JAMEIKA –
ONE LOVE, TWO HEARTS…    10 – 17 Maggio 2009
di  Saby e Ivo Motta ( [email protected] )

Un bambino ascolta in silenzio un vecchio Saggio che canta :
One Love !
One Heart!
Let’s get together and feel all right!!

DEDICATED   TO   ALL   THE   ANGELS   WE    LOVE !
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-**-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

All’inizio era il Mexico.
Poi il destino ha voluto “causa pandemia suina” che ritrattassimo il volo ed 
è cosi che  abbiamo  dirottato (la  meta  non il volo) verso la Jamaika.

JAMAIKA  isola allegra e  bella col suo  sole “de li caraibbbi “ ma con un ‘ 
atmosfera più  AfricanA, quasi tribale, ruspante, molto free.
Considerato  che   il motto dell’isola è “ ya man no problem” abbiamo gestito 
l’inconveniente  con molta  tranquillità …….. del resto il saggio da sempre 
canta  ….Don’t worry  about a thing….’Cause every little thing   gonna be 
all right…

Il 10,05,2009 partiamo da Milano –  via Roma e arriviamo  a Negril senza 
problems.
Soggiorniamo  al Fun Holyday , un piccolo hotel collegato direttamente alla 
spiaggia .
La location, scelta a  caso e all’ultimo momento, si è rivelata perfetta 
perchè a misura d’uomo, essenziale,  si mangia bene  e  tutto funziona  con un 
‘organizzazione semplice ma genuina. 

La sorpresa inizia con l’alba del primo mattino nel fare colazione davanti ad 
un  mare splendido…..
Intorno a noi ci sono altri ragazzi italiani, conoscersi è subito facile : 
sono Antonietta  Alberto Dany David Giovanna  Gianluca  Marco Paola Serghino e 
Stefano. 
Siamo tutti  affamati, ma sopratutto incantati  davanti ad una spiaggia 
incredibilmente bella, da cartolina, con il cielo ed un  mare  chiaro che 
parlano senza far troppo rumore . 

Ascolto il rumore delle onde….finalmente è Jamaika.
Sulla battigia non c’è praticamente nessuno, se non  due pescatori che 
piegano lunghe reti.  Ci salutano da lontano e quando finiscono si salutano a 
loro volta, col segno del  Respect (questo è il loro saluto, pugno contro 
pugno) 
Intanto  si accende (e ci accende) la musica raggae.
Arriva Luca referente della local travel agency e con lui  valutiamo le 
escursioni  da fare (tutte mediamente carotte… … mi viene da dire che il 
turista in ogni modo  “viene  abbastanza  spennato” )
Cosi con Ivo e gli altri ragazzi  decidiamo di fare tutto in semi autonomia, 
perchè la Jamaika, (escludendo Kingstone la pericolosa capitale nella quale 
nessuno ha praticamente voluto accompagnarci ) è facile da girare sia con i 
mini bus che con gli sgangherati  mezzi locali.
Gran parte dell’allarmismo che circola intorno al muoversi da soli in Jamaica 
è ingiustificato.

http://www.funholidaybeachresort.com
http://www.jis.gov.jm/jamaica_links
http://www.visitjamaica.com
http://www.discoverjamaica.com
http://www.giamaica.it
http://www.attractions-jamaica.com

Imperdibili a nostro parere  le seguenti attrazioni :

BLOODY BAY – HALF MOON BEACH 
MERCATINI  TIPICI + RICK’S CAFÉ
TOUR DI BOB MARLEY E CASCATE DUNN’S 
PIANTAGIONE  +  LUCEA
RAFTING E LAGUNA LUMINOSA
BLACK RIVER + CASCATE YS
CASCATE MAYFIELD

11.05.2009 –  BLOODY BAY  – NEGRIL 

Ci siamo organizzati con Capitain Love (che stamane indossa una vistosa T-
shirt  pro-Obama  ) per raggiungere via mare la baia di Bloody Bay (così detta 
per il sangue delle balene che qui vengono  uccise) .
Si parte dopo colazione  in compagnia di Paola Dany Serghino Alberto e 
Gianluca. 
Il trip ci costa 15 $ (pranzo incluso) a testa contrattati dal grande 
Daniele  ribattezzato “l’uomo che parla con chiunque” ….e grazie al quale 
facciamo ottimi affari ::))

Puntiamo verso nord,  attraversando per circa due ore tutta la limpida Long 
Bay.
Il  paesaggio visto dal mare è bellissimo.
Il contrasto dell’acqua celeste sottostante si infrange contro il verde 
smeraldo della vegetazione della Royal Palm Reserve, un’oasi verde, riserva di 
foresta composta prevalentemente da palme, cocchi e platani secolari.
Li in mezzo, nascosto nell’entroterra  c’è il villaggio Hedonism,  celebre 
hotel  dove viene praticato il nudismo più alternativo.
Arriviamo a destinazione. 

La spiaggia è completamente deserta e poco frequentata se non da qualche 
locale. 
Da una  famiglia del posto compriamo del pesce fresco e cuciniamo delle 
aragostine al bbq.
La giornata è stupenda per il tempo, la compagnia, la visuale e il mare che 
tolgono il fiato.
Dopo pranzo lasciamo la spiaggia e puntiamo verso Half Moon Beach ( la 
spiaggia a forma di mezza luna ) per fare altro snorkelling, ma un forte 
temporale interrompe la magia.
La maggiore preoccupazione di Capitain Love oltre al cielo nero, sono le onde 
alte del mare aperto cosi che non  ci resta .. nostro malgrado …che rientrare 
a terraferma.
Questo è il primo e fortunatamente unico temporale jamaikano che ci ha 
tenuto……diciamo così a battesimo.

Una volta rimesso piede sulla terraferma un indimenticabile limpido tramonto 
rosso fuoco ci fa ammirare la punta più occidentale della baia e l’aquazzone 
guastafeste è già dimenticato.
Dopo cena ce ne andiamo all’Alfred’s dove propongono concerti live  di musica 
raggae.  L’ambiente è carino,  ideale per la bella compagnia e per sorseggiare 
una red stripe, la  buona birra locale.

http://www.negriljamaicavillas.com/bloody_bay
http://www.royalpalmreserve.com
http://hedonism.com
http://www.halfmoon.com
http://www.alfreds.com

12.05.2009 –  MERCATINI   TIPICI + RICK’S CAFÉ NEGRIL – 

Trascorriamo la mattinata ai mercatini locali. 
Prima al Negril Craft Center (roba troppo turistica e poco originale) poi al 
Sunshine village, un piccolo villaggio a ridosso sulla spiaggia. Qui 
l’atmosfera è simpatica e informale, ci sono molti venditori ambulanti con le 
loro bancarelle colorate che propongono di tutto. 
Berretti, bracciali, rhum, bikini, statue in legno, quadri dai colori rasta e 
l’immancabile souvenir riportante il Bobbone nazionale. 
Ci divertiamo come matti, qui  è possibile  chiacchierare e contrattare coi 
locals …  mentre mangiamo frutta fresca  ..qualcuno fuma…qualcuno suona 
tamburelli, quancuno canta e … qualcun’altro prova anche a farsi i dreads  ( 
vero  Dany…::)
Nel pomeriggio con l’ allegra compagnia puntiamo  verso il Rick’s Café .
E’ un bel locale posto a picco sulla scogliera di Negril e considerato uno 
dei 10 locali più esclusivi al mondo, diventato  famoso anche per un concerto 
dei Rolling Stones
E’ molto frequentato (troppo x il mio gusto) dai turisti della giornata, che 
si  accalcano lungo le scogliere nere per festini ed aperitivi,  sopratutto 
nell’ora del tramonto.
IL Rick’s è rinomato  per i suoi  abili tuffatori che compiono acrobazie e 
alti salti dalle rocce. Finiti i tuffi  i ragazzi più brillanti passano  tra la 
ressa per la raccolta di mance, mentre sul palco si alternano gruppi che 
suonano  reggae dal vivo. 
Impossibile non farsi coinvolgere nei canti e nei balli del momento.

…………..There’s a natural mystic blowing through the air………

Rientriamo per cena e trascorriamo la serata al Roots Bamboo, un locale 
carino proprio dietro il ns. resort. Ci andiamo a piedi ( con  le  infradito …
ma che bello….) perchè  la strada è pochissima. Anche qui birre fresche e 
ancora  reggae time.

http://www.jamaicascene.com/shopping
http://www.rickscafejamaica.com
http://www.rootsbamboo.com
 

13.05.2009 –  GREAT  MORRASS  – LUCEA   – 

Stamattina con Daniele, Pabla, Capitain Love e Richardo  abbiamo organizzato 
un’escursione nell’entroterra per vedere le ridenti coltivazioni verdi di 
Great  Morrass . 
Siamo immersi nella natura più selvaggia e poi decidiamo di proseguire con la 
visita alla  cittadina di Lucea.
Una premessa è doverosa …
Siamo in 6 su una  macchina e ci blocca  subito la polizia locale…che 
sfiga!
Ovviamente temiamo il peggio, multa o addirittura sequestro del mezzo… 
iniziamo proprio male.
Invece con tutta la calma del mondo  Capitain Love accosta e col suo solito 
sorriso smagliante risponde all’agente che….No problem man….siamo con amici 
e stiamo facendo conoscere a loro la nostra Terra…..
L’agente controlla i documenti, tutto in regola, ok, let’g go , con una 
raccomandazione … andate piano…..
ma noooooooooo in Jamaika è impossibile ….“andare piano!?!?””

Don’t worry  about a thing….’Cause every little thing   gonna be all 
right…

Questa mattina percorriamo via terra  lo stesso tragitto fatto qualche giorno 
prima per raggiungere Bloody bay, attraversando la Protection area .
Ci addentriamo nella foresta per una  visita  allo zio di Cap. Love che vive 
solo sulle colline. 
Lo troviamo sognante  in mezzo alla jungle, è  un bel rasta man. 
Ci racconta che dopo aver vissuto per molto tempo a New York è ritornato 
nella sua  Jameika, dove vive coltivando papaya banane ed ananas ….. ed è 
felice !
In N.Y C. la velocità gli ha impedito di vedere realmente le cose per come 
sono e lo ha allontanato dall’essere se stesso. 

Le persone ……ci spiega……ormai si legano solo con il denaro.

Mi viene istintivamente di dargli ragione, ormai si sacrifica la propria 
Libertà nel nome del denaro e non  il gusto di vivere a pieno la  Libertà o la 
Bellezza.
Con la sua filosofia  semplice  lo Zio ha  capito  tutto della vita. La 
mattinata in sua compagnia è davvero piacevole. In effetti la generosità di 
questa terra (e la sua) è molta. Intorno  ogni particolare è degno di nota. 
L’altopiano è verde e selvaggio.
Se si guarda verso l’alto non si intravede neppure l’azzurro del cielo perchè 
sono troppe le frasche di palme e di alberi  intrecciati tra loro. Prima di 
salutarlo ci regala  cocchi e banane .
Noi risaliamo in macchina  in 6 e lui solo soletto, si allontana sul suo 
mezzo di trasporto, una vecchia bici da corsa grangherata che lo porta 
lontano…….. e  libero.

…………. I wanna love you  and treat you right 
I wanna love you every day and every night ……………

Proseguiamo  arrivando a Lucea per l’ora di  pranzo. 
Lucea è una cittadina a metà strada da Negril e Montego e dai locali è 
simpaticamente  ribattezzata Lucy.
Passiamo dalla piazza  per  cambiare  soldi al mercato locale e da lontano 
vediamo i cannoni che circondano la fortezza o meglio i resti del Fort 
Charlotte.
Capitain Love e Richardo sono impazienti di portarci alla scuola dove 
studiano i loro figli.

Il  primo incontro alla scuola … è uno tsunami di energia pura.
Veniamo immediatamente circondati da tantissimi adolescenti in divisa che 
fanno schiamazzi incredibili e cantano in coro.
Qui lasciamo il materiale scolastico portato da casa, tanta energia e tanto 
calore umano ci fanno  presagire che sarà ben utilizzato. 
Siamo fortunati perchè è il momento della  pausa pranzo  e vediamo tutti gli 
studenti scorazzare all’esterno dell’edificio. Molti giocano nel campo di 
calcio , altri stanno  in fila alla bancarella delle merende, altri giocano  a 
pallavolo , alcune femmine  si fanno le trecce l’una con l’altra.

Proseguiamo la visita verso l’interno del villaggio passeggiando tra le vie 
strette . La prima cosa che noto quanto arrivo in questi quartieri “veri e 
ruspanti”  è il colore acceso  delle casine colorate del tipico villaggio 
rasta  di periferia.
Cap. Love ci ospita nelle case dei suoi fratelli e ci porta al suo piccolo 
bar, una bancarella di legno  che ha costruito con le proprie  mani. 
Intorno  ogni casa ha grandi verande strapiene di piante e  balconate in 
legno. 
Si sente  il puzzo  pungente del fumo proveniente dai bidoni sui quali cuoce 
il Jerk, il piatto nazionale giamaicano (peraltro assaggiato piu volte è molto 
buono)

Qui i miei  occhi raccolgono uno degli spettacoli più deprimenti ai quali si 
possa assistere, quello che i depliant non mostrano mai !!
La povertà e la miseria  si manifestano  più  in là, con interminabili file 
di baracche,  fatiscenti costruzioni di lamiera, case di cartone polistirolo e 
stracci (preciso stracci) e non vestiti appesi ai fili . 
Cap. Love è un tipo sveglio, commercia, ha la barca, il negozio, manda figli 
e nipoti a scuola …. sta bene, ma qui vivono anche molti rasta mendicanti in 
degrado, storpi senza lavoro. Ovunque  nell’aria  si avverte l’odore del  fumo 
e della raggae music.

Cap. Love predica ……..e  ci racconta la sua storia. 
Ma anche  tante altre storie.
Quelle di amici, di vicini , di tutta  quella gente che vive lontana  dalla 
realtà dal turismo . Ci fa presente che la Jamaika è una terra dilaniata da 
gravi problemi di sopravvivenza quotidiana, di corruzione e di violazione di 
elementari diritti civili. 
Ci ricorda  che la Jameika nasce come terra di schiavi, ha subito la 
colonizzazione spagnola, ha sofferto per le invasioni inglesi, ha sopportato 
secoli di sfruttamento  per il traffico degli schiavi dall’Africa.
Solo la grande fede in Dio * JAh* fa andare oltre le disumane condizioni 
sociali e le ingiustizie che  l’hanno portata all’indipendenza . Infine ,  la 
cosa più triste che ci evidenzia cap. Love  è che in questo stato è tuttora in 
vigore la pena di morte ! 

Il suo raccconto mi rapisce. E mentre lui continua a fumare  ganja e  sorride 
distratto ..io fisso i suoi occhioni  rossi che emanano energia e malinconia 
al tempo stesso.
Mi vien da pensare che nelle sue parole non è raccolta  solo la storia della 
Jamaika!

Credo abbia voluto farci partecipe di qualcosa di più Alto, il dramma della 
libertà umana in generale. 
In particolare delle scelte che la nostra umanità è chiamata a compiere. 
Certe  condizioni sociali di assoluta povertà o di sussistenza avvengono 
sempre e solo a causa dell’egoismo dell’Uomo, della poca istruzione, della non- 
attenzione  che prestiamo al prossimo e alle realtà povere tanto diverse dalla 
nostra, 

Fintanto che permettiamo alle nostre coscienze di chiudere gli  occhi e 
ammettere che certi problemi esistano ancora, che nel 2009 avanzino la povertà, 
le repressioni,  che continuino gli sfruttamenti sui piu deboli,  che sussista 
il  problema di chi vive ancora senza una casa o lavoro , allora non saremo mai 
in grado di acquisire veramente la Libertà.

E non saremo neppure capaci di intendere a pieno e capire  fino in fondo 
cos’è la Libertà o Comprensione , la Bellezza ………..  ne  condividerle 
pienamente. La magia di  questi  momenti e la passione  con cui ci racconta Cap 
Love tutto ad un tratto svaniscono …..  questo  è stato uno  scontro frontale 
con la  dura realtà jamaikana.

Per questi motivi continuano a crescere sistematicamente le distanze tra 
società ricche e povere, tra gente che studia e chi non  sa neppure  scrivere, 
tra  chi consuma con ingordigia e spreca, e chi arranca nella ricerca 
dell’acqua e del cibo nel quotidiano.
Tra chi rifiuta il debole e chi invece accetta di Rispettare tutto il  genere 
umano… 
non solo qui in Jamaika, ma anche in Brasile, in Cambogia, in Birmania, nella 
splendida AfricA…
Sulla strada del ritorno anche con Pabla e Dany si spendono mille chiacchiere 
e osservazioni sul senso della dignità e della libertà universali . 

Rientriamo nel tardo pomeriggio e ci prepariamo per la  visita alle 
Glistening Waters di Falmouth, la famosa Laguna luminosa, in compagnia di 
Piero  Giovanna e Anto.

La Laguna  è una riserva naturale oltre Montego Bay , dove si può ammirare un 
particolare spettacolo : il fenomeno delle  acque fluorescenti. 
L’unico inconveniente è la distanza , ci dobbiamo fare più di 2 ore di strada 
..altro viaggio on the road.  Arrivati iniziamo un giro in barca lasciando la 
riva, circondata dalle mangrovie. 
C’è silenzio intorno. 
Sopra di noi il cielo , un blu tremolante pieno di stelle.
E anche qui Certe STELLE non mancano mai, continuano a seguirci e viaggiano 
con noi… dall’alto!

Sotto  di noi…. l’acqua del lago che quando  viene mossa, con le mani o con 
un bastone  diventa luminosa!  Cosi come diventano fluorescenti tutti I pesci , 
le alghe e gli organismi microscopici che si muovono in essa. Al buio l’effetto 
è ancor più amplificato. 

Ci si può anche immergere e fare il bagno, ma fa freschino e con le ragazze 
preferiamo proseguire per la cena “ bioluminescent”  in compagnia di eleganti 
studenti jamaicani che stanno festeggiano la fine dell’anno accademico . 
L’escursione  alle  Glistening  ci è costata  80 $ a testa, assolutamente ben 
spesi!

http://www.luceajamaicatravelguide.com
http://www.glisteningwaters.com
http://www.falmouthjamaica.org
 

14.05.2009 –  BOB MARLEY  TOUR – CASCATE DUNN’S  A OCHO RIOS –

Sveglia di buon ora , per partire in direzione di Ocho Rios. 
Destinazione  NINE MILES  luogo natale del mitico Robert Nesta Marley, per 
tutti il grande indimenticato indimenticabile  BOB e anche il posto dove  the 
Legend è sepolto.

Piccola curiosità : La città  NINE MILES  – Nono  Miglio – è cosi chiamata 
perché è approssimativamente a 1 miglio di distanza da un’altra città chiamata 
EIGHT  MILES  – Ottavo Miglio, che a sua volta è vicina ad un altra città 
chiamata SEVEN MILES – Settimo Miglio .  Che fantasia è  ::))

Lo scenario sul mondo che  attraversiamo è assolutamente lunare.
Col pulmino incrociamo  strade dissestate lungo cave di bauxite e miniere a 
cielo aperto . Durante  il tragitto mentre la musica reggae gira 
continuamente,  Piero la ns. guida ci da molte informazioni su vita-opere-amori 
di Bob Marley.  Dopo qualche ora , arriviamo al piccolo villaggio di Nine Miles 
che sta  in collina … (deduco dunque che in fondo …Bob era un bel rasta – 
montanaro::)

Lasciare la Jameika chiassosa  delle spiagge per arrivare qui in montagna e 
vedere le “Origini  del movimento  rasta” ,  ammirare I murales variopinti 
raffiguranti  Hailè Selassiè , “ vedere” coi nostri  occhi la piccola casa o 
sedersi sul letto  nominato nella canzone ‘Is this love’ è assolutamente una 
cosa  imperdibile.
Tutto parla di lui, è proprio come la grande scritta colorata nel prato che 
cita : 
BOB LIVE!
Ammiriamo  la Imspiration stone, la pietra colorata che Bob usava come 
cuscino per trovare ispirazione, leggere le sacre scritture e trarne spunto per 
creare i testi delle proprie canzoni.   Più in là,  appesi alle pareti 
troviamo  i suoi  dischi d’oro, il pallone che  usava per giocare, le  chitarre 
originali ,  le foto da bambino , le dediche della madre , I biglietti  d’amore 
di Alfarita  , le tombe dei suoi famigliari e di suo fratello Anthony. 
Infine ci mettiamo tutti  in fila indiana per entrare , a piedi nudi ,  nel 
suo mausoleo, costruito in tipico stile etiope,  dove  per rispetto alla 
sacralità del luogo, non si può fotografare. Credo che questo posto contenga la 
magia giusta !
Anche per chi non conosce la musica raggae o la filosofia rasta  consiglio di 
visitarlo,  almeno una volta, per  capire che la musica può essere 
spensieratezza ma sopratutto una  grande forma di comunicazione, di riflessione 
e di evasione!
Come diceva il grande BOB :   THIS TRIP SATISFY MY SOUL….  YEAH!   SATISFY 
MY SOUL, SATISFY MY SOUL – I AM HAPPY INSIDE, ALL, ALL OF THE TIME !!
Per il pranzo andiamo in un ristorante di Ocho Rìos dove all’interno ci sono 
delle alte cascate, carino per fare le foto di rito con tutti gli amici. 
Nel pomeriggio ci dirigiamo  alle splendide Dunns  river falls.
Iniziamo l’avventura risalendo a piedi il Dunns River .
Tutti ci prendiamo per mano e formiamo delle lunghe catene umane per superare 
un insieme di cascate, grotte e rapide che formano le piscine naturali di acqua 
dolce in cui possiamo bagnarci e giocare.
L’impresa per molti è divertente …per noi ragazze è anche tonificante.
L’acqua ha un effetto centrifuga e in certi punti è bene fare attenzione non 
solo ai mulinelli ma anche alle correnti molto forti che trascinano verso i 
massi più bassi….e qui è tutto un lavoro di Addominali….èè

In serata  dopo cena , andiamo (e subito scappiamo)  dalla discoteca Jungle ( 
che è gratis per le donne solo  il giovedì ) che sta  fuori dal ns. resort, 
sul  lato della strada.
L’ambiente è solo per  maschi e il tasso di prostituzione femminile 
altissimo!
L’escursione  ci è costata mediamente 110  $ a testa, ben spesi!

http://www.ninemilejamaica.com
http://web.bobmarley.com/
http://www.lucianoreggae.com
http://www.sosjamaica.org
http://www.reggaerevolution.it
http://www.dunnsriverfallsja.com
 

15- 16 05 .2009 –  NEGRIL BAY – 7 MILES BEACH … Y RELAX  –

Mattinate dedicate al relax  in  spiaggia  e al dolce far niente. 
Approfittiamo per fare un giro al mercato artigianale Time’s Square dove ci 
sono i cosidetti negozi di lusso. Curiosiamo per  il piccolo centro commerciale 
che è carino si, ma ci sono un infinità di bigiotterie, orologerie  e 
profumerie…. ovviamente fintissime… dove solo i turisti  ci vanno. 
Ci sono molti  negozi  di batik , di abbigliamento e di borse di paglia ( 
tutti cari) 
La realtà jamaicana è ben diversa e lontana.
La gente locale va a fare  la spesa al mercato, con pochi J. $. , spesi bene 
e io prediligo questo tipo di mercatini.
Quelli  veri, incasinati e sporchi , voglio andarmente subito da  tutta 
questa falsità di marche e vetrine.  Time’s Square non mi è piaciuto, ma valeva 
la pena di  andarci proprio per capire che… non mi sarebbe piaciuto!

Dopo pranzo ci spostiamo verso la famosa 7 miles beach,o negril beach, che 
qualche decennio fa richiamava gli hippy di tutto il mondo.
Anche adesso devo ammettere che ha un certo fascino!!
E’ la tipica spiaggia caraibica, con un mare decisamente curato e la spiaggia 
bianca lunga più di 10 km.  Sotto le alte  palme di cocco troviamo di tutto.
Ristoranti , capanne dove vendono jerk, frullerie improvvisate dove 
ragazzetti vendono succhi e granite, bar , locali , discoteche tutti 
concentrate su questa striscia di sabbia  affollata. La polizia turistica è 
ovunque, qui la ganja viene fumata da chiunque, a tutte le ore del giorno e 
della notte.
E’ qui che incontriamo la gente più bella e più originale. 
Due rastafari con i loro  dreads lunghi e spessi si avvicinano con la scusa 
di vendere fumo e ci raccontano le loro vite….sono tormentati dalle 
rispettive storie d’Amore…per la serie anche I rasta soffrono!  Una ragazza 
che vende cocchi  si ferma e ci racconta di esser stata tradita e  sfregiata in 
faccia dal suo compagno … Ogni chiacchiera è un piccolo viaggio, ogni  volto , 
ogni persona è una storia con tanta umanità da scoprire!
I locali non sono  invadenti ne violenti come si dice…. Hanno una gran 
voglia di contatto, di parlare e basta  ascoltarli !  A volte la loro voglia di 
confrontarsi viene confusa con l’ invadenza .. in realtà nessuno pensa a 
fregarti… nonostante la tanta povertà , qualcuno chiede denaro ma mai in modo 
sfrontato. 
Penso che non dimenticherò  mai questi  occhi scuri e profondi, cosi come i 
loro bellissimi denti bianchi, queste pelli d’ebano su cui poggiano dreads 
lunghi, collanine e berretti vistosi, canotte dai sgargianti colori rasta… 
ne sopratutto I  “profumati” genuini sorrisi… 
Intorno …    da  ogni angolo la  musica raggae …. the original viaggia 
nell’etere!
………Sun is shinin’, the weather is sweet ………
………Make you want to move your dancin’ feet………
http://www.bluemountaincoffeebeans.com
http://www.ochoriostour.com
http://www.appletonrum.com
http://web.tiscalinet.it/xaymaca/jamaica.htm

17. 05 .2009 –  NEGRIL –

Ultimo giorno jamaikano.
In mattina con Ivo Dany e Pabla  andiamo alla messa gospel  di Negril . 
Ci facciamo a piedi tutto il tratto di spiaggia per poi arrivare alla piccola 
chiesa  colorata,  con enormi bandiere sventolanti all’esterno. Fiori, colori, 
musica e tanta  gente presente, tutta  vestita elegantemente, fasciata in 
colori sgardianti e pettinature stile  anni ’30.

Ed è  una gioia totale (come alle messe africane) uno sconvolgimento di 
emozioni e di belle sensazioni, è impossibile resistere al ritmo della musica , 
dei canti, degli applausi …….

Movement of Jah people! Oh-oh-oh, yea-eah!
Stand in love, take my hand and love Jah ,
Movement of Jah people! Oh-oh-oh, yea-eah!

Le ultime ore della giornata preannunciano il  sapore della partenza che si 
avvicina man mano . Ci godiamo la  spiaggia fino all’ora del tramonto. Siamo 
ancora tutti  in gruppo, tutti insieme,  proprio come quella prima mattina .
Qui è doveroso ringraziare Antonietta  Alberto Dany David Giovanna  Gianluca 
Marco Paola Serghino Stefano Michela Piero e il milanès  Luca per la loro 
simpatia perchè Tutti I momenti condivisi con loro  sono stati spassosi … 
(grande RESPECT  guys!!)

In serata prendiamo un anonimo bus che ci porta in airport, dove un altro 
volo verso casa ci attende……. 

All’aeroporto paghiamo la tassa  d’uscita pari a 15 $ o 1000 dollari 
jamaikani e poi ci imbarchiamo in perfetto orario.
Il viaggio del  ritorno dura 9 ore (contro le 13 dell’andata) e siamo di 
nuovo in patria.

Che dire…………..Un altro viaggio si è concluso nel nome dell’Amore e la 
Jamaika E’ stata bellissima, perchè ovunque ho assaporato un forte desiderio di 
Libertà. 

un  grazie a IVO  che  conosce rispetta e condivide l’importanza di ogni 
Viaggio……..
Ya man Respect y besitos , 

Saby