4 gennaio 2003
BELIZE 2003![]()
di Nicla Vitali [email protected]![]()
![]()
Finalmente atterriamo a Belize City. Non è affatto lo spauracchio che ci avevano detto, anzi mi sembra piuttosto tranquilla certo che un minimo di attenzione si deve pur fare; da vedere non c’è nulla per cui dopo una notte in un vecchio albergo coloniale ce ne andiamo verso Ovest.5 gennaio
![]()
Dopo un’ora e mezza arriviamo nei pressi del sito Maya di Xunantunich; per attraversare il fiume carichiamo la macchina su una specie di traghetto che azionato manualmente ci porta sull’altra riva.Il sito Maya è molto ben curato anche se più piccolo di quelli messicani a cui siamo abituati.
Ritorniamo sulla strada e ci avviamo affamati verso San Ignacio, dove pranziamo in un locale tipico del luogo. (Che atmosfera fantastica !)
Al pomeriggio inizia il viaggio sulla strada sterrata che porta verso il Mountain Pine Ridge, una zona particolarissima dove la foresta tropicale con le palme si mescola con la pineta e l’effetto ha dell’incredibile. Qui siamo in montagna (7-800 m di altitudine) e la temperatura non è molto elevata.Il lodge dove dormiamo è bellissimo, con la vista sul fiume ed una specie di ascensore che ti porta giù fino al fiume per fare il bagno.6 gennaio
![]()
Ci attende un lungo viaggio (60 km) su una strada terribile piena di buche e sassi; tempo di percorrenza: 2 ore e mezza.
Arriviamo al sito Maya di Caracol, uno dei più grandi dell’America. La sensazione è stupenda: un silenzio e una pace ti avvolgono anche perché non c’è praticamente nessuno.![]()
Sulla strada del ritorno ci fermiamo a visitare le Rio Frio Caves, grotte grandiose ed imponenti e più avanti facciamo un bagno nelle piscine naturali del Rio On. Sulla strada per Belmopan vale una sosta l’allevamento di farfalle.7 gennaio
![]()
Si parte per il sud: meta Hopkins, piccolo paesino in riva al mare. Arriviamo al nostro ” albergo” : due cabañas molto ben arredate; totale 4 camere.Ci siamo solo noi per cui è esattamente come essere in una casa privata , la spiaggia tutta per noi: che sensazione stupenda!!!
Nuotare, fare snorkeling, cazzeggiare sulla spiaggia, fare escursioni per i sub: queste le attività del posto.8 gennaio
Escursione nella Jungla per visitare il Cockscomb Basin Wildlife Sanctuary o riserva dei Giuaguari. È molto difficile per me spiegare le sensazioni che si provano a passeggiare nella jungla folta con tutti i rumori e gli odori alle volte meravigliose ma in alcuni momenti, anche un po’ inquietanti.
Bisogna provare…10 gennaio
Partenza per il Nord. Dopo tre ore di viaggio arriviamo a Orange Walk; qui ci fermiamo a mangiare dalla mitica ” Juanita’s”. Si mangia il piatto del giorno con una bibita per 4 dollari ed è buonissimo (tanto più che è l’unico ristorante accettabile del luogo…).
Il pomeriggio ci facciamo un’ora e mezza di sterrato per arrivare al Lamanai Lodge, un posto fantastico affacciato su una laguna.Alle 16 partiamo per un’escursione sul fiume per vedere un sacco di uccelli e il tramonto; mooooolto romantico !!!11 gennaio
![]()
Escursione al sito Maya di Lamanai: unico che si affaccia sul fiume. Il posto vale una visita anche se non è ancora molto restaurato.12 gennaio
![]()
Si torna a Belize city per prendere un piccolo aereo che ci porta a San Pedro, Ambergris Caye.
Il volo è tranquillissimo e a bordo ci siamo solo noi, così ci sentiamo dei ricconi che volano con l’aereo privato.12-17 gennaio
![]()
Riposo distensivo al mare. Spiaggia bianca, palme da cocco, mare turchese e trasparente e splendido albergo dove si arriva unicamente via mare. Ne
approfittiamo per fare delle escursioni per fare snorkeling alla barriera corallina che è spettacolare.
Purtroppo la vacanza è finita e bisogna ritornare a Miami ( fare scalo qui per una notte non è male e si può approfittare per dare un’occhiatina veloce a Miami by night).Se sono riuscita a farvi partecipi, anche solo in parte, delle mie sensazioni sono felice.
Ciao Nicla :-)))