sono a noi cosi vicini… .. e Lei c’è.
* Basta raggiungere le persone più bisognose , stare in mezzo a loro con semplicità, portando un segno di speranza, un aiuto concreto, rispondere alle richieste di aiuto e realizzare quei tanti piccoli progetti in cui crediamo… e Lei c’è.
* Basta cercarle nei silenzi dei tramonti o nel chiarore delle stelle… e Lei c’è, Sempre!I don’t want to sleep on air. I Can’t !
I want to look at the sky, and hope and talk about Stars around me.
Love is in the air , everywhere I look …..
In a few moments i look Our Angels, then invites us to travel in freedom, they are smiling to us …. on the air… is not a Dream!!RINGRAZIAMENTI SENTITI A : · Alle nostre Famiglie e a tutti gli Amici che hanno messo nelle nostri mani la loro generosità e fiducia, rendendoci loro Testimoni nella meravigliosa terra d’Africa;
· Tutti i nuovi compagni di Viaggio, con le loro paure, le risate, l’allegria, la sensibilità e l’ entusiasmo che son stati fondamentali ed indispensabili;
· Tutti i volontari e i sostenitori di www.unospedalepernosybe.it per l’impegno, la profonda convinzione e la particolare attenzione che mettono nelle problematiche sociali e nello sviluppo eco-solidale ed eco-sostenibile di Nosy be;
· Tutti coloro che sanno scegliere col Cuore nella Vita come nei Viaggi, che non stanno troppo a pensare alle conseguenze , al proprio guadagno e al mero tornaconto;
· Ringrazio in ogni modo lAfrica che mai delude e mi ricorda in ogni modo, che la natura più selvaggia è quella che vive dentro di ME!
UN GRAZIE di Cuore AL MIO IVO, CHE COLORA IL MIO VIAGGIO E LO TRASFORMA OGNI VOLTA IN UN’ESPERIENZA UMANA, TOCCANTE ED INDIMENTICABILE !
Anche per questa volta, dall’Africa è tutto!
Besitos, Saby * Ivo
Le foto di questo viaggio (cliccarci sopra per ingrandirle):